Tecnica del Nuoto.
Clicca qui
L’ultima gara individuale ai Giochi Olimpici Giovanili di Nanjing, la piattaforma maschile, si è conclusa qualche ora fa con il quarto oro su altrettante gare per la nazionale padrona di casa.
Senza azzurri partecipanti, la gara è stata molto equilibrata alle spalle di Yang Hao, già oro da 3 metri: dopo i quattro obbligatori e i cinque liberi, infatti, il secondo posto è stato appannaggio a sorpresa del rappresentante dell’Armenia Lev Sargsyan, ma i primi cinque o sei atleti alle spalle del cinese erano tutti piuttosto vicini.
In finale Yang Hao ha portato un programma eccezionale – non ai livelli dei “big” della sua nazionale, ma tranquillamente competitivo in una gara mondiale: doppio e mezzo con avvitamento indietro, triplo e mezzo indietro dalla verticale e tripli e mezzo indietro, rovesciato, ritornato carpiati! Con tre tuffi sopra gli 89 punti e uno sopra i 100, la sua doppietta personale era questione di formalità. Il canadese Gagne, come dal trampolino, ha conquistato una medaglia con una gara regolare e un grande recupero, mentre il messicano Diego Lopez è arrivato al terzo posto. Brutto errore dell’armeno Sargsyan che ha aperto in modo completamente sbagliato sul triplo e mezzo indietro ed è crollato così al settimo posto, dietro due nostre “giovani” conoscenze: il tedesco Barthel e il norvegese Jensen.
Domani mattina (10 ora italiana) ultima gara a Nanjing, con un’inedita versione del Team Event: anziché accoppiare due atleti della stessa nazione, cosa che avrebbe portato a una lista di partenti piuttosto scarna – non tutte le nazioni sono rappresentate da più di un atleta – si è deciso di accoppiare ogni partecipante della gara di oggi dalla piattaforma con le prime undici atlete della gara dal trampolino femminile, secondo questo criterio: il primo piattaformista con l’undicesima in classifica delle ragazze, il secondo con la decima, e così via. Pertanto Laura Bilotta gareggerà domani nel Team Event in coppia con l’armeno Sargsyan.
Il regolamento del Team Event resta lo stesso che abbiamo visto anche a Berlino 2014: tre tuffi per atleta, di cui almeno uno dal trampolino e almeno uno dalla piattaforma, e un obbligatorio con coefficiente massimo 2.0 per entrambi. Sulla carta le coppie più forti sembrano quella formata dal cinese Yang e dalla svedese Lindahl, dal norvegese Jensen con la messicana Orozco, del tedesco Barthel con la brasiliana De Oliveira e soprattutto del francese Jandard con la malese Loh… ma siamo sicuri che il risultato sia di importanza relativa, perché in una gara del genere contano più cuore, voglia di mettersi in gioco e spirito olimpico!
LISTA COPPIE (in ordine di gara)
1. Yang (Cina) / Lindahl (Svezia)
2. Jensen (Norvegia) / Orozco (Messico)
3. Gagne (Canada) / Schneider (Germania)
4. Elkordy (Egitto) / Wu (Cina)
5. Tkachenko (Ucraina) / Leydon (USA)
6. Sargsyan (Armenia) / BILOTTA (Italia)
7. Barthel (Germania) / De Oliveira (Brasile)
8. Chan (Singapore) / Krasnoshlyk (Ucraina)
9. Jandard (Francia) / Loh (Malaysia)
10. Garcia (Colombia) / Carlson (Canada)
11. Diego Lopez (Messico) / Barth (Svizzera)