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Tuffi

Coppa Rio 2016: Bolzano

Nella prima giornata vincono gli atleti di casa

Tania vince la gara da 3 metri individuale e quella in sincro con Dallapè, mostrando la sua forma fisica e tecnica in crescita in vista delle World Series. Dalla piattaforma Verzotto la spunta di misura su Dell'Uomo, terzo il bolzanino Barbu.

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Primo giorno di gare a Bolzano per la Coppa Rio, seconda prova di selezione per i Campionati Europei e prima prova per i Mondiali.

La manifestazione é iniziata subito “a bomba” con il trampolino 3 metri femminile e l’esordio “italiano” di Tania Cagnotto che tanti fan aspettavano; assente Maria Marconi, che dal GP di Rostock accusa un forte mal di schiena, l’eliminatoria é scivolata via tranquilla con la Cagnotto (Fiamme Gialle) prima, la Dallapé (Esercito) seconda, la Bilotta (Fiamme Oro) terza e la Bertocchi (Esercito) quarta, con la prima nettamente staccata dalle altre.
 
Meno entusiasmante la prova maschile dalla piattaforma: bene Francesco Dell’Uomo (Fiamme Oro) che ha vinto l’eliminatoriacon un buon punteggio, e Maicol Verzotto (Fiamme Oro) che si vede sta recuperando dall’incidente al polso; per il resto dei partecipanti tanti errori non proprio esaltanti, nonostante si noti l’impegno di alcuni giovani nel portare tuffi anche difficili dalla piattaforma piú alta. 
 
A completare i gruppi dei finalisti, per i 3 metri femminili Giulia Rogantin (Triestina Nuoto), Malvina Catalano (Canottieri Aniene), e poi dopo la semifinale Laura Granelli (Bergamo Nuoto) e Paola Flaminio (MR Sport). Per la piattaforma maschile Gabrio Mauri (Canottieri Milano), Lorenzo Marsaglia (Canottieri Aniene), Adriano Cristofori (Dibiasi), Lorenzo Chiarabini (Canottieri Aniene), e poi dopo la semifinale Vladimir Barbu (Bolzano Nuoto) e Loris Sembiante (Fiamme Oro).
 
Alle 17 sono iniziate le finali: ancora una volta Tania Cagnotto ha dominato la gara, pur non essendo al top e commettendo qualche sbavatura nelle entrate; ottimo i suoi 318.60 punti e uno stato di forma in crescita in vista delle imminenti World Series. Dietro di lei la sua compagna di sincro Francesca Dallapé che migliora nettamente il suo punteggio rispetto alla mattina, grazie sopratutto ad un doppio e mezzo rovesciato eseguito molto meglio, per lei 300.65 punti. A chiudere il podio Elena Bertocchi che nonostante un inizio poco brillante ha saputo rimanere concentrata evitando errori dell’ultimo minuto; per lei 249.25 punti. Si é fermata ai piedi del podio Laura Bilotta – 215.50 punti – che rispetto alla mattina ha commesso qualche errore di troppo.

Protagonisti della finale dalla piattaforma maschile i tre veterani Dell’Uomo, Verzotto e Mauri piú il giovane promettente Vladimir Barbu, unico dei suoi coetanei a saltare da 10 metri.

Se in mattinata Dell’Uomo ha saltato con sicurezza, questo pomeriggio é sembrato meno lucido e gli effetti si sono visti nel triplo e mezzo ritornato e nel triplo e mezzo indietro; ne ha approfittato subito Verzotto, che non si é lasciato sfuggire l’occasione di vincere davanti al pubblico di casa.
 
E ha fatto bella figura davanti hai suoi tifosi anche il sedicenne Barbu che é riuscito a scalzare Mauri dal podio: sui sei tuffi della gara, 4 li ha eseguiti da 10 metri, e 3 sono anche ad alto coefficente: un’ottima speranza per il futuro della piattaforma azzurra.

In conclusione di giornata i tuffi sincronizzati femminili dal trampolino e maschili dalla piattaforma; da 10 metri solo la coppia Dell’Uomo/Verzotto, mentre dal trampolino oltre alle “big” Cagnotto/Dallapé si sono viste numerose coppie giovani e l’inedito duo formato da Malvina Catalano e Laura Granelli, che ha preso il posto della convalescente Estilla Mosena.

Vittoria scontata per Cagnotto e Dallapé, che peró ancora devono ingranare la marcia giusta con il triplo e mezzo avanti carpiato; dietro di loro tutte le coppie hanno commesso errori abbastanza grossolani e l’assenza della coppia Marconi/Bertocchi si é fatta un pó sentire.
Al secondo posto si sono piazzate Catalano e Granelli e al terzo la coppia formata da Livia Cosoli e Flavia Palotta.
 
Per Dell’Uomo e Verzotto una gara di routine, anche se la fatica della giornata si é fatta un pó sentire e li ha portati a sbagliare i loro tuffi piú difficili, il triplo e mezzo indietro ed il triplo e mezzo ritornato.
 

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