Tecnica del Nuoto.
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Le otto azzurre impegnate nella routine tecnica a squadre, già settime in qualifica, confermano la loro posizione anche in finale, danzando sulla coreografia de “Il Volo del Calabrone” di Nikolaj Korsakov, eseguito dal violinista David Garrett. La velocità dell’esecuzione è brillante, così come i cambi di formazione nella routine. Non ci sono sbavature per le ragazze seguite Roberta Farinelli e Giovanna Burlando, tuttavia il punteggio finale è sostanzialmente uguale a quello del turno precedente. L’obiettivo di eguagliare il sesto posto ottenuto a Barcellona 2013 non arriva per Francesca Deidda, Manila Flamini, Costanza Ferro, Elisa Bozzo, Beatrice Callegari, Camilla Cattaneo, Mariangela Perrupato e Sara Sgarzi che ottengono un totale di 88.0516, nell’ordine - 26.6 (esecuzione), 26.7 (impressione artistica), 34.7516 (elementi). Perdono solo un decimo e mezzo rispetto al punteggio di qualificazione ma confermano la settima piazza. La competizione con le dirette avversarie del Canada – distante solo 8 decimi dalle azzurre – vede le nordamericane attestarsi al sesto posto in 88.8185. Ma qualche rammarico unito ad alcune perplessità per l’esercizio delle nordamericane giudicato migliore dalla giuria, rimane.
Vince una Russia (in copertina nella foto di Giorgio Perottino/ Deepbluemedia/ Insidefoto) pigliatutto, da 95.7457, che vola in testa e si regala il quinto oro consecutivo ai Mondiali, nella specialità – il terzo su quattro finali di sincro disputate sinora a Kazan - grazie a una routine di un livello altissimo. Una delle poche squadre ad aver migliorato dal turno precedente. Migliorano di gran lunga anche le sorprendenti cinesi, seconde con 94.4605. Le asiatiche trovano un argento che vale qualcosa in più, soprattutto in prospettiva olimpica per Rio. Tra squadra vincente e la seconda ci sono 1,28 punti. Un’inezia rispetto alle previsioni della vigilia, che certifica i progressi della Cina, uniti alle certezze della Russia. Il Giappone progredisce nettamente, di 6 decimi, rispetto all’eliminatoria e trova tra le lacrime copiose d’emozione, il bronzo, dopo che una squadra del Sol Levante mancava dal podio da otto anni. Ucraina e Spagna – argento e bronzo in carica – si piazzano quarta e quinta.
Il Solo Libero ha visto consumarsi il primo sigillo per le gerarchie dell’oro con la russa Natalia Ishchenko, vera dominatrice prevedibile grazie ai suoi 96.5 punti totali che le permettono di accedere alla finale di mercoledì – ore 16:30 italiane – forte della prima posizione. Dietro alla campionessa mondiale nel 2009 e nel 2011 si piazza la cinese Huang Xuechen, distante 1.3 punti dalla leader, mentre la spagnola Ona Carbonell è terza a due punti dalla probabile vincitrice del titolo iridato.
Una positiva Linda Cerruti (sopra nella foto di Pasquale Mesiano/ Deepbluemedia/ Insidefoto) centra la sua terza finale consecutiva a Kazan – la seconda nel Solo - piazzandosi settima con 88.5 punti (26.6 per l’esecuzione, 35.6 per l’impressione artistica e 26.3 di difficoltà). La savonese cercherà di migliorare la posizione nella finalissima. La 21enne tesserata per Marina Militare e Carisa Savona proverà nuovamente – era accaduto già nella gara del Solo tecnico – a contendere il sesto posto alla canadese Jacqueline Simoneau (89.8). Il bronzo “virtuale” della Carbonell è distante sei punti. Ma l’obiettivo di migliorare l’ottavo posto ottenuto ai Campionati del 2013 è più che realistico per la sincronetta ligure.