Tecnica del Nuoto.
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Prime medaglie assegnate nelle ben quattro finali disputate questo pomeriggio alla Italcementi di Bergamo, in una discreta cornice di pubblico. Si è iniziato subito con la prova del sincro misto dal trampolino, anticipata rispetto al programma iniziale, che ha visto Tania Cagnotto e Maicol Verzotto conquistare una facile vittoria nei confronti delle uniche altre due coppie presenti e "ospiti" provenienti dalla Spagna: per loro 296.70 punti e una gara valida più come un (buon) test per gli imminenti Mondiali di Kazan, cui sono qualificati in questa specialità, che per il titolo nazionale.
A seguire la finale dei 3 metri maschili, con ben quattro concorrenti sia per le medaglie, sia per i due posti ai Mondiali di Kazan: è stata una gara particolarmente avvincente, con molti sorpassi e controsorpassi e in generale tutti hanno saltato al meglio delle proprie possibilità. La differenza l'ha fatta il triplo e mezzo rovesciato, la cui esecuzione ha determinato infatti l'ordine di classifica finale: Tocci, che l'ha sbagliato - anche se è andato molto meglio che in mattinata, - è finito fuori dal podio; Chiarabini (Fiamme Oro), che ha eseguito una serie praticamente perfetta, ha raggiunto un punteggio stellare per una gara italiana, sopravanzando Benedetti (argento) e Rinaldi (bronzo) che però, forti dei loro risultati nelle tappe precedenti, dovrebbero staccare (scelte del CT permettendo) il pass per i Mondiali di Kazan. Notevole comunque vedere ben quattro italiani sopra la quota "psicologica" di 400 punti: considerando che in tre hanno margini di miglioramento sugli errori commessi, è un deciso segnale positivo.
Ci si aspettava che la finale dalla piattaforma fosse una replica dell'eliminatoria della mattina, con Kieu Duong e Noemi Batki (Esercito), uniche atlete di caratura, a fare gara a due, e una lotta tra le "piccole" (nessuna finalista oltre i 18 anni) per l'argento e il bronzo del campionato italiano. Invece la Batki, con il ritorno della verticale in serie gara, ha sentito riacutizzarsi un problema al polso sinistro che risale al Grand Prix messicano: è così incappata in un momento nerissimo, sbagliando tre dei suoi cinque tuffi e restando dietro atlete molto meno quotate di lei in classifica fino all'ultimo tuffo, dove con una zampata è riuscita almeno a riagguantare l'oro italiano e il secondo posto del campionato open, dietro la tedesca Duong. Dietro di lei una lotta molto serrata e con non pochi errori, complice il riflesso della luce solare sull'acqua che ha influenzato molti tuffatori, anche nelle altre finali: l'argento è andato a Giulia Vittorioso (MR Sport F.lli Marconi), il bronzo a Flavia Pallotta (Dibiasi).
Un unico pass per Kazan, quello per Noemi Batki, conquistato agli Europei di Rostock con la sua medaglia d'argento e in ogni caso la sola atleta ad avere la serie di gara rispondente ai requisiti federali.
Ultima finale di giornata il sincro 3 metri donne, con Cagnotto-Dallapè esentate dall'eliminatoria grazie ai loro risultati agli assoluti invernali, così come Catalano-Granelli. Tutto facile per Tania e Francesca, che superano in scioltezza quota 300 nonostante qualche problemino sull'avvitamento e un paio di sbavature che andranno limate in vista di Kazan. Alle loro spalle, scartato il secondo posto della coppia iberica "ospite", lotta senza quartiere tra tre coppie italiane, che hanno risentito della stanchezza visto che in quattro provenivano dalla finale dalla piattaforma conclusasi appena dieci minuti prima: l'argento è appannaggio di Catalano-Granelli (CC Aniene/Bergamo Nuoto), il bronzo è andato a Rogantin-Alessio (Triestina Nuoto) che hanno superato di misura all'ultimo tuffo Pellacani-Vittorioso (MR Sport F.lli Marconi).
Tania e Francesca sono già qualificate per Kazan in virtù dell'oro europeo a Rostock.