Tecnica del Nuoto.
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La Kazan Arena saluta le sincronette e tutto il programma del sincronizzato per il Mondiale 2015 con l’ottavo spettacolare sigillo della Russia su nove finali. Stavolta la medaglia d’oro arriva dal Libero Combinato a squadre vinto davanti a Cina e Giappone. Bene l’Italia che chiude l’avventura iridata con un prezioso settimo posto, anche se non riesce a migliorare la sesta piazza centrata due anni fa a Barcellona.
Subito in vasca le azzurre, che hanno aperto l’ultima finale mondiale perché non erano riuscite a far parte del primo gruppo di merito –al cui sorteggio hanno acceduto le prime sei classificate ai preliminari - dopo il settimo posto del primo turno. È buona la loro esecuzione della coreografia ideata dall’ex campionessa olimpica, la russa Anastasia Ermakova sulla musica di “Sherazade” del compositore Rimsky-Korsakov. Il Combo italiano apre così la nona finale e ultima finale del nuoto sincronizzato. E le dieci sincronette azzurre danzano d’insieme alternando parti con Costanza Ferro e Linda Cerruti – in seguito anche con Flamini e Perrupato - nel Duo e Manila Flamini innalzata sulla piattaforma costruita dal resto della squadra. Poi la singolista Cerruti con poche regole fisse e tanto spazio alla fantasia della coreografa. Nel complesso, una routine intensa e veloce nei vari cambi. Peccato per un’incertezza finale che non soddisfa appieno i tecnici Yumiko Tomomatsu e Roberta Farinelli. Ma l’88.9 ottenuto nel preliminare di mercoledì scorso viene migliorato di oltre otto decimi fino al definitivo 89.7333 –27 netto per l’esecuzione, 35.7333 d’impressione artistica e 27 per la difficoltà – ottenuto da Elisa Bozzo, Beatrice Callegari, Camilla Cattaneo, Linda Cerruti, Francesca Deidda, Costanza Ferro, Manila Flamini, Viola Musso, Mariangela Perrupato e Sara Sgarzi.
Così come accaduto nel Libero e nel Tecnico a squadre, la corsa azzurra è vissuta tutta a distanza sulle canadesi, inserite però nel primo gruppo di merito dopo una qualifica migliore: le nordamericane chiudono in 90.3667.
Ma l’ennesimo boato riservato dallo stadio di calcio del Rubin Kazan serbato all’acqua per questi Mondiali acquatici, arriva per la squadra del Libero Combinato russo. Un’esecuzione come al solito impeccabile e senza pause coordinata in modo elegante con la musica. Il tutto legato nel con destrezza alle prestazioni della singolista e del Duo tra i vari elementi tecnici e acrobazie. La Russia non può temere di perdere l’oro – nonostante la minacciosa Cina faccia passi da gigante nella sua scia – e trova la vittoria, progredendo di ben 1,9 punti complessivi fino al 98.3000 finale.
La Cina si conferma inseguitrice e antagonista principale delle russe. Le asiatiche ottengono il loro terzo argento di squadra su altrettante specialità e si unisce ai due secondi posti nel Duo e a quello del libero del Solo con Huang Xuechen. Stavolta le dieci sincronette – con la Huang riserva – strappa l’argento con un progresso complessivo di quasi 1.5 punti dall’eliminatoria fino a 96.2000. Completezza e precisione nella coreografia zeppa di parti acrobatiche interessanti e vero segreto del suo successo. Ma per ora la differenza con le campionesse del mondo è evidente.
Due decimi nei preliminari e quattro decimi in finale, ovvero 93.8 contro 93.4 decretano la squadra terza classificata. Le differenze rimangono minime nella solita competizione – nel Libero a squadre – la tecnica del Giappone contro l’armonia coreografica dell’Ucraina. La spuntano le nipponiche.
Si chiude così il Mondiale per quanto riguarda il nuoto sincronizzato. Si prevedeva un en plein di nove titoli per la Russia, che si “accontenta” di fermarsi a otto ori e un argento. L’unica vittoria “sfugge” nel nuovissimo Duo Misto tecnico andato appannaggio degli Stati Uniti del mito Bill May con Christina Jones. Sempre la novità del Duo Tecnico ha regalato due stupende medaglie di bronzo all’Italia con il mattatore Giorgio Minisini, terzo sia nella routine libera con Mariangela Perrupato che in quella tecnica con Manila Flamini. Quel che rimarrà per i colori azzurri sono due podi attesi da cinque anni – bronzo di Beatrice Adelizzi nel Solo - ovvero dall’unica medaglia azzurra nella storia dei Mondiali. Da sottolineare anche i brillanti sesti posti del Duo libero formato da Linda Cerruti e Costanza Ferro e del Libero a squadre italiano, migliori risultati italiani dopo quelli incredibili e forse un po’ insperati del Duo Misto azzurro. Di sicuro il sincro italiano è più che mai vivo. E questo è davvero importante in vista dei prossimi appuntamenti internazionali.
(Photo A.Masini/Deepbluemedia/Insidefoto)