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Barcellona, 26 luglio – Nuoto/Conferenza Stampa Stati Uniti

Mondiali: gli Americani hanno fame

Vogliono vincere tutto. Ryan Lochte, Melissa Franklin, Nathan Adrian, Natalie Coughlin, Dana Vollmer e Matt Grevers dicono in coro: “Phelps è stato il più grande di sempre, è la storia. Ora tocca a noi.”

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Ore 14.45. Nella sala stampa di Palau St. Jordi, gremita di giornalisti, fotografi e televisioni di tutte le nazioni i campioni americani entrano preceduti dal loro leader tecnico, il guru Bob Bowman, già mentore e artefice di tanti successi di Michael Phelps.

Già proprio il più grande della storia del nuoto viene spesso evocato in questa attesa conferenza stampa, e i suo fantasma sembra aleggiare nel grande salone.

Accanto ai tecnici Dave Salo, capo allenatore della squadra femminile, e Bob Bowman, responsabile in capo di quella maschile, si accomodano dietro al tavolo, nell’ordine, Dana Vollmer, Natalie Coughlin, Melissa Franklin, Ryan Lochte, Nathan Adrian e Matt Grevers. Tre donne, tre uomini e i due Head Coach. Un “Ottobello” speciale, le punte di diamante dello squadrone USA, determinato a fare sfracelli qui a Barcellona e a riconfermare la loro tradizionale e ampia supremazia mondiale nel nuoto. Tutti sorridenti, rilassanti, fiduciosi di fare bene, molto bene. Tutti affamati di medaglie. Lotteremo pe vincere il più possibile, dicono.

Salo e Bowman parlano di una squadra coesa, animata da un grande spirito competitivo, proprio come quando c’era Phelps. Nessuna differenza.

Si parte Ryan Lochte. Racconta come dopo l’Olimpiade londinese si sia concesso un lungo periodo di diversivi. “Mi sono divertito tanto”, ha detto. “Ho fatto di tutto, compreso un mio reality show televisivo. Sono contento di tutto quello che ho fatto. Non so se stare tanto tempo fuori dall’acqua mi ha fatto. Di certo il mio corpo aveva bisogno di ricaricarsi, Staremo a vedere. Di sicuro sono contento di avere ripreso gli allenamenti in tempo per presentarmi a questi campionati in buona forma. Voglio divertirmi, e per farlo devo vincere. Lo spero davvero”.

E Phelps? Quanto gli manca la sua rivalità con lui? Risponde: “Con Phelps, negli anni, abbiamo consolidato una grande amicizia, fatta di rispetto e di sfide. Certo, mi mancheranno le sfide con lui ma ci sono anche altri avversari ed io devo focalizzarmi su di loro adesso. Michael è stato il più grande nuotatore di sempre, ha fatto la storia del nuoto e ha portato il nostro sport a nuove altezze, a raggiungere nuove dimensioni. Ora tocca a noi portare avanti il testimone e cercare di fare crescere il nostro sport verso altezze ancora maggiori”.

Poi, Melissa Franklin, 18 anni, miglior donna a Londra 2012, non nasconde la sua felicità per essere considerata la “Phelps al femminile”. Disputerà le gare di dorso, i 100 e 200 metri stile libero e tutte e tre le staffette. Obiettivo sette medaglie d’oro.  -Missy”- grande statura, grandi piedi, grande sorriso – è apparsa divertita quando un giornalista spagnolo le ha chiesto di dichiarare le dimensioni del fisico imponente e tagliato alla perfezione per il nuoto. Ha detto: “Di preciso non le conosco, comunque sono alta circa 185 centimetri, ho un’apertura di braccia di 195 centimetri e porto il numero 13 di scarpe (americano, equivalente al 44 italiano). La Franklin, che ha scelto di mantenere lo status di amateur (non professionista) ha detto che la sua prossima tappa da studentessa nuotatrice sarà l’Università di Berkeley, in California (area San Francisco), dove non vede l’ora di affidarsi alle cure della nota allenatrice Teri McKeever.

Nathan Adrian ha dovuto rispondere alle domande di giornalisti australiani e francesi che gli hanno chiesto il suo pensiero su James Magnussen  (che proprio ieri ha dichiarato di non sentirsi favorito), Florent Manaudou e Cesar Cielo. “Sono due grandi nuotatori, ha detto senza mostrare segni di preoccupazione, ed ho grande rispetto per loro. Ma io come detentore del titolo di campione del mondo dei 100 metri stile libero ho l’obbligo di cercare di rivincere quella medaglia d’oro che conquistai a Shanghai 2011. Sui 50 metri l’esito della gara è ancora più imprevedibile ma anche lì io cercherò di toccare il pannello di arrivo prima degli altri”.

Dana Vollmer ha confessato di avere molto diradato glia allenamenti dopo l’Olimpiade ma, similmente a Lochte, ha detto che recenemente in allenamento ha fatto i suoi tempi più veloci di sempre. Molto fiduciosa.

Natalie Coghlin,  felice di essere ancora lì dopo tanti anni, punta a togliersi altre soddisfazioni con le staffette.

Da ultimo Matt Grevers, che si dice pronto a gareggiare per vincere.

Un giornalista pone l’inevitabile domanda: “Ma è vero che Michael Phelps tornerà a gareggiare?”. Risponde Bowman, con un sorriso scettico: “Finché non lo vedo non ci credo”. Fine della conferenza.

 

 

 

 

 

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