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Nuoto

Verso BCN 2013

Alex Di Giorgio

Intervista esclusiva all'atleta, in partenza per Barcellona per la sua prima presenza ad un mondiale in vasca lunga.

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DI GIORGIO Alex ITA Italy

Il 28 luglio 2013 è una data che Alex Di Giorgio non scorderà facilmente. Non solo perché quel giorno compirà 23 anni, ma anche perché segnerà l'inizio delle gare tra le corsie dei Mondiali di Barcellona. Per lo stileliberista romano sarà una prima volta in una rassegna iridata in vasca lunga, con un ruolo tutto nuovo. Dopo aver vissuto l’esperienza a cinque cerchi di Londra come staffettista, questa volta gareggerà per sé stesso sulla sua distanza preferita: i 200 stile libero. La concorrenza sarà più che mai spietata. All’Olimpiade la spuntò il francese Yannick Agnel (1’43”14), davanti ai due asiatici Yang Sun e Tae-Hwan Park che si spartirono l’argento (1’44”93). In quell’occasione, finirono addirittura giù dal podio il fuoriclasse statunitense Ryan Lochte e il colosso tedesco Paul Biedermann. Anche stavolta non sarà semplice entrare nel gotha del crawl, ma Di Giorgio non ha nessuna voglia di essere un semplice spettatore. Lui ce la metterà tutta per colmare il gap e chissà che l’Italia non trovi un nuovo interprete di prim’ordine della distanza dopo il periodo d’oro griffato Rosolino & Brembilla.

Alex, dopo un'Olimpiade da comprimario, come ci si sente a partecipare per la prima volta ad un Mondiale in lunga da protagonista?
«Sono orgoglioso di avere vinto il 200 stile a Riccione, contro un grandissimo avversario come Filippo Magnini. E poi nuotando il mio personale (1’48”12, ndr), che quest'anno è anche il miglior crono assoluto in Italia. Per diventare protagonista a livello internazionale devo ancora lavorare tanto, però il tempo è dalla mia parte dato che compirò 23 anni tra pochi giorni. Per questo, sono fiducioso di poter provare ad arrivare alle prossime Olimpiadi del 2016 con una maggiore maturità tecnica e mentale».


Che cosa si aspetta dai 200 di Barcellona e che traguardo si è prefissato?
«Sin da quando ero piccolo, sono sempre stato attratto dalle dirette televisive delle Olimpiadi, soprattutto quelle estive. Qualunque sport veniva trasmesso, m'incuriosiva e, dentro di me, forse ero già proiettato verso il sogno olimpico. Sono riuscito a coronare questo sogno andando a Londra ed ora il mio obiettivo per i Mondiali è quello di migliorare ulteriormente i miei personali da fermo nella gara individuale e lanciato nella staffetta. Poi, un passettino alla volta, negli anni a venire, guarderò sempre più in alto, verso obiettivi più ambiziosi».

 

DI GIORGIO Alex Italy ITA

 

Dove può arrivare la staffetta 4x200 stile libero che sta cercando di ritrovare la magia dello scorso decennio?
«Credo che la staffetta 4x200 possa fare molto meglio di Londra e raggiungere la finale».

I tempi di Rosolino e Brembilla sono lontani, ma crede che la staffetta 4x200 possa tornare ad essere uno dei fiori all'occhiello da qui a Rio o ci vorrebbe qualche altro innesto?
«Rosolino e Brembilla sono due miti e per questo sono così difficili da sostituire: due atleti fantastici oltre che grandissimi uomini. Avrei voluto nuotare insieme a loro, per imparare tante cose e rubargli qualche segreto. Purtroppo, i dodici anni di differenza che ci sono tra noi, non mi hanno permesso di incrociarli in Nazionale. Per quanto riguarda gli innesti, sono sempre ben accetti:
più c'è competitività e più si migliora. Mancano tre anni all'appuntamento di Rio e, anche se sembrano tanti, in realtà sono pochi. Comunque sono certo che la 4x200 ritornerà ad alto livello».

 

Alex Di Giorgio, Aniene

 

Che importanza riveste questo anno post olimpico per lei?
«Tutti mi dicevano che questa stagione sarebbe stata molto difficile. Per gli atleti che hanno sopportato le tensioni olimpiche, c'è sempre una sorta di appagamento e di rilassamento nervoso. Per quanto mi riguarda, gareggiando in vasca corta agli Europei di Chartres e ai Mondiali di Istanbul, nei mesi di novembre e dicembre ho dovuto per forza di cose fare molti intervalli nella preparazione tra uno scarico e l'altro. Praticamente, ho cominciato a lavorare duramente solo a gennaio. Eppure, ad aprile, nelle dieci gare che ho disputato agli Assoluti di Riccione, non solo mi sono confermato tra i primi, ma mi sono anche migliorato. Perciò, credo proprio che sia stato un anno molto istruttivo oltre che positivo. Il prossimo anno, quando potrò lavorare in un modo più intenso e continuativo, potrò limare ulteriormente i miei personali ed eliminare qualche difetto di tecnica presente nelle virate e nelle subacquee».

 

Chi sarà, secondo lei, il migliore degli azzurri tra le corsie?
«Fare nomi e cognomi, è sempre antipatico perché rischi di dimenticarti qualcuno che poi ci rimane male. Per cui farò solo qualche nome: Fabio, Federico, Filippo, Damiano, Francesco, Gabriele, Gregorio, Luca, Marco, Mattia, Matteo, Mirco, Michele, Samuel, Piero, Federica, Alice, Diletta, Erika, Ilaria, Lisa, Martina, Michela, Silvia e Stefania .Ah, dimenticavo: c'è anche un tipo che si chiama Alex, ma non chiedetemi il cognome, non me lo ricordo».

 

Che atmosfera si respirerà a Barcellona?
«Saranno Mondiali strabilianti, da vivere intensamente ed appassionatamente. Tra i tanti stranieri che faranno scintille, sicuramente ci sarà qualche italiano che li affiancherà».

 

Con quale compagno dividerà la stanza?
«Con Piero Codia, che è anche il mio compagno di stanza alle foresterie dell'Aniene. Ormai dividiamo la stanza, dal 2010».

 

Una cosa che le piacerebbe fare a Barcellona una volta terminate le gare?
«Vorrei poter visitare la città, senza fretta, senza l'assillo di dover tornare a degli orari prestabiliti. Giriamo il mondo in lungo ed in largo, ma ogni volta che gareggiamo all'estero, non c'è mai tanto spazio per fare i turisti. Diciamo che come diceva una famosa pubblicità, mi accontenterei anche di fare il turista fai da te al quale ne capitano di tutti i colori».

 

A chi sente di dover dire grazie per aver conquistato il biglietto per Barcellona?
«A tantissime persone, a partire dalla mia società, senza dimenticare i miei genitori e  tutti quelli che mi hanno sempre spronato nella buona e nella cattiva sorte. A loro dico che il bello deve ancora venire...».

 

SCHEDA DELL'ATLETA

Alex Di Giorgio è nato a Roma il 28/07/1990 e nuota per il Circolo Canottieri Aniene, seguito dal tecnico Luca Belfiore

La sua specialità sono i 200 stile libero, anche se spesso si cimenta anche sui i 100 e i 400.

Nel 2007 è salito sul gradino più basso del podio agli EuroJunior con la 4x200 stile libero. L’anno successivo, ha fatto ancora meglio nella rassegna continentale giovanile, piazzandosi  due volte secondo nei 400 sl e nella 4x200 sl e una volta terzo nei 200 sl. Sempre nel 2008, ha conquistato anche un argento nei 400 sl ai Mondiali Junior.

Nel 2012 ha vinto l’argento con la staffetta 4x200 sl agli Europei di vasca lunga a Debrecen ed ha preso parte all’Olimpiade di Londra, agli Europei di vasca corta a Chartres e ai Mondiali, sempre in corta, ad Istanbul.

Nell’aprile 2013, ha vinto il suo primo titolo italiano in vasca lunga nei 200 stile libero. Infine, qualche settimana fa ha conquistato la medaglia d’oro con la staffetta 4x200 sl nei Giochi del Mediterraneo a Mersin, in Turchia, chiudendo poi sesto nei 200 sl e settimo 400 sl.

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