Tecnica del Nuoto.
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Continua il dominio americano ma nel medagliere continua a salire anche la Francia. Altra serata di grande spettacolo, caratterizzata dalla nuova impresa di Phelps e dal settimo record del mondo.
200 dorso donne. Si profilava una duello fra le due americane Elizabeth Beisel alla corsia 4 e Missy Franklin alla corsia 5. Invece, quest’ultima, 17 anni, giovanissima campionessa mondiale in carica, stravolge i pronostici e volge subito la gara a suo favore, emergendo per prima dalla subacquea di partenza. Imprime un ritmo insostenibile per tutte e galoppa solitaria verso la medaglia d’oro che conquista con un gran record del mondo. Ai 50 vira in 29.53, 8 centesimi sopra il parziale mondiale; ai 100 è sotto di 41 centesimi, in 1:00.50; ai 150 transita in 1:32.16, sotto di 65 centesimi ; poi a vincere in 2:04.06 migliorando il limite mondiale di 75 centesimi. E’ il settimo primato del mondo di questi Giochi Olimpici. Il precedente primato, di 2:04.81 era di Kirsty Coventry (lo aveva stabilito ai Mondiali di Roma 2009) con il costume Hi-Tech. La nuotatrice dello Zimbabwe, che nuota questa finale in corsia 7, è sesta in 2:08.18. E’ a fine carriera ed esce di scena col rammarico di non aver vinto una medaglia ma soddisfatta per essere entrata in finale. Conquista la medaglia d’argento Anastasia Zueva, in 2.05.92, a quasi due secondi. Staccatissima vince comunque la medaglia di bronzo Elizabeth Beisel, in 2:06.55.
100 farfalla uomini. Michael Phelps sa quello che vuole e quello che fa. Lascia sfuriare Milorad Cavic e tutti gli altri virando tranquillamente in settima posizione a meta gara. Poi si scatena e va a vincere in progressione la sua 17esima medaglia d’oro olimpica, 21esima complessiva. E’ anche la sua seconda medaglia d’oro individuale qui, la terza con la staffetta. La sua leggenda s’ingrandisce sempre più. Cavic, il serbo che vive in California, tenta la carta della fuga e vira per primo ai 50 metri nettamente avanti a tutti. Poi si schianta e resta fuori dal podio: quarto in 51.81. Meglio di lui fanno Chad Le Clos e il russo Evgeny Korotyshkin, entrambi argento in 51.44. La sua medaglia sa un po’ di italiano visto che è allenato in Italia da Andrea Di Nino (qui aggregato – “embedded” – alla squadra russa). Phelps commenta: “E’ stata la mia ultima gara individuale, è stato fantastico”. Quando sale il podio il pubblico gli tributa una standing ovation.
800 stile libero. La sconosciuta quindicenne americana Katie Ledecky va subito in testa; il suo passo è più veloce ma fino a metà gara sembra che la favorita Rebecca Adlingon, la beniamina del pubblica, la controlli nell’attesa di sferrare l’attacco. In effetti l’inglese abbozza un tentativo di attacco subito respinto dall’americana che riparte in accelerazione per concludere solitaria in 8:14.63, seconda performer mondiale di sempre, vicinissima al record del mondo che la sua connazionale Janet Evans aveva stabilito nel lontanissimo 1988. Anche per lei, come per la cinese Shiwen Ye, gli americani solleveranno sospetti di doping? Dubitiamo. Al secondo posto s’insedia la spagnola Mireia Belmonte Garcia in 8:18.76. E’ lasua seconda medaglia d’argento qui a Londra dopo quella vinta nei 200 farfalla. Rebecca Adlington finisce terza in 8:22.32, il suo secondo bronzo dopo quello dei 400 metri. Un modo comunque onorevole per concludere la carriera. Sul podio si commuove, piange. Il pubblico l’applaude lungamente.
50 stile libero uomini. Il brasiliano Cesar Cielo, primatista mondiale, è favorito ma è nervosissimo. Si batte comunque al meglio. Ma è l’afro-americano Cullen Jones il più veloce a uscire dal tuffo. Nuota sempre leggermente avanti a Cielo e sembra che possa vincere ma in corsia 7 negli ultimi metri spunta il francese Laurent Manaudou che tocca in 21.34, vince un oro imprevedibile – il quarto per la Francia – e appena uscito dall’acqua riceve il lungo abbraccio di Laure, la sorella maggiore. La famiglia Manaudou è sempre in auge. Jones è ancora davanti a Cielo e vince l’argento in 21.54. Cielo è terzo in 21.59 ed è fortunato a concludere la sua olimpiade con un bronzo (nei 100 fu soltanto sesto); infatti il connazionale Bruno Fratus lo insidia ed è quarto in 21.61, appena 2 centesimi sopra. Al quinto posto si piazza la medaglia d’oro di Sydney 2000, l’americano Anthony Ervin, in 21.78. Comunque un’impresa notevole la sua. Dopo questa finale il bottino degli Stati Uniti è di 28 medaglie (20 d’oro).
SEMIFINALI
50 stile libero donne. L’olandese Marleen Veldhuis vince la prima semifinale in 24.50 ma la campionessa uscente e primatista mondiale Britta Steffen è seconda in 24.57. Nella finale di domani sera avrà la possibilità di difendere il titolo o, comunque, di vincere la prima medaglia per la Germania a queste Olimpiadi. Terza la bahamense Arianna Vanderpool-Wallace in 24.64; quarta Jessica Hardy, in24.68, quinta Therese Alshammar, in 24.71. Tutte in finale. Nella seconda semifinale passano il turno Ranomi Kromowidjojo con 24.07, il crono più veloce, Aljaksandra Herasimenia in 24.45, secondo temp, e francesca Halsall con 24.63, quinto tempo.