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Nuoto

Assoluti Primaverili 2015 - Le dichiarazioni dei protagonisti della terza giornata

Felicità Panziera: “Ho colto l’opportunità”. Dotto rialza la testa: “Un risultato appagante”

Da Margherita Panziera, terza italiana qualificata ai Mondiali 2015, a Luca Dotto, autore di un crono eccelso - il quinto dell'anno al mondo nel 2015 - nel corso della 4x100 sl, fino a Federica Pellegrini alle prove generali dei 200 stile libero di venerdì.

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PANZIERA Margherita CC Aniene

Queste le dichiarazioni dei protagonisti del giovedì agli Assoluti Primaverili. Ovviamente i più felici sono coloro che hanno illuminato la scena ai Campionati tricolore a Riccione con prestazioni di grande rilievo. Dai 200 dorso di Margherita Panziera, che ha ottenuto la qualificazione diretta ai Mondiali di agosto, all’ottimo Luca Dotto, anch’egli sotto il limite individuale, per i 100 stile libero. Per la dorsista sarà l’esordio assoluto in una competizione internazionale con la cuffia azzurra. Per il vicecampione mondiale dei 50 stile libero nel 2011, il 48’’40 realizzato nella prima frazione della staffetta 4x100 sl della Forestale, è il ritorno alla competitività che gli mancava da troppo tempo.

Una Margherita Panziera raggiante è anche la terza donna italiana – dopo Alice Mizzau e Aurora Ponselè – già certa di partecipare a una gara individuale a Kazan. Così l’allieva di Gianluca Belfiore ha commentato la sua gara più bella della carriera: «Sono subito partita con l’idea di fare un tempo inferiore ai 2’10’’ – ha vinto il titolo in 2’09’’63, ndr - e ce l’ho fatta. Sono contentissima, nonostante gli ultimi metri in cui ho accusato la fatica. Volevo ringraziare Federica perché il suo gesto – di non disputare la Finale A, lasciando così la possibilità di qualifica completamente aperta alla Panziera, ndr – mi ha lasciato aperta un’opportunità che sono riuscita a sfruttare. Sto lavorando da parecchio tempo per riuscire a raggiungere traguardi come Europei e Mondiali e finalmente ci sono riuscita. Nell’ultimo anno sono migliorata di quasi due secondi sulla distanza ed è sempre stata una soddisfazione per me, oggi di più ancora. Federica aveva detto che avrei avvicinato il record italiano di Alessia Filippi? Beh, direi che è ancora lontano, ma non posso che lavorare per cercare di nuotare a quei livelli. Già nuotare per la Nazionale in un contesto internazionale, il primo per me, può essere un’occasione buona. Ora non penso alle avversarie che avrò contro di me a Kazan, ma so che penserò alla mia gara senza farmi condizionare troppo da chi potrò avere al mio fianco».

«Oggi mi sento finalmente appagato – ha detto Luca Dotto dopo la sua super frazione da 48’’40 nella 4x100 sl del suo team e l’investitura ufficiale a frazionista azzurro per Kazan -  perché dopo gli Europei dello scorso anno dove sono arrivato quinto, sono arrivati anche altre gare in cui riuscivo a fatica a essere il migliore in Italia. Non ho passato un bel periodo. Dopo il 49’’04 nella Finale A di martedì ero molto amareggiato, mi aspettavo di meglio. Così oggi ho cercato di migliorare la tattica di gara. L’altro giorno, nei 100 individuali, ho cercato una prestazione con un passaggio molto veloce che non era ancora nelle mie braccia. Invece oggi, con un passaggio ai 50 molto più ragionato – 23’’06 - è arrivato quest’ottimo risultato. La staffetta azzurra è tornata? Davvero credo di sì, possiamo dire la nostra. Per la prima volta scendiamo tutti – lui, Orsi, Magnini e Santucci, ndr - sotto i 49’’ agli Assoluti, tra loro aggiungo anche Luca Leonardi, perché anche se in questi giorni non è stato così veloce viene da un 48’’38 nuotato agli Europei 2014 e ha talento già dimostrato. Sarà una bella staffetta, noi pensiamo molto a Kazan. Si andrà in Russia, si cercherà di fare il nostro meglio, ma la testa è già da qui a un anno e mezzo: a Rio si dovrà fare la differenza».

Ma ci sono altri vincitori e vincitrici nella giornata allo Stadio del Nuoto. In primis, Federica Pellegrini, autrice di un inedito ruolo di apripista nella staffetta 4x200 stile libero del Circolo Canottieri Aniene. Una prima frazione da 1’56’’88 – sotto il tempo limite per Kazan, anche se da ripetere nella singola distanza per diventare “iridato” - che ha aiutato le compagne alla conquista del titolo con il nuovo record italiano societario. Per Fede, un test positivo in vista della sua gara individuale di domani, dove punta tutto fino alle Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016. «Sono soddisfatta in generale della mia prestazione di oggi, - ha detto la campionessa veneta - molto di più per il mio passaggio ai 100 in 56’’6, ma di sicuro bisognerà limare ancora qualcosa nel ritorno: la strada è giusta. Solitamente questo tempo potrebbe bastare per vincere, quindi anche per la gara individuale di domani. Finora sono soddisfatta da questi assoluti: penso ai 200 stile libero che saranno e sono soddisfatta molto contenta per questa vittoria in staffetta. Adesso i 400 sono un capitolo chiuso. E non c’è rammarico per aver rinunciato ai 200 dorso, visto che sapevo già che non li avrei fatti al Mondiale. E poi sapevo che Margherita – Panziera - li avrebbe potuti nuotare ad alti livelli e lo ha fatto. Va bene così».

Gregorio Paltrinieri invece guarda a venerdì, come al D-Day per i “suoi” 1500 sl. Il campione europeo in carica sulla distanza, si avvicina all’appuntamento conquistando però anche il titolo italiano nei 400 metri – in 3’49’’30 - dopo quello vinto agevolmente negli 800 stile libero. Così ha commentato la sua gara, con un occhio all’immediato futuro. «3’49’’ lo reputo un tempo normale – spiega il 20enne allenato a Ostia da Stefano Morini - e rispecchia un po’ la mia condizione attuale di forma. Non sono completamente brillante. Pensavo di fare 3’47-3’48, ma finché nuoto sui miei passi nei 400 va bene, appena accelero un po’ non riesco ad avere risposte immediate. Non ho lo sprint giusto per poterlo calibrare. Ma, come ho detto negli scorsi giorni, sto lavorando nella direzione giusta e non sono per nulla preoccupato. I 1500 di domani? In teoria sono più la mia gara, quindi cercando di stare sul passo dovrei fare qualcosa di buono. Già chiudere intorno ai 15 minuti sarebbe già buono. Fare un tempo eccezionale in questo momento della stagione non è basilare. Quest’estate sarà dedicata al tempo importante».

Il 19enne Luca Mencarini ha sfiorato il pass mondiale nei suoi 200 dorso vincenti. Ma il portacolori dell’Aniene trova una prestazione mondiale in 1’57’’45 (personal best abbattuto), nonostante sfiori per 35 centesimi il tempo limite imposto da Federnuoto. Dunque anche Mencarini trova il suo personal best nei 200 dorso dopo l’arrivo i complimenti del collega Marco Belotti, suo compagno di stanza alla Foresteria dell’Aniene. E trova un commento per ringraziare il compagno di squadra dopo il suo bel risultato: «Quest’anno ho cambiato vita, sto da settembre in camera con lui e lo vedo tutti i giorni. Per me è diventato un fratello maggiore, come lo è stato Damiano Lestingi fino allo scorso anno. Devo dire che entrambi mi hanno insegnato tanto, ma non solo loro. Questa bella performance la dedico a tutti coloro che mi hanno aiutato. Cerco di trarre spunto da ogni persona e soprattutto con quelle con cui sono più a contatto. Il prossimo passo è fare il tempo per i Mondiali. Non è lontano, dista soli tre decimi. Ma per riuscirci devo ancora migliorare nelle subacquee, ho fatto un’uscita pessima dall’ultima virata. Ma volevo soltanto vincere. Ora guardo al Settecolli, è una manifestazione che mi ha sempre portato fortuna da tre anni a questa parte».

 

Luca Mencarini, campione italiano nei 200 dorso

 Luca Mencarini esulta all'arrivo dei suoi 200 dorso d'oro. Photo Andrea Masini/Deepbluemedia/Insidefoto

 


 

 

 

 

Photo Giorgio Scala/Deepbluemedia/Insidefoto

 


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