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Oggi, nella storica piscina ”Bernat Picornell”, sede dei precedenti Mondiali di pallanuoto e delle Olimpiadi del 1992, è iniziato il torneo di pallanuoto femminile. Abbastanza scontati gli esiti della prima giornata. Punteggi rotondi per le vittorie del Canada sulla Gran Bretagna (14-9), della Cina sul Sud Africa (17-2), dell’Australia sulla Nuova Zelanda (15-4), della Russia sull’Uzbekistan (22-6) e dell'Ungheria sul Brasile (20-6).
Le Azzurre dovevano vincere ed hanno vinto, ma non nel modo netto in cui ci si attendeva. Il punteggio finale di 9 a 7 spiega le difficoltà che la nostra squadra ha incontrato prima di piegare le tenaci asiatiche.
Prima che l’Italia realizzasse il suo primo gol con Tania Di Mario, su rigore, la kazake erano andate a segno tre volte, seminando lo sconcerto tra gli spettatori. Ma poi l’Italia ha messo a segno 5 gol consecutivi – altri due su rigore sempre con la Di Mario (foto sotto, di Giorgio Scala), due in superiorità con Aleksandra Cotti e uno su azione – e si è portata sul 6 a 3, dissipando ogni dubbio su chi sarebbe stato il vincitore del match.
Tabellino
Match 8: 20:10, Gruppo D, ITALIA 9 KAZAKHSTAN 7 ( 1-3, 5-0; 2-3, 1-1)
ITALIA: Elena Gigli, Francesca Pomeri, Arianna Garibotti (1), Federica Radicchi, Elisa Queirolo, Rosaria Aiello, Tania Di Mario (3), Roberta Bianconi (1), Giulia Emmolo (1), Valeria Palmieri (1), Aleksandra Cotti (2), Teresa Frassinetti, Loredana Sparano. All.: Fabio Conti.
KAZAKHSTAN: Alexandra Zharkova, Natalya Shepelina, Aizhan Akilbayeva (2), Anna Turova (1), Anastassiya Mirshina, Anna Zubkova, Natalya Alexandrova (1), Yekaterina Glushkova, Assel Jakayeva (1), Marina Gritsenko (2), Alexandra Rozhentseva, Assem Mussarova, Kristina Krassikova. All.: Andrey Sasykin.
Arbitri: Manol Taylan (TUR), Shi Wei Ni (CHN)
Superiorità: ITA: 3/5. KAZ: 5/8. Rigori: ITA: 3/3.
Un time-out dell'Italia contro il Kazakistan. Foto di Giorgio Scala/Deepbluemedia - Inside
Interessante anche la partita fra gli Stati Uniti, campioni olimpici, e la Grecia, campione del mondo uscente. Come previsto le americane hanno vinto senza difficoltà, praticamente con la stessa squadra che un anno fa vinse l’oro a Londra, ad eccezione delle veterane Brenda Villa e Heather Petri, ritiratesi subito dopo i Giochi londinesi. Dal canto suo le elleniche presentano una formazione profondamente rinnovata rispetto a quella che vinse i Mondiali di Shanghai. Di quella squadra sono poche le sopravvissute. Una di queste è l’esperta capitana Antigone Roumpesi che ha ispirato il gioco della sua squadra ed ha retto con dignità gli assalti delle più forti avversarie, riuscendo a tenere in scacco le avversarie per oltre metà incontro: pareggio a metà gara (4-4) ed anche per parte del terzo tempo (fino al 6-6). Poi gli Stati Uniti hanno preso il largo. Migliori realizzatrici dell’incontro la stessa Roumpesi e Maggie Steffens, entrambe con 3 gol.
Qualche parola sulla Cina, recente vincitrice della World League FINA, che ha asfaltato L’inesperto Sudafrica e che ha certamente conquistato un posto di rilievo nel firmamento internazionale. La squadra cinese è composta da giocatrici robuste, di grande statura, tecnicamente forti e ormai in possesso di una enorme esperienza internazionale: ben sette di esse hanno collezionato oltre 200 presenze in incontri internazionali. Quella cinese è una squadra che aspira legittimamente al podio.
Una possente giocatrice cinese. Foto di Giorgio Scala/Deepbluemedia - Inside
Nel prossimo incontro, mercoledì 23 luglio, la Cina incontrerà l’Australia, medaglia di bronzo olimpica. L’incontro servirà ad entrambe le squadre per legittimare o meno le proprie ambizioni di medaglia. Altrettanto si può dire dell’incontro tra Ungheria, quarta a Londra 2012 e l’Italia, settima all’ultima Olimpiade.
Nell’incontro clou della prima giornata la Spagna di Miguel Oca, vice campione olimpica, ha battuto di stretta misura l’Olanda di Mauro Maugeri al termine di un incontro assai tirato.
La vittoria delle iberiche è maturata nel secondo tempo, vinto per 5 a 1, ed ha avuto i suoi pilastri in Anna Espar e Pilar Pena, autrici di tre gol ciascuna.
Da notare che Maugeri ha dovuto restare in tribuna a causa di cartellino rosso rimediato durante la World League FINA 2013. Il coach italiano è stato sostituito in panchina dal suo vice Arno Havenga.
Tabellino
Match 1: 21:30, Gruppo A, SPAGNA 14 OLANDA 12 (2-4, 5-1, 3-3, 4-4)
SPAGNA: Laura Ester, Marta Bach, Anna Espar (3), Roser Tarrago (2), Matilda Ortiz, Jennifer Pareja (1), Lorena Miranda (1), Pilar Pena (3), Andrea Blas (2), Ona Meseguer (1), Maica Garcia, Laura Lopez (1), Patricia Herrera. Head Coach: Miguel Oca.
OLANDA: Ilse van der Meijden, Yasemin Smit (4), Marloes Nijhuis, Biurakin Hakverdian, Sabrina van der Sloot, Nomi Stomphorst (1), Iefke van Belkum (2), Vivian Sevenich (2), Carolina Slagter, Dagmar Genee, Lieke Klaassen (3), Leonie van der Molen, Anne Heinis. Head Coach: Arno Havenga. Arbitri: Mario Bianchi (ITA), Axel Bender (GER)
Superiorità: ESP: 2/5. NED: 3/7. Rigori: ESP: 0/1.