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Nell’ultimo impegno della Super Final di World League 2015, gli uomini guidati da Alessandro Campagna si sbarazzano 16-9 della “cenerentola” Cina allenata dal genovese giramondo Paolo Malara. Un epilogo prevedibile data la differenza di tecnica e di esperienza tra le due contendenti in acqua nella prima finalina di giornata valida per stabilire i piazzamenti finali del torneo. Il Settebello conquista così il settimo posto regalando tanti gol al pubblico della piscina del Centro Sportivo Italcementi di Bergamo.
Nella stessa vasca, poche ore più tardi, la Serbia si è aggiudicata la finalissima battendo 9-6 la Croazia. La Nazionale allenata da Dejan Savic vince per la nona volta il trofeo - la terza consecutiva - e il primo pass olimpico per Rio de Janeiro 2016. Al terzo posto, dopo una sequenza interminabile di rigori contro l'Australia, si piazza il Brasile di del guru della pallanuoto mondiale Ratko Rudic.
Tornando a Cina-Italia, c'è da dire che l’inizio non è stato affatto facile per gli azzurri, forse ancora un po’ scossi dalla brutta sconfitta di ieri contro l’Ungheria. Il Settebello fatica a entrare subito in partita e subisce il doppio svantaggio dai cinesi dopo 2’57’’ con reti di Dong Tao e di Chen Jinghao. 14 secondi dopo arriva finalmente il primo gol italiano, con il rigore trasformato da Alex Giorgetti sul fallo grave di Li. Successivamente Marco Del Lungo – che ha iniziato il match al posto del portiere titolare Stefano Tempesti – salva un’occasione importante e l’Italia si porta sul 3-2 con la doppietta del’attaccante della Pro Recco. Sull’azione seguente colpisce ancora la Cina, stavolta con Lu Wenhui. Gli asiatici attaccano, ma non riescono a trovare precisione. Così, a 26’’ dalla fine arriva il 3-4 di Fabio Baraldi (in copertina nella foto di Giorgio Scala / Deepbluemedia). Ma la successiva distrazione italiana consente a Xie di siglare il 5-3 cinese che chiude i primi 8’ di gioco.
Nel secondo periodo scende in vasca Stefano Tempesti tra i pali azzurri. E l’Italia trova un parziale in cui riesce ad esprimersi al meglio. Prima però, subisce ancora la rete del cinese di Dong in inferiorità numerica (espulso temporaneamente Velotto). Sotto di tre reti (3-6) arriva l’attesa e rabbiosa reazione del Settebello. Sei reti consecutive – con in mezzo anche un rigore fallito da Valentino Gallo - in poco più di sei minuti che fissano il punteggio all’intervallo lungo sul 9-6 per gli italiani. A segno, nell’ordine, Baraldi, Giorgetti (su penalty), Di Fulvio, Figlioli, Fondelli e Velotto. Un break di 6-0 che taglia le gambe agli asiatici e che esalta le qualità – sicuramente superiori – della Nazionale di Alessandro Campagna.
L’Italia cavalca il momento più che positivo anche in apertura di terzo tempo e trova il 10-6 col rigore realizzato da Stefano Luongo. Dopo 3’16’’ di gioco dalla ripresa – e un digiuno durato oltre 10 minuti – la Cina muove il tabellino con la marcatura in regime di parità numerica di Liang Nianxiang. Nell’azione susseguente s’iscrive al tabellino anche Matteo Aicardi, a segno per il gol dell’11-7 italiano. Si alternano le marcature in questa fase condizionata dal break azzurro, così va in gol Tan Feihu (11-8). Un po’ di sufficienza per gli azzurri che non chiudono una facile azione sulla linea di porta.
Andrea Fondelli, fino a ieri ancora a secco di marcature in questa Super Final, trova il primo gol dell’ultimo quarto e il suo secondo centro in questa gara. Poi serve il miglior Tempesti contro il numero nove cinese per mantenere la porta inviolata, ma la porta azzurra regge agli assalti cinesi. Gli uomini di Malara, però, calano in difesa fisicamente e con l’attenzione e così ci pensa ancora Matteo Aicardi – che approfitta della morbida marcatura riservatagli – a realizzare il 13esimo centro di squadra con una beduina facile per lui. Nell’azione successiva esulta Baraldi con una conclusione violenta dai 5 metri (tripletta personale). La zampata di Nicholas Presciutti punisce ancora l’estremo difensore cinese Wu Honghui. Mentre l’ultima rete italiana la sigla Andrea Fondelli dopo una controfuga vincente: il servizio vincente è di Francesco Di Fulvio. Fondelli trova così il suo terzo centro – miglior marcatore del match con Baraldi e Giorgetti – e una percentuale al tiro del 100%. C’è ancora il tempo per il tocco ravvicinato di Liang per il nono gol cinese realizzato in superiorità (fuori Presciutti). Finisce 16-9 per gli azzurri. Con questa vittoria, la Nazionale riporta in parità il bilancio della sua Final Eight: tre successi – oltre a quello odierno ci sono da aggiungere quelli contro Australi e Usa nel girone – e tre ko patiti da Serbia, Croazia (ai rigori) e Ungheria. Di sicuro per Campagna ci sarà da lavorare molto nel prossimo mese per correggere gli errori visti a Bergamo. Dal girone del prossimo Campionato Mondiale – esordio il 26 luglio contro la Grecia – dovrà esserci un’altra Italia.
IL TABELLINO
CINA-ITALIA 9-16 (parziali: 5-3; 1-6; 2-2; 1-5)
Cina: Wu 0, Tan 1, Hu 0, Dong 3, Lu 1, Li 0, Chen Z. 0, Gu 0, Xie 1, Chen J. 1, Zhang 0, Liang N. 2, Liang Z. 0. Allenatore: Paolo Malara.
Italia: Tempesti 0, Di Fulvio F. 1, Velotto 1, Figlioli 1, Giorgetti 3, Fondelli 3, Presciutti N. 1, Gallo 0, Gitto N. 0, Luongo 1, Aicardi 2, Baraldi 3, Del Lungo 0. Allenatore: Alessandro Campagna.
Arbitri: Terpenka (Can), Dester (Bra).
Note: spettatori 500 circa. In porta per l'Italia il numero 13, Del Lungo. Tempesti (I) sostituisce in porta a 7'33'' del primo tempo Del Lungo. Uscito per limite di falli Lu (C) nel secondo tempo; Velotto (I) nel terzo tempo; Lu (C) e Xie (C) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: China 2/10 e Italy 4/10 + 4 rigori di cui uno sbagliato.
Finali – Domenica 28 giugno
1° posto
Serbia-Croazia 9-6
3° posto
Brasile-Stati Uniti 23-22 dtr
5° posto
Australia-Ungheria 9-6
7° posto
Cina-Italia 9-16