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Pallanuoto

23-28 giugno 2015: Super Final 2015 della World League uomini a Bergamo – Quarti di Finale

World League: grinta e cuore non bastano al Settebello. I rigori premiano la Croazia

A Bergamo è andato in scena uno spot perfetto per la pallanuoto. Ma alla fine vince la Croazia. Il Settebello dice addio ai sogni di vittoria nella World League 2015. Nei quarti di finale della Super Final vincono i croati 14-12, ma solo dopo i tiri di rigore arrivati al termine di 32’ esaltanti per lo spettacolo mostrato in vasca. L’Italia si dovrà ora cimentare nelle gare per assegnare i piazzamenti dal quinto posto: domani è attesa dall’Ungheria.

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Non sono bastati cuore, grinta e agonismo estremo al Settebello. La Croazia beffa nuovamente gli azzurri – per la terza volta nel 2015 – e vola in semifinale nella Super Final di World League in corso di svolgimento a Bergamo. Decidono i tiri di rigore al termine di una gara sconsigliabile ai deboli di cuore, ma da spot per la pallanuoto. I ragazzi di Alessandro Campagna cedono così 14-12 ai campioni olimpici nel match valido per i quarti di finale. I balcanici potranno proseguire la loro avventura a caccia del primo pass olimpico per Rio 2016, riservato alla vincitrice del torneo che si disputa alla piscina Italcementi della città prealpina lombarda. I rigori sono stati fatali all’Italia, dopo una sfida agguantata a pochi secondi dalla conclusione e un’altalena di emozioni vorticosa. Ora per Temesti e compagni ci sarà da onorare la World League con i prossimi impegni per definire i piazzamenti: e domani c’è già un altro confronto difficilissimo contro l’Ungheria.

Una gara spettacolare e di altissima qualità e fisicità, quella tra Italia e Croazia. Subito Maro Jokovic porta avanti i suoi su tiro di rigore, battendo il compagno di club alla Pro Recco Stefano Tempesti: sono passati un minuto e 23 secondi dall’inizio. La Nazionale di coach Ivica Tucak scatta in vantaggio, ma l’Italia reagisce: prima con un gol annullato a Figlioli sull’azione seguente. Valentino Gallo guida la carica azzurra, ma l’estremo avversario Pavic respinge, così come sulla conclusione ravvicinata di Giorgetti. Il 2-0 croato arriva sul tiro in diagonale basso di Sandro Sukno in condizioni di superiorità numerica. Il Settebello si sblocca ai -2’23’’ dalla pausa: realizza Stefano Luongo dalla media distanza, con un destro che sbatte sul palo alla destra di Pavic e poi s’insacca alle sue spalle. Sfortunata l’Italia, perché l’azione da campione di Matteo Aicardi finisce sul palo esterno. Poi Obradovic punisce ancora gli azzurri in inferiorità numerica, con una combinazione veloce che consente all’attaccante la diagonale vincente. Ancora un legno “sbatte” contro la bella azione dell’Italia, tocca a Di Fulvio sfiorare la marcatura con l’uomo in più. Il primo tempo finisce sul 3-1 biancorosso.

I secondi 8’ si aprono con il secondo gol italiano – per la prima volta in superiorità numerica – grazie all’assist preciso di Luongo e al colpo vincente di Alex Giorgetti: 3-2. L’Italia subisce ancora dopo un’espulsione – fuori per la seconda volta Niccolò Gitto – e la Croazia sposta il suo score con il tocco ravvicinato da Andro Buslje. Baraldi si muove bene e insacca il terzo gol con il centroboa lodigiano Fabio Baraldi. Gli azzurri rimangono fallosi per contrastare gli avversari, ma per la prima volta difendono con i denti la porta difesa da Tempesti con cinque uomini di movimento. Campagna striglia i suoi in maniera decisa e Luongo serve Di Fulvio al centro: è il pareggio del 4-4 a 3’30’’ dalla sirena di metà gara. È un’altra Italia, un’Italia che sfrutta il calo minimo dei croati per arrivare al sorpasso con l’alzo e tiro decisivo di Gallo. Vantaggio che dura poco più di un minuto: Sukno riporta in equilibrio la contesa con la sventola che vale il 5-5. Ma è ancora Di Fulvio a riportare il colore azzurro davanti grazie a un’intelligente conclusione su servizio di Presciutti. All’intervallo lungo il Settebello è in vantaggio, dopo aver recuperato il meno due di 8’ prima. Una grande reazione.

Nel terzo tempo Luka Loncar sfrutta uno spazio in inferiorità e beffa Tempesti per il 6-6. Ma l’uno-due della Croazia è micidiale quando attacca in maggioranza: tocca a Setka bucare il portierone toscano per il nuovo vantaggio. I croati scappano con Buslje – primo gol in parità numerica - e siglano il parziale terribile di tre reti nel giro di altrettanti minuti. Gli azzurri mancano di lucidità in fase di costruzione e perdono una ghiotta opportunità con due croati contemporaneamente nel pozzetto. Poca concretezza equivale a nessun gol nel e la Croazia chiude il parziale con un netto 3-0.

Gli ultimi 8’ di gioco iniziano con Pietro Figlioli che commette fallo su Paskvalin: irregolarità che gli costa l’espulsione definitiva e un rigore. Ma Antonio Petkovic si fa ipnotizzare da Tempesti che blocca il rigore del giocatore in forza all’Acquachiara Napoli. Matteo Aicardi smuove il tabellino italiano riporta l’Italia a -1 dopo 11’ minuti senza segnare: è il 7-8. Sono i minuti decisivi finché arriva il rigore conquistato dal movimento da siluro di Baraldi: Giorgetti trasforma il nuovo pareggio dopo un periodo durissimo. Equilibrio che dura pochi secondi perché Sukno trova il vantaggio. Nell’azione, però, l’asso che gioca nel Primorje si prende un cartellino rosso per proteste. Luka Loncar sfrutta l’indecisione di Nicholas Presciutti e sigla il 10-8 balcanico. Ci sono 3’ per tentare l’impresa. Serve il cecchino Di Fulvio che realizza il tap-in su spettacolare assist di Gallo. L’Italia difende con le unghie e prova l’assedio alla porta di Pavic. Alessandro Campagna opta per un ultimo attacco col doppio centroboa dopo il timeout: si gioca inoltre in 5 contro 4 – effetto delle decisioni arbitrali - a 30, infiniti, secondi dal termine del match. Mancano 19’’ e Stefano Luongo segna la rete dell’insperato 10-10. Il Settebello regge non senza un incredibile traversa colpita da Fran Paskvalin quasi allo scadere, Tempesti spazza il pallone che sembra al limite della segnatura dopo il rimbalzo.

Si va ai tiri di rigore con assenze – causa limite di falli raggiunti - per alcuni specialisti da ambo le parti: Figlioli Giorgetti per gli azzurri e Obradovic e Sukno dall’altra. Luongo e Presciutti iniziano bene e segnano i rispettivi penalty. Poi sbagliano Gallo, che coglie il palo col mancino, mentre Pavic respinge la conclusione di Di Fulvio. Dall’altra parte non ci sono errori: vanno a bersaglio Jokovic, Petkovic, Setka e infine Vukicevic.

Questo il commento del c.t. Alessandro Campagna al termine della gara: “Questa squadra ha dimostrato cuore e determinazione. Non ho nulla da rimproverarle perché siamo rinati dopo essere stati sotto più volte e abbiamo recuperato fino ai rigori. Ricordiamoci che a un certo punto l’età media dei ragazzi in acqua era di 23 anni o poco più. E ciò lascia ben sperare per i Mondiali di Kazan perché questi ragazzi hanno dei grandi margini di miglioramento. Da questa esperienza stiamo trovando forze per puntare sempre più in alto”.

 

IL TABELLINO

CROAZIA-ITALIA 14-12 (parziali: 3-1; 2-5; 3-0; 2-4)

CROAZIA: Pavic 0, Buric 0, Petkovic 0, Loncar 2, Jokovic 1, Bukic 0, Vukicevic 0, Buslje 2, Sukno 3, Paskvalin 0, Setka 1, Obradovic 1, Bijac 0. Allenatore: Ivica Tucak.

ITALIA: Tempesti 0, Di Fulvio F. 3, Velotto 0, Figlioli 0, Giorgetti 2, Fondelli 0, Presciutti N. 0, Gallo 1, Gitto N. 0, Luongo 2, Aicardi 1, Baraldi 1, Del Lungo 0. Allenatore: Alessandro Campagna.

Arbitri: Alexandrescu (Rom), Krapivin (Rus).

Note: spettatori 1500. Nel quarto tempo Tempesti (I) para un rigore a Paskvalin (C). Usciti per limite di falli Figlioli (I), Obradovic (C), Loncar (C), Giorgetti (I), Gitto (I) nel quarto tempo. Espulso per proteste Sukno (C) nel quarto tempo. Sequenza rigori: Luongo (I) gol, Jokovic (C) gol, Presciutti (I) gol, Petkovic (C) gol, Gallo (I) palo, Setka (C) gol, Di Fulvio (I) parato, Vukicevic (C) gol

 

Il riepilogo dei Quarti di finale – Venerdì 26 giugno
Brasile-Australia 9-8
Ungheria-Stati Uniti 7-8
Croazia-Italia 14-12 dtr
Cina-Serbia 10-25

Semifinali e1°/4° posto
Ore 18:40 Brasile-Serbia
Ore 20:00 Croazia-Stati Uniti

Semifinali 5°/8° posto
Ore 16:00 Australia-Cina
Ore 17:20 Italia-Ungheria

 

 

Photo G.Scala/Deepbluemedia

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