Federica Pellegrini e Filippo Magnini alla Water Polo Arena di Londra durante la finale maschile Croazia - Italia. E' la loro ultima immagine londinese. Accanto a Magnini il presidente del CONI Gianni Petrucci. Dietro alla coppia il consigliere della FIN Giuseppe Marotta e il segretario generale della FIN Antonello Panza.

Ecco la parola fine all’olimpiade dei gossip. Finalmente. In quest’anno  olimpico 2012 di gossip sulla coppia Federica Pellegrini ce ne sono stati tanti. Prima, durante e dopo Londra (“antes, durante e depois”, direbbero a Rio de Janeiro, sede della prossima Olimpiade). Noi che siamo geneticamente refrattari a questo genere di notizie li abbiamo sempre ignorati ma adesso c’è una notizia vera. E’ di qualche ora fa: il “coach” Claudio Rossetto, Federica Pellegrini e Filippo Magnini si sono incontrati (in Sardegna) e hanno deciso consensualmente di separarsi. I tre si sono parlati serenamente, hanno analizzato approfonditamente la situazione determinatasi, come si diceva, prima-durante-dopo l’Olimpiade, hanno preso in esame anche le prospettive future, e hanno deciso.

E’ una notizia che fa bene perché con essa inizia un processo di chiarimento, atteso e necessario dopo il flop olimpico del nuoto italiano a Londra: un flop targato soprattutto Pellegrini e la cui eco è stata amplificata dalle polemiche poco opportune - nei modi, nei tempi e forse nella sostanza – di Magnini.

In questa vicenda Rossetto, che dopo l’Olimpiade, con specchiata onestà, era stato l’unico a fare un’assunzione di responsabilità inequivocabile (aveva detto: “Ho sbagliato a pensare di potere gestire al meglio un gruppo al cui interno i singoli avevano caratteristiche ed esigenze differenti”), ancora una volta ha dimostrato grande serietà professionale, preferendo privilegiare gli interessi dei due campioni piuttosto che i propri. Non soltanto. Con questa separazione consensuale Rossetto intende preservare anche il rapporto di amicizia con la coppia: con Magnini, cui è stato legato da un sodalizio lungo dodici anni durante i quali, dice il tecnico, “gli ho trasmesso tutto quello che potevo trasmettergli e insegnato tutto quello che potevo insegnargli” , e durante i quali il nuotatore ha vinto due volte il titolo mondiale dei 100 metri stile libero (2005 e 2007) ed ha conseguito tanti altri successi; con la Pellegrini, che pur avendolo scelto soltanto otto mesi prima della fine dell’Olimpiade, a fine novembre 2011, aveva instaurato con lui un rapporto fiduciario corretto.

Federica Pellegrini e Claudio Rossetto

Federica stessa, nel breve comunicato dettato all’ANSA, si è premurata di specificare: “Tutto si è svolto in un clima consapevole e di assoluta serenità. A Claudio va un sentito ringraziamento per il lavoro svolto insieme". Ora “la sua strada, quella di Filippo e la mia seguiranno percorsi diversi”.

Federica, che ha a sua disposizione uno staff nutrito (psicologo, press agent, agenzia di marketing, fisioterapista…), e Filippo ora dovranno trovarsi un altro allenatore. Chi, dove, quando? Si vedrà.

Un’opzione, consigliata anche da Rossetto, è di cercarlo all’estero, tanto per rimanere per un po’ fuori dai riflettori e dai media gossipari italiani.

Ma forse non è proprio questo il desiderio della coppia.

Il prossimo allenatore di Federica, chiunque egli sia, sarà per lei il quinto dopo la scomparsa di Alberto Castagnetti, avvenuta meno di tre anni fa, il 12 ottobre 2009. Dopo il tecnico veronese Federica si è affidata, in sequenza, a Stefano Morini, Philippe Lucas, Federico Bonifacenti e Claudio Rossetto. Un record mondiale anche questo.

La speranza è che Federica, l’atleta più grande di sempre del nuoto italiano, e Filippo, possano ritrovare lo smalto dei giorni migliori e darci/darsi ancora altre soddisfazioni.