Direttore Responsabile: Camillo Cametti

Camillo Cametti at Large

Losanna, 17 Febbraio 2015 - Politica e Sport

Il Kosovo entra nella FINA

L’annuncio nel giorno delle celebrazioni per il settimo anniversario dell’indipendenza.

  • Share
LOGO FEDERNUOTO KOSOVO

Il 17 febbraio, giorno che ha marcato il settimo anniversario dell’ auto proclamazione di indipendenza del Kosovo dalla Serbia, c’è stato l’annuncio che il Bureau della FINA ha accettato la richiesta di affiliazione avanzata dalla federazione nuoto kosovara. Il Kosovo è ora il 208° paese affiliato alla FINA, il 52° europeo. Degli altri 156 paesi membri 44 sono in Africa, 44 nelle Americhe, 44 in Asia e 16 in Oceania.

Qualche mese fa analoga decisione era stata presa dal Comitato Internazionale Olimpico (CIO). Il Bureau della FINA aveva dichiarato che “non avrebbe tollerato alcuna motivazione politica che impedisca la partecipazione agli eventi FINA”.

Dunque, il Kosovo potrà partecipare all’edizione inaugurale dei Giochi Europei, in programma a Baku, capitale dell’Azerbajan, il prossimo giugno, e ai Campionati del Mondo di Kazan, con mal di pancia della Russia che era contraria all’indipendenza del Kosovo. I nuotatori kosovari potranno anche cercare di qualificarsi per le Olimpiadi di Rio del prossimo anno.

Il presidente del Comitato Olimpico del Kosovo, Besim Hasani, e con lui i nuotatori kosovari. Hasani spera che il riconoscimento da parte della FINA possa propiziare la costruzione di una piscina olimpica a Pristina, la capitale. Al momento la piscina di dimensioni olimpiche più vicina si trova a cinque ore di distanza, in Macedonia.

RITA ZEQUIRI KOS
La miglior nuotatrice del Kosovo è Rita Zeqiri (nelle foto, sopra e sotto). Ad Al Jazeera ha dichiarato di essersi allenata nelle piccole piscine degli hotel finché il padre non le ha costruito una vasca da 25 metri nel giardino di casa.

RITA ZEQUIRI KOS

Sinora sono 15 le federazioni internazionali che hanno riconosciuto il Kosovo. Fra esse mancano alcune fra le più importanti: quelle del calcio, dell’atletica, del tennis, del basket e della pallavolo.

Dunque, se i kosovari festeggiano i serbi, che hanno sempre considerato il Kosovo come parte integrante della loro patria, masticano amaro. Si ricorderà che ai Campionati Europei in vasca corta del 2008, ad Eindhoven, il grande nuotatore serbo Milorad Cavic salì sul podio per mettere al collo una medaglia d’oro indossando una T-shirt che, in cirillico, affermava l’appartenenza del Kosovo alla Serbia (vedi foto sotto, di Getty Images). Per questo Cavic fu squalificato.

MILORAD CAVIC SRB 

Vale la pena di ricordare quanto segue: “Il Kosovo o Cossovo è uno Stato parzialmente riconosciuto dell'Europa sud-orientale, autoproclamatosi indipendente dalla Serbia il 17 febbraio 2008 ma non riconosciuto da 83 Paesi dell'ONU. Al 2014, infatti, 110 Stati membri dell'ONU (tra cui tre membri permanenti del suo consiglio di sicurezzaStati UnitiFrancia e Regno Unito, e altri 21 Paesi su 28 dell'Unione europea oltre agli ultimi due citati) hanno garantito il loro riconoscimento, mentre 51 degli altri 83, tra cui altri due membri del consiglio di sicurezza, Cina e Russia, e cinque Paesi dell'Unione europea, si sono dichiarati contrari al riconoscimento. La Serbia considera il Kosovo come propria provincia autonoma, alla pari della Voivodina nel nord” . (Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Kosovo )

Vale anche la pena di riportare una notizia di oggi che conferma come i rapporti tra serbi e kosovari siano tutt’altro che idilliaci: (ANSA) - BELGRADO/PRISTINA, 20 FEB – “Sconosciuti hanno profanato due cimiteri cristiani serbi in Kosovo, episodi che sono stati duramente condannati dalle autorità di Belgrado. I vandali hanno distrutto numerose tombe con i simboli ortodossi presso Obilic e Gnjilane. L'ufficio governativo serbo per il Kosovo, in un duro comunicato di protesta, ha chiesto alle autorità albanofone di Pristina e agli organismi internazionali di impegnarsi per individuare e punire chi istiga all'odio e chi minaccia la minoranza serba”.

SERBIA KOSOVO RELIGION SERBIAN PATRIARCH

E vale pure la pena di chiedersi: perché, in gran parte, la Comunità internazionale ha garantito, e garantisce, tanto sostegno al Kosovo e manifesta tanta ostilità verso chi, altrove, in situazioni analoghe, chiede l’indipendenza?

Leggi anche...