Tecnica del Nuoto.
Clicca qui
Nella quarta partita ai Campionati Mondiali di Nuoto a Budapest, l’Alfred Hajos è una bolgia, quasi seimila spettatori e un tifo da girone dantesco. Ma il Settebello compie l’impresa e batte l’Ungheria 11-10 dopo essere stato avanti 11-7 a due minuti dalla fine; piazza il break nella parte centrale del match col collettivo che esalta Francesco Di Fulvio (in copertina), premiato mvp ed autore di quattro gol.
Giocare un quarto di finale mondiale, nel tempio della pallanuoto, contro la squadra di casa, è un evento spettacolare e come tale va onorato e interpretato. I primi sette in acqua sono Marco Del Lungo, Di Fulvio, Andrea Fondelli, Gonzalo Echenique (sotto), Nicholas Presciutti, Lorenzo Bruni e Vincenzo Dolce. Due volte avanti i magiari con Harai ripreso da Dolce in doppia superiorità e da Edoardo Di Somma in extra-player.
L'Italia difende con carattere, gestisce il tempo in attacco con la calma dei grandi, ma è l'Ungheria a tornare avanti con Varga al minuto 3'50". Poi è Settebello show e manca soltanto il gol; cui vanno vicino Giacomo Cannella due volte e Matteo Iocchi Gratta che conclude fuori. Anche Del Lungo si rende protagonista. Il Settebello lavora ai fianchi e passa con la doppietta di Di Fulvio in tre minuti e Di Somma su assist perfetto dell'attaccante pescarese. Fischi di paura cominciano a piovere sulla vasca quando la palla è degli azzurri; due boati liberatori accompagnano la rimonta degli uomini di Marcz. Ma ci pensa l'ispiratissimo Di Fulvio a riportare gli Azzurri a 8 secondi dalla sirena del cambio campo con finte e palombella pazzesca. Cala la media realizzativa con l'uomo in più. Il Settebello però continuare a crescere e controllare il gioco. Vogel deve fare gli straordinari. Cannella è un cecchino, Bruni schiaccia a botta sicura; nel mezzo il gol di Vamos. La paratona di Del Lungo (sotto) su Zalanki conduce a tre quarti di gara con l'Italia avanti 8-6. L'ultima palla al centro la conquistano i magiari che spingono senza lucidità.
Echenique con una magia manda la palla ad incastrarsi tra la rete e il paletto interno, sotto l'incrocio. Intanto Iocchi Gratta e Presciutti escono per limite di falli. Marcz cammina nervoso sul bordo vasca. A 4' dalla fine Varga rimette in moto i compagni e riaccende i cori dei tifosi di casa, ma l’Italia trenta secondi dopo passa di nuovo con Di Fulvio che riporta gli azzurri a +3. La conclusione di Manchercz finisce su fondo, la successiva di Echenique a segno, massimo vantaggio. Con quattro gol di vantaggio e due minuti da giocare si può sognare. Vamos col mancino e Manchercz dal perimetro riportano l'Ungheria a -2. Azzurri tutto cuore, pressing e Del Lungo. A 17" dalla sirena Jansif fa -1. Gli azzurri controllano il possesso; Alessandro Campagna per sicurezza chiama time out a tre secondi dalla sirena. Palla in cassaforte.
In semifinale, venerdì 1 luglio, alle 16, i campioni del mondo affronteranno la Grecia che ha regolato gli Stati Uniti 16-11 con la manita di Argyropoulos Kanakakis. L'altra semifinale è Spagna-Croazia.
TABELLINO:
Ungheria-Italia 10-11 (3-2, 2-4, 1-2, 4-3)
Ungheria: Levai, Angyal, Manhercz 2, Pohl Z, Vamos 3, Mezei, Zalanki 1, Burian, Nagy, Varga 1, Jansik 1, Harai 2, Vogel. All. Marcz
Italia: Del Lungo, Di Fulvio 4, Damonte, Iocchi Gratta, Fondelli, Cannella 1, Marziali, Echenique 2, Presciutti, Bruni 1, Di Somma 2, Dolce 1, Nicosia. All. Campagna
Arbitri: Margeta (SLO), Gomez Pordomingo (ESP)
Note: spettatori 6000 circa. Superiorità numeriche: Ungheria 5/16, Italia 5/12. Vogel in porta Ungheria. Iocchi Gratta uscito per limite di falli a 2’00 nel quarto tempo, Presciutti a 4’00 nel quarto tempo e. Dolce a 5’36 nel quarto tempo. Ammonito per proteste Campagna nel quarto tempo.
ALTRI RISULTATI:
Finale 13° posto a Szeged:
Germania-Kazakistan 16-7 (4-2, 4-2, 3-1, 5-2)
Semifinali 9° posto a Szeged:
Giappone-Australia 15-7 (2-2, 5-2, 5-1, 3-1)
Georgia-Sudafrica 20-7 (3-1, 5-1, 7-2, 5-3)
Quarti di finale a Budapest:
Ungheria-Italia 10-11 (3-2, 2-4, 1-2, 4-3)
Grecia-Stati Uniti 16-11 (3-1, 4-6, 3-0, 6-4)
Spagna-Montenegro 7-6 (2-1, 3-2, 1-2, 1-1)
Serbia-Croazia 12-14 (1-1, 3-4, 5-5, 3-4)
Foto di Giorgio Scala e Andrea Staccioli/DBM