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Il Settebello vuole crescere e raggiungere la Serbia. E questa è la prima occasione per farlo. Gioca meglio che a Rio 2016, dove in semifinale non c'era stata mai partita, anche se il risultato può sembrare meno pesante, e tiene il campo per tre quarti di gara. Davanti ci sono i campioni olimpici, del mondo e d'Europa, la squadra che ha vinto le ultime quattro edizioni della World League. Ma l'Italia di Campagna rispetta tutti e non teme nessuno. Sulla strada per Budapest questa partita non la butta via, anzi al contrario la analizza a fondo perchè è un altro tassello per completare il mosaico. "Un passo avanti c'è stato - spiega il commissario tecnico Alessandro Campagna - ma la distanza è ancora molta. Abbiamo preso molti gol a uomini pari, troppi. Fino al 9-6 del terzo tempo siamo stati in partita e abbiamo avuto la possibilità di segnare il 9-7. Con loro dobbiamo imparare anche a stare aggrappati alla partita. Quando fanno le accelerate sono molto forti e noi non dobbiamo permettergli di farle. Se ci riescono è per lo strapoterere fiscino ma oggi non ho visto questo strapotere. E' vero che noi non siamo ancora brillanti, però anche da stanchi dobbiamo cercare di contrastarli meglio, altrimenti non si va avanti. Sono molto rammaricato di come è finita perchè non possiamo farci scivolare la partita in questa maniera. Dobbiamo crescere e loro sono il nostro punto di riferimento".
Il migliore in vasca degli azzurri è Matteo Aicardi che segna 4 gol tutti in superiorità numerica. "Gara combattuta e molto dura sul piano fisico - commenta il centroboa della Pro Recco - E' sempre difficile giocare con la Serbia che nella rosa ha grandi campioni e giovani fortissimi in grado di sostituirli. Noi abbiamo tenuto abbastanza bene almeno per tre tempi ma dobbiamo ancora colmare il gap". Giovedì 22 giuno alle 17.40 italiane c'è la terza ed utlima partita del girone preliminare con il Kazakistan, mentre Serbia e Stati Uniti si affrontanto un'ora prima. Da venerdi a domenica i quarti, semifinali e finali.