Tecnica del Nuoto.
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I siti di tutto il mondo riportano la notizia, tanto clamorosa quanto dolorosa per l’immagine del nostro sport, della positività, dopo l’esame del campione A di Yuliya EFIMOVA (nelle immagini a Herning - Foto di Giorgio Scala/Deepbluemedia/Inside) al DHEA, uno steroide anabolizzante il cui uso nell’ambito sportivo è vietato in base alla normativa della WADA, l’agenzia internazionale che disciplina la lotta al doping.
Se le controanalisi (campione B) confermassero il risultato, riportato dal quotidiano russo Vedomosti in relazione al test a sorpresa out – of – competition dello scorso ottobre, la bi-campionessa del mondo, in base alla attuale normativa FINA in materia, conserverebbe comunque i due titoli mondiali di Barcellona dei 50 e dei 200 rana e il bronzo della staffetta mista, perché la cancellazione dei risultati di gara non è retroattiva, ma riguarda soltanto le manifestazioni successive al riscontro di positività.
In quest’ottica, in sede di Campionato Europeo di vasca corta, la RUSSIA perderebbe invece ben 5 medaglie d’oro, passando da 22 a 17 medaglie complessive: quelle vinte individualmente dalla EFIMOVA nei 50, 100 e 200 rana e quelle della staffetta mista femminile e della staffetta mista Mixed in cui la EFIMOVA era in acqua, per di più con un ruolo determinante.
In due di queste gare l’avanzamento determinato dall’esclusione della russa dalle classifiche porterebbe sul podio atleti azzurri: infatti, nei 200 rana Giulia DE ASCENTIS (sotto a Herning - Foto di Andrea Masini/Deepbluemedia - Inside) passerebbe dal quarto al terzo posto; nella staffetta 4x50 mista Mixed Niccolò BONACCHI, Francesco DI LECCE; Ilaria BIANCHI ed Erika FERRAIOLI salirebbero anche loro in terza posizione, portando a 14 le medaglie della brillante spedizione in terra danese.
Naturalmente sarebbe cancellato anche il primato del mondo dei 200 rana che, proprio a Herning, la EFIMOVA tolse con il tempo di 2:14.30 a Rebecca SONI, la quale verrebbe reintegrata nel possesso con il tempo di 2:14.57, realizzato il 18 dicembre 2009, nel Duel in the Pool USA-Europa, in piena era dei fast-suit.
Da notare inoltre che nel Trofeo dei Campionati (“Championships Trophy”) il distacco di 185 punti tra la Russia e l’ITALIA, nell’ordine prima e seconda nazione della classifica, si ridurrebbe a 40 punti. Infatti, la Russia perderebbe i 140 punti associati alle tre gare individuali (20 punti ciascuna) e alle due di staffetta (40 punti ciascuna), recuperando però 3 punti nelle gare individuali per l’avanzamento di una posizione in ognuna della sua seconda atleta e scenderebbe da 1076 a 939 punti; l’Italia guadagnerebbe complessivamente 8 punti, 2 punti in ciascuna delle tre gare individuali, per l’avanzamento di una posizione in ognuna di due specialiste classificate in zona punti; 2 punti infine nella mista Mixed per l’avanzamento dal quarto al terzo posto di questa staffetta, salendo da 891 a 899 punti.
Con il grande rammarico, a questo punto, del primo posto nel Trofeo, che sarebbe stato azzurro senza le squalifiche dell’ultima giornata di Stefania PIROZZI nei 400 misti e della staffetta 4x50 mista femminile, senza le quali si sarebbe certamente superata quota 940.