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Nella dodicesima giornata, la sesta della pallanuoto femminile, dei Mondiali in svolgimento a Fukuoka, in Giappone, l'Olanda batte 9-8 il Setterosa. L'Italia giocherà per il bronzo, che manca da Kazan 2015, venerdì 28 luglio alle 16.30 locali. Ottima la prova di Giuditta Galardi al centro, autrice di una doppietta, e della tiratrice Claudia Marletta (sotto), che firma una tripletta. Nelle altre gare, la Nuova Zelanda batte il Sudafrica per l’undicesimo posto e la Francia batte Israele per il nono. Nelle semifinali per il quinto posto vincono Stati Uniti e Ungheria contro Canada e Grecia. In finale, per l’oro contro l’Olanda, approda la Spagna dopo aver battuto l'Australia 12-10 in semifinale.
Inizio aggressivo dell'Italia che mette subito pressione in difesa e passa davanti con Sofia Giustini: tiro a schizzo dopo un minuto e venti che buca Aarts. Immediato pareggio di Wolves in fotocopia. Un giro di lancette e Keuning si libera al centro, riceve l'assist e insacca il 2-1. Reagisce il Setterosa: Silvia Avegno serve al centro Galardi che sguscia dalla marcatura e timbra il pareggio con una sciarpata. Chiara Tabani sbaglia il primo extraplayer e Moolhuijzen dall'altra parte scappa senza la marcatura del difensore azzurro. Lucrezia Cergol prende fallo grave e capitan Van der Slot fulmina Caterina Banchelli. Nel secondo tempo Sleeking passa subito dal perimetro per il massimo vantaggio olandese. Giustini in azione solitaria si ferma marcata e vede Galardi, la girata del centro è ancora decisiva per il -2. L'Italia prova il forcing, ma dopo l'espulsione di Roberta Bianconi prende il 6-3 dal perimetro della Rogge. Dall'altra parte esce Wolves e Avegno si sblocca col diagonale bomba su assist di Marletta. La stessa dieci azzurra sfonda la porta per il 5-6 che rimette a ridosso le azzurre nel punteggio e alimenta la percentuale in superiorità numerica. Avegno commette fallo grave, Banchelli stoppa Keuning, ma nulla può sulla ribattuta di Wolves per il 7-5. Ancora reazione immediata: Galardi giganteggia al centro, sfugge e prende il 5 metri che Marletta trasforma. Cergol, al secondo fallo grave, concede l'azione in più che porta al cinque metri: Rogge trasforma. Le azzurre vacillano, ma difendono l'undicesimo uomo in meno di squadra lanciando poi l'azione che porta alla rete di Marletta: la catanese è bravissima in più a galleggiare e piazzare la bomba sul primo palo. In apertura di quarto tempo Marletta conquista l'undicesimo extraplayer, ma non trova la soluzione giusta. Dall'altra parte Joustra invece capitalizza l'uomo in più con una girata fulminea dal centro. Valeria Palmieri prende fallo grave e finalmente Dafne Bettini si sblocca dal lato corto. L'Olanda trattiene il respiro dopo che la bomba di Van der Kraats si stampa sulla traversa. L'Italia gira palla in superiorità numerica, ma Bettini si divora il pareggio e trova solo la traversa a cinque secondi dalla fine.
TABELLINO:
ITALIA-OLANDA 8-9 (2-4, 3-2, 2-2, 1-1)
Italia: Condorelli, Tabani, Galardi 2, Avegno 1, Giustini 1, Bettini 1, Picozzi, Bianconi, Palmieri, Marletta 3 (1 rig.), Cergol, Viacava, Banchelli. All. Silipo.
Olanda: Aarts, Wolves 2, Sleeking 1, Van Der Sloot 1, Keuning 1, Van De Kraats, Rogge 1, Sevenich, Joustra 1, Rogge 1 (rig.), Moolhuijzen 1, Ten Broek, Buis. All. Doudesis.
Arbitri: Dervieux (Fra) e Debreceni (Hun).
Note: Superiorità numeriche: Italia 4/12 + un rigore, Olanda 5/13 + un rigore. Uscita per limite di falli Rogge (O) a 4'53 del quarto tempo. Ammonito il tecnico Silipo (I) nel terzo tempo. Banchelli (I) in porta. Spettatori 300 circa.
MONDIALI FUKUOKA – PALLANUOTO FEM/6^ GIORNATA:
Mercoledì 26 luglio:
finale 11° posto
Nuova Zelanda-Sudafrica 25-6 (7-0, 6-3, 6-1, 6-2)
finale 9° posto
Israele-Francia 7-11 (2-3, 1-4, 1-4, 3-0)
semifinali 5° posto
Stati Uniti vs Canada 16-4 (5-1, 2-1, 6-1, 3-1); ha arbitrato Alessia Ferrari
Grecia vs Ungheria 9-10 (1-2, 2-2, 4-5, 2-1)
semifinali 1° posto
Italia vs Olanda 8-9 (2-4, 3-2, 2-2, 1-1)
Australia vs Spagna 10-12 (2-5, 4-3, 2-2, 2-2)
Foto di Andrea Staccioli, Giorgio Scala e Andrea Masini / DBM Deepbluemedia