Nella quarta giornata dei quarti di finale di LEN Champions League, Il Barceloneta batte l’AN Brescia, che offre una delle sue peggiori prestazioni stagionali. I catalani impongono il proprio gioco sin dal primo quarto, il Brescia tiene in difesa nei primi minuti annullando le prime due superiorità degli ospiti, ma con lo scorrere del cronometro vede i ragazzi di Fatovic sempre più lontani. La squadra di Alessandro Bovo risponde al vantaggio di Munarriz con le reti di Tommaso Gianazza e Max Irving, poi però non ha la forza per attaccare la profondità con la necessaria intensità e quindi si ritrova spesso a giocare ad una distanza eccessiva dalla porta di Aguirre. Dall’altra parte della vasca, invece, il Barceloneta aggiusta la mira dal perimetro e inizia a trovare anche giocate di qualità in palleggio, sia su uomo in più che in parità numerica: ispiratissimo Munarriz, anche in rifinitura. Dal 4’ in poi il Brescia resta per 10’ senza segnare, mentre i catalani scappano sul 5-2 con un parziale di 4-0, ma è ancora più lungo il digiuno in cui i leoni incappano dopo il momentaneo 5-3 di Balzarini: ben 15 minuti senza gol, mentre il Barceloneta vola via fino al 12-4 al minuto 28’. Il parziale dei gialloblù fa svanire ogni velleità di rimonta del Brescia. La Pro Recco può già preparare le valigie per Malta, sede della Final Four di Champions League: la sofferta vittoria di Marsiglia dà ai biancocelesti la qualificazione aritmetica per le finali con 2 turni d’anticipo e la regala anche al Novi Beograd, ormai irraggiungibile per i francesi. Sandro Sukno può essere orgoglioso della prestazione della sua squadra, uscita fuori vittoriosa da una battaglia estenuante contro un avversario di valore e motivato dalla paura di essere eliminato dalla corsa alla Final Four, resa ancor più dura e caotica da un arbitraggio altalenante, permissivo nella marcatura degli esterni e inflessibile in quello dei centroboa: tante le espulsioni fischiate contro i liguri, a Sukno va anche il merito di ruotare con saggezza gli uomini per evitare di perdere pedine importanti per falli, ritardando le uscite di Aaron Younger, Nicholas Prescutti e Andrea Fondelli ai minuti finali. L’uomo in meno, però, tiene e soprattutto nel finale risulta decisivo. Minore il numero di falli fischiati ai francesi, ma solo perché i difensori di Scepanovic non riescono a stare dietro a Kostantinos Kakaris e soprattutto a Ben Hallock: i due centroboa fanno il bello e il cattivo tempo, segnano, guadagnano rigori e risolvono situazioni complicate per un attacco meno dinamico del solito anche a causa, come detto, della direzione arbitrale.

In Euro Cup non si concretizza la rimonta per la BPER Savona. Lo Spandau si dimostra una squadra più forte da battere per i liguri, che abbandonano ai quarti di finale il sogno dell’Euro Cup. Dopo il k.o. per 11-10 alla Zanelli la squadra di Alberto Angelini esce sconfitta anche dalla Schoneberg di Berlino, dove paga a caro prezzo una eccessiva leggerezza in fase di finalizzazione e i grandi spazi concessi agli attaccanti perimetrali di Vladimir Markovic: impauriti dal centroboa Mateo Cuk, i biancorossi collassano troppo spesso sui propri 2 metri e non riescono poi ad aggredire rapidamente gli esterni, bravi a battere a rete con qualità. Lo Spandau è quasi perfetto, i tedeschi capitalizzano le prime tre superiorità dell’incontro e arrivano al 16’ con lo score di 4/5, mentre il Savona si ferma a 1/5 e fallisce anche un rigore con Valerio Rizzo, stoppato da Baksa.

COPPE EUROPEE M:

Champions League – martedì 23 aprile:

Brescia-Barceloneta 5-12 (2-3, 1-4, 0-2, 2-3)

mercoledì 24 aprile:

Marsiglia-Pro Recco 10-12 (1-2, 2-1, 4-4, 3-5)

Euro Cup – sabato 27 aprile:

Spandau-BPER Savona 12-10 (2-2, 4-2, 4-3, 2-3) [and. 11-10]

Foto Schenone (in copertina Matteo Aicardi)