Tecnica del Nuoto.
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Una certezza incrollabile alla Kazan Arena: la Russia – salvo il Duo Misto tecnico – è ancora imbattibile nel sincro. Nella penultima giornata di gare arriva il settimo sigillo, stavolta nel Libero a squadre. Bene l’Italia che si conferma al sesto posto ottenuto già nelle eliminatorie. Il suo esercizio libero parte nel primo gruppo e – per sorteggio – come undicesima e penultima squadra. Stavolta non c’è storia nel solito duello con il Canada, che era un po’ il leitmotiv della gara azzurra: finirà dietro di 1,5 punti. Elisa Bozzo, Beatrice Callegari, Camilla Cattaneo, Francesca Deidda, Manila Flamini, Gemma Galli, Mariangela Perrupato e Sara Sgarzi (nella foto sotto di Pasquale Mesiano / Deepbluemedia / Insidefoto) si superano e convincono. Non trovano un prestigioso quinto posto, come avvenne a Barcellona due anni fa, ma l’esecuzione sulla musica appositamente composta da Michele Braga - “Le stagioni della Terra” – si rivela di nuovo originale. Una routine che si apre con l’acrobazia di Manila Flamini e le spinte di Francesca Deidda. Intensità ed energia per le sincronette che appaiono determinate e grintose per tutti e quattro i minuti dell’esecuzione. Totale eccellente – 27.5 esecuzione, 36.6667 e 27.3 di difficoltà - di 91.4667. C’è un punto esatto di differenza tra le italiane e le spagnole, quinte. Il prossimo obiettivo è quello di avvicinare sensibilmente le iberiche, vicecampionesse mondiali nel 2013, seppur presenti a Kazan con una squadra rivoluzionata.
La Russia (in copertina, foto di Pasquale Mesiano / Deepbluemedia / Insidefoto) non fallisce il suo quinto titolo iridato consecutivo nel Libero a squadre. Un oro che non poteva sfuggire alla nazione più titolata nella storia del sincronizzato da ben 17 anni – fino al 1998 esisteva solo una gara a squadre senza lo separazione delle gare tra libero e tecnico – e ampiamente atteso dagli 11mila della Kazan Arena . L’ennesima prova impeccabile e spettacolare per la squadra di casa: salti, acrobazie, cambi di formazione repentini durante gli elementi e tre minuti di routine che rapiscono spettatori e, soprattutto, i giudici. Lo si capisce dal punteggio che premia tecnica e coreografia sopraffine delle otto campionesse del mondo. Due di loro sfoderano i 10, uno per l’impressione artistica e l’altro per la difficoltà. Totale stratosferico di 98.4667.
Argento alle otto sincronette cinesi, già seconde nel concorso tecnico, che ritornano sul podio a distanza di quattro anni. Ai Mondiali di Shanghai furono seconde. Mentre nel 2013 non si iscrissero. La routine del 2015 è assolutamente originale grazie alla coordinazione estrema e ai numerosi cambi di formazione in velocità. 96.1333, migliorandosi di sei decimi e mezzo. Il bronzo va appannaggio del Giappone che vince il confronto diretto con l’Ucraina per appena due decimi di differenza. Sarebbe stato un sorpasso storico e forse meritato.
Domani si chiuderà il programma del nuoto sincronizzato a Kazan 2015. Sarà la volta del Libero Combinato a squadre, in cui si preannuncia il solito spettacolo – che potrebbe portare l’ottavo oro su nove gare nella disciplina – targato Russia. Ovviamente ci sarà anche l’Italia, sesta classificata nel 2013. Appuntamento alle 16:30 italiane.