Tecnica del Nuoto.
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Un primato mondiale e tante gare spettacolari hanno caratterizzato la terza giornata di finali ai Mondiali di Istanbul. Ma andiamo per ordine (di svolgimento).
Semifinali 50m dorso uomini. Nella prima semifinale i migliori tempi sono del brasiliano Guilherme Guido 23.27, del cinese Xiaolei Sun 23.36 e del turco Baslakov Iskender 23.50, il cui terzo posto è salutato con grande entusiasmo dalle tribune. Alla fine sarà 7° ed entrerà in finale. Non così Mirco Di Tora che nella seconda semifinale nuota in 23.62, 14° tempo del ranking. La vincono a pari merito in 23.14 il russo Stanislav Donets e l’australiano Robert Hurley.
Finale 100m stile libero donne. La lunga (188 cm) americana Megan Romano nuota in testa per 85 metri ma poi la caparbia Britta Steffen l’affianca e la supera grazie alla sua proverbiale irresistibile ultima vasca. La tedesca vince in 52.31; è la prima medaglia per la Germania in questi campionati. La Romano è seconda in 52.48. Bronzo alla cinese Yi Tang, in 52.73. Fuori dal podio Daniela Schreiber (GER, 53.05), Angie Bainbridge (AUS, 53.09), Michelle Coleman (SWE, 53.45), Jessica Hardy (USA,53.52), Louise Hansson (SWE, 53.65).
Semifinali 50m farfalla uomini. Nella prima semifinale l’americano Tom Shields vince in 22.58, per 3 centesimi sul francese Fred Bousquet (22.61) e per 12 sul sudafricano Chad Le Clos (22.70). Quarto lo sloveno Peter Mankoc (22.82). Sono i tempi più veloci dopo quello con cui Nicolas Santos vince la seconda semifinale: con 22.23 il brasiliano stabilisce il record dei campionati in questo evento, secondo di giornata dopo quello stabilito in batteria.
Finale 200m dorso donne. Gara senza storia, dominata dall’ucraina Daryna Zevina, 18 anni, che vince in solitario in 2:02.24. La Zevina detiene anche il miglior tempo dell’anno con 2:01.97. Lotta serrata , invece, per gli altri due posti sul podio. La spuntano l’americana Bonnie Brandon, seconda in 2:04.12, e la spagnola Duane Rocha, terza in 2:04.15. Fuori dal podio per 7 centesimi la giapponese Maria Kamimura, quarta in 2:04.22, e la britannica Elizabeth Simmonds, quinta in 2:04.55.
Finale 200m rana uomini. L’atteso duello fra il campione olimpico Daniel Gyurta e il neo primatista del mondo di vasca lunga Akihiro Yamaguchi non c’è. A sorpresa, il magiaro impone subito un passo troppo veloce per tutti i suoi avversari, s’invola e va vincere in 2:01.35, record dei campionati. Come a Londra 2012 l’argento è del britannico Michael Jamieson, con 2:03.00. Il bronzo, a sorpresa, va al coriaceo russo Viatcheslav Sinkevich in 2:03.08. Il giapponese Yamaguchi, evidentemente pesce d’acqua lunga, è soltanto quarto in 2:03.23. Seguono, vicinissimi, l’altro britannico Andrew Willis (2:03.29), l’americano Christopher Burckle (2:03.58), il tedesco Marco Koch (2:03.68). Ultimo l’altro giapponese Yukihiro Takahashi (2:04.22).
Finale 50m farfalla donne. Una coppia cinese al vertice. Per l’oro Ying Lu la spunta in 25.14; Liuyang Jiao è d’argento in 25.23. Bronzo alla danese Jeanette Ottesen (25.55). Giù dal podio per una manciata di centesimi la canadese Noemie Thomas (25.60) e l’americana Christine Magnusson (25.70).
Finale 400m stile libero uomini. Gara tranquilla fino ai 300 metri. Il terzetto delle corsie centrali – il danese Mads Glaesner , l’americano Michael Klueh e il tedesco Paul Biedermann nuotano sulla stessa linea e si controllano l’un l’altro, ciascuno con la speranza di poter piazzare la zampata vincente. Ma dopo la virata dei 300 metri ecco il colpo di scena. In corsia uno il cinese Yun Hao accelera a razzo e guadagna una lunghezza sul terzetto. Biedermann se ne accorge in tempo, e la sua reazione ha successo: vince in 3:39.15, per appena 33 centesimi su Yun Hao (3:39.48). Come la sua compagna Britta Steffen anch’egli può brindare alla medaglia d’oro. Per il bronzo Glaesner (3:40.09) ha la meglio sul neozelandese Matthew Stanley (3:41.01), e su Klueh (3:41.29).
Semifinali 100m rana donne. Nella prima semifinale c’è la turca Dilara Buse Gunadyn e il pubblico si accende di nuovo. E’ ottava, in 1:07.27, ma riceve ugualmente applausi. Vince la danese Rikke Pedersen, in 1:04.11, davanti all’onnipresente Jessica Hardy, 1:05.42.Terze ex aequo in 1:05.62 Jenny Johansson (SWE) e Jin Zhao. Nella seconda semifinale la supremazia di Ruta Meilutyte, che vince in 1:04.81, è minacciata dalla giamaicana, con base in Florida, Alia Atkinson, seconda in 1:04.99. Terza l’australiana Sarah Katsoulis, con1:05.12, quarto tempo di qualificazione alla finale. Si qualificanoanche la ceca Petra Chocova (1:05.68) e la svedese Rebecca Ejdervik (1.06.18).
Finale 400m stile libero donne. La neozelandese Lauren Boyle, in sesta corsia, nuota sempre leggermente in testa fino all’ultima vasca. Nella corsia accanto, la cinque, la russa Elena Sokolova la controlla da vicino. Alla quattro l’americana Chloe Sutton attende il momento giusto per attaccare la coppia di testa. Intanto alla corsia tre, sferra il suo attacco la spagnola Melania Costa Schmid. A 15 metri dall’arrivo il quartetto è sulla stessa linea. Nel finish al calore bianco prevale l’iberica, in 4:01.18, per 2 centesimi sulla Sutton (4:01.20), e 6 centesimi sulla Boyle (4:01.20). La Sokolova è quarta, a 31 centesimi (in 4:01.49).
Finale 50m stile libero uomini. Due italiani in finali, Orsi alla corsia uno e Bocchia alla corsia otto. Si battono bene. Orsi guadagna due posizioni rispetto alle semifinali ed 5° in 21.23; Bocchia conferma l’ottavo posto in 21.58. L’atteso duello fra il russo Vladimir Morozov e il campione olimpico, il francese Laurent Manaudou si risolve a favore del primo. Staccano entrambi a 0.61 e virano praticamente alla pari ai 25 metri; poi Morozov prende il sopravvento e vince in 20.55 (primato personale e miglior tempo dell’anno); Manaudou è secondo in 20.88. La medaglia di bronzo è agguantata dall’incredibile americano Anthony Ervin, classe 1981, in 20.99. George Bovell (TRI) è quarto in 21.03; poi, dopo Orsi, Josh Schneider (USA, 21.38), ndrii Govorov (UKR, 21.44), e Bocchia.
Finale 100m misti donne. Vince Katinka Hosszu ma per riuscirci la magiara deve dare il meglio di se stessa. Il suo tempo, 58.49, è record dei campionati, miglior tempo dell’anno. Infatti, Ruta Meilutyte la incalza senza pietà e prende l’argento in 58.79, con un solo centesimodi vantaggio sulla cinese Jing Zhao, terza in 58.80; la giamaicana Atkinson è quarta in 58.85, la Herasimenia quinta in 58.94, la Allen (GBR) sesta in 59.03: tutte le prime sei realizzano il proprio record personale. Poi la Jakabos (HUN, ) 59.41, e la Michalak (GER, 59.68).
Finale 200m misti uomini. Ryan Lochte, c’è solo lui! Con una nuotata fantastica e solitaria il fuoriclasse americano vince il titolo in 1:49.63 e demolisce il record del mondo che gli appartiene, e che lui stesso aveva realizzato a Dubai, due anni fa, ai Mondiali del 2010, col tempo di 1:50.08. Allora fu il primo record mondiale realizzato dopo la fine dell’era dei costumi Hi-Tech; ora è il primo record mondiale di questi campionati. Resterà l’unico? Piazza d’onore per il giovane giapponese Daiya Seto in 1:52.80; bronzo al magiaro Laszlo Cseh in 1:52.89. Primo dei non medagliati l’australiano Kenneth To, con 1:53 42.
Finale staffetta 4x100 mista donne. Inedito oro per la Danimarca, in corsia quattro, in 3:49.87. Argento all’Australia in 3:50.88 e bronzo agli Stati Uniti (3:51.43). La Gran Bretagna è la prima formazione fuori dal podio, in 3.51.85. L’Italia delle tre B (Barbieri, Boggiatto e Bianchi) e della Pellegrini è settima in 3:56.12 (questa mattina 3:55.66).