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Una storia migliore il Settebello di Alessandro Campagna non poteva scriverla. A Strasburgo, in una finale inedita, batte 13-9 gli Stati Uniti e conquista per la prima volta la World League, ultimo ed unico trofeo che mancava nell'infinita bacheca, che l'ha resa la squadra più titolata dello sport italiano. Un successo dal sapore epico per l'Italia seconda nel 2003, nel 2011 e nel 2017. L'equilibrio nell'ultimo atto della Superfinal di Strasburgo dura fino al 4-4 di metà gara.
Poi il Settebello scappa nel terzo tempo con due micidiali mini break: il secondo firmato da due reti di Luca Damonte (sopra), autore di una tripletta ed Mvp del match, ed una di Edoardo Di Somma vale il decisivo 10-5. I primi sette in acqua sono Gianmarco Nicosia, Giacomo Cannella (sotto), Andrea Fondelli, Edoardo Di Somma, Luca Damonte, Luca Marziali e Nicholas Presciutti (sotto). Il primo assalto è statunitense ma Abramson è stoppato da Fondelli. Poi Nicosia dai due metri dice no a Bowen e Weinberg nell'azione successiva neutralizza la sciarpata di Marziali.
Il punteggio lo sblocca Cannella che mulina il destro alla perfezione, fa venire incontro Woodhead, e lascia partite una sassata micidiale che rompe l'equilibrio per l'1-0; il match sale di giri e gli statunitensi pareggiano immediatamente con Bowen per l'1-1. Usa avanti con la prima chance in extra player, sfruttata da Hallock che timbra il 2-1 che chiude la frazione d'apertura. Si riparte con uno strepitoso intervento, tutto istinto e classe, di Nicosia su Daube. A ristabilire la parità ci pensa Cannella con un diagonale che sorprende Weinberg sul lato lungo. Sprecano anche gli statunitensi: Hallock si conquista con astuzia un rigore, ma Daube dai cinque metri colpisce il palo. Usa che tornano però avanti con lo schiaffo di Hallock su assist con i contagiri di Irving. Gli azzurri rispondono colpo su colpo, cancellano lo zero sulle superiorità numeriche trasformate con Fondelli per il 3-3. Cannella ha il destro caldissimo e capitalizza una controfuga con una conclusione velenosa da posizione defilata che piega le mani a Weinberg e vale il 4-3, nonché il primo vantaggio azzurro. Ehrhardt con una palombella millimetrica sigla il 4-4 a metà gara.
Avvio di terzo periodo bruciante del Settebello che torna sul +1 con Damonte che tira fuori dal cilindro una strepitosa conclusione no look da posizione defilatissima per il 5-4; il +2 arriva in un battito di ciglia con Di Somma che sfrutta un buco nella difesa a stelle e strisce e firma il 6-4. Azzurri in fiducia e a referto va anche Vincenzo Renzuto Iodice per il 7-4 che segna il primo solco nel match. Stati Uniti scossi e Udovicic costretto a sprecare il secondo time out a disposizione. Poi Daube fissa il 7-5; e Damonte un rapido 8-5 per il nuovo +3 Italia. Il Settebello gioca sul velluto: vola sul +4 con un'altra saetta di Di Somma per il 9-5 e poi sul +5 con un ispiratissimo Damonte per il 10-5 che chiude il terzo tempo, indirizzando il match. Calano leggermente i ritmi nell'ultimo quarto ma rimangono elevati i toni del Settebello che domina. Marziali si sblocca con una sciarpa su assist di Damonte. Di Somma si gasa, duetta con Vincenzo Dolce, e timbra il 12-5. Stati Uniti annichiliti e stanchi: Irving va fuori per tre falli. Nicosia risponde presente sullo squillo di Daube, poi cede a Woodhead e Bowen il 12-7. Ancora Bowen in extraplayer fissa il 12-8 a due minuti e trenta dalla fine.
Il Settebello cala leggermente di concentrazione e gli Stati Uniti accorciano sempre con Bowen per il 12-9 a cento venti secondi dalla fine. Poi Campagna richiama i suoi ragazzi che reagiscono alla grande: Presciutti guadagna una chance in superiorità e la capitalizza per il 13-9 al penultimo respiro. Entra in acqua anche capitan Marco Del Lungo per Nicosia e gli azzurri trionfano.
Sul gradino più basso del podio salgono i campioni del mondo e vice campioni olimpici della Spagna che nella finale per il terzo posto (sopra) battono 11-8 la Francia padrona di casa.
TABELLINO:
Stati Uniti-Italia 9-13 (2-1, 2-3, 1-6, 4-3)
Stati Uniti: Weinberg, Dodd, Gruwell, Daube 1, Ehrhardt 1, Hallock 2, Woodhead 1, Bowen 4, Stevenson, Abramson, Irving, Turner. All. Udovicic
Italia: Del Lungo, Alesiani, Damonte 3, Iocchi Gratta, Fondelli 1, Cannella 3, Renzuto Iodice 1, Marziali 1, Presciutti 1, Ferrero, Di Somma 3, Dolce, Nicosia. All. Campagna
Arbitri: Peris (Cro) e Dutilh Dumas (Ned)
Note: usciti per limite di falli Irving (S) a 2'41, Woodhead (S) a 4'48, Renzuto (I) a 5'10 e Daube (S) a 5'47 del quarto tempo. Superiorità numeriche: Stati Uniti 5/8 + un rigore e Italia 7/12. Daube (S) fallisce un rigore (palo) a 3'32 del secondo tempo. In porta Weinberg (S) e Nicosia (I). Turner (S) subentra a Weinberg a 3'59 del terzo tempo. In tribuna per l'Italia Condemi e Cassia, oltre a Bruni che è stato convocato soltanto per permettergli di recuperare da un piccolo infortunio e non è iscritto. Stati Uniti con dodici giocatori a referto (Vavic squalificato due turni per brutalità). Premiato come Mvp Luca Damonte
ALTRI RISULTATI:
Finale 7°/8° posto
Australia-Canada 13-9 (3-1, 1-2, 6-3, 3-3)
Finale 5°/6° posto
Montenegro-Serbia 6-8 (0-2, 2-1, 1-2, 3-3)
Finale 3°/4° posto
Francia-Spagna 8-11 (3-3, 1-2, 2-4, 2-2)
(ha arbitrato Severo)
Finale 1°/2° posto
Stati Uniti-Italia 9-13 (2-1, 2-3, 1-6, 4-3)
Classifica Finale:
1. Italia
2. Stati Uniti
3. Spagna
4. Francia
5. Serbia
6. Montenegro
7. Australia
8. Canada
Classifica marcatori:
16 Giacomo Cannella (ITA)
15 Alberto Barroso (ITA)
15 Alex Bowen (USA)
14 Maxwell Irving (USA)
14 Luke Pavillard (AUS)
14 Thomas Vernoux (FRA)
13 Ugo Crousillat (FRA)
13 Reuel D’Souza (CAN)
13 Dorde Vucinic (SRB)
12 Kanstantsin Averka (MNE)
12 Hannes Daube (USA)
12 Edoardo Di Somma (ITA)
12 Mehdi Marzouki (FRA)
Miglior Portiere: Hugo Fontani (FRA)
Miglior Giocatore: Giacomo Cannella (ITA)