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Camillo Cametti at Large

Round Up – Giro del Mondo

Fermento planetario: Ledecky, Boyle, Pellegrini, Sun…

A Mesa, Sydney, Auckland, Riccione, Bayou, Londra, Mosca, Rio de Janeiro, Durban, Berlino, Limoges, Barcellona, Copenhagen, Eindhoven…il mondo si prepara per i Mondiali di Kazan.

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lauren Boyle NZL

Nei mesi di marzo e aprile i migliori nuotatori di tutto il mondo hanno scoperto o stanno scoprendo le loro carte ai rispettivi campionati nazionali o, per quanto riguarda gli americani, al meeting di Mesa (tappa del Grand Prix Arena/USA), tutte manifestazioni rigorosamente in vasca da 50 metri.

Dei campionati spagnoli, francesi, olandesi, danesi, brasiliani, australiani, cinesi e giapponesi ci siamo già occupati, in maniera completa o parziale. Dei campionati italiani ci stiamo occupando puntualmente, giorno per giorno.  Degli altri ci occuperemo sinteticamente, in maniera forse un po’ frammentaria, privilegiando le prestazioni di maggior rilievo.

Cominciamo dagli Assoluti di Riccione, soltanto per aggiungere qualche considerazione ai report di Luca De Matteis tempestivamente pubblicati in altra parte di questo giornale.

La gara clou della terza giornata sono stati i 200m dorso maschili, vinti da Luca Mencarini (20 anni) in 1:57.45, personale per 27 centesimi e 8° tempo mondiale dell’anno. Il nuotatore dell’Aniene e delle Fiamme Oro nelle ultime bracciate ha sopravanzato  il compagno di squadra Christopher Ciccarese, secondo in 1:58.63. Per lui, che detiene la miglior prestazione italiana in tessuto con 1:57.21 (il record italiano è di Damiano Lestingi, con 1:56.91, dal 2009, con costume gommato), questa sconfitta è dura da digerire. In progresso anche su questa distanza Simone Sabbioni, medaglia di bonzo con il personale di 1:58.78.

Questa mattina Federica Pellegrini (nella foto sotto, di Andrea Masini/Deepbluemedia.eu, in azione a Riccione) ha realizzato il tempo più veloce delle batterie dei 200m stile libero, 1:56.51, 4° tempo mondiale dell’anno: tanto le è bastato per dichiararsi soddisfatta e annunciare che avrebbe rinunciato a disputare la finale di questa sera. Fede aveva fatto la stessa cosa nei 200m dorso: miglior tempo delle batterie e rinuncia alla finale. Due gare al top al mattino, due rinunce alle finali del pomeriggio: non ricordiamo precedenti di questo tipo fra i nuotatori di alto livello.

federica pellegrini

Ieri, a Mesa, Skyline Aquatic Center, tappa del circuito Arena/USA Pro Swim Series, dopo aver realizzato il miglior tempo delle batterie, Michael Phelps (foto sotto, in azione ieri) ha vinto facilmente anche la finale in 52.38, un tempo per lui modesto ma sufficiente per battere avversari di rango, come Ryan Lochte, secondo in 53.11, e Tom Shields terzo in 53.18.

Katie Ledecky ha vinto la sua seconda gara, i 200m stile libero, in 1:56.79 (aveva fatto meglio in gennaio, ad Austin, con 1:56.16).

michael phelps

Sempre ieri, a Baoji, si è consumata l’ultima giornata dei Campionati Cinesi. Yang Sun, 23 anni compiuti l’1 dicembre, (foto sotto, in azione) ha fatto poker: dopo avere vinto nelle giornate precedenti 200, 400 e 800 metri stile libero, con tempi egregi, il controverso fuoriclasse si è aggiudicato anche i 1500, tuttavia con un tempo per lui normale, 15:00.73 (6° crono dell’anno, 20 centesimi meglio di Gabriele Detti e oltre 2 secondi meno veloce di Gregorio Paltrinieri, 3° crono con 14:58.49). Sun sarà, dunque, a Kazan per difendere i tre titoli vinti a Barcellona 2013 (400, 800 e 1500), ma ora sulla distanza più lunga, anche alla luce da quanto fatto in Australia da Mack Horton (miglior crono 2015 con 14:44.09), e di quello che saprà fare Paltrinieri, non sembra più imbattibile.

yang sun chn

La miglior performance dell’ultima giornata è stata di Chaosheng Huang che ha vinto i 400m misti maschili in 4:12.89, di stretta misura su Zhixian Yang, 4:13.19. Li rivedremo entrambi a Kazan. I loro tempi sono il 3° e il 4° 2015. Il ranking è capeggiato dai giapponesi Kosuke Hagino e Daiya Seto, 1° e 2° ai Campionati Giapponesi rispettivamente in 4:08.54 e 4:10.97. Il crono di Yang è inferiore soltanto di un centesimo a quello di Federico Turrini che a Riccione ha vinto il titolo in 4:13.20, 5° crono mondiale stagionale (1° nuotatore non asiatico).

Nei 400m misti femminili facile vittoria della campionessa olimpica Shiwen Ye, 19 anni compiuti l’1 marzo, in 4:36.58 (12° crono personale, più lento di quando aveva 14 anni, e soltanto 4° crono stagionale).

Pure ieri, 16 aprile, si è disputata ad Auckland la terza delle quattro giornate dei Campionati nazionali della Nuova Zelanda. Il risultato di maggior spicco è l’8:23.57 con cui Lauren Boyle, 27 anni (in copertina), ha mantenuto il titolo degli 800m stile libero, completando lo stesso poker di Yang Sun a Baoji; infatti, nelle giornate precedenti la Boyle aveva vinto anche 200, 400 (4:03.88, 3° crono 2015) e 1500m stile libero (16:06.72, 2° crono 2015). Nel 2013 la Boyle aveva vinto tre medaglie di bronzo ai Mondiali di Barcellona - 400, 800 e 1500. Stando ai ranking mondiali stagionali la Boyle potrebbe salire sul podio mondiale in tutte e tre le specialità anche a Kazan. L’anno scorso la nuotatrice si allenava in Spagna sotto la guida del coach franco-spagnolo Fred Vergnoux, con Mireia Belmonte (come, recentemente, ha fatto anche Alice Mizzau).  

L’altro ieri, 15 aprile, ai Campionati Sudafricani di Durban, Chad Le Clos, 23 anni, è stato imprevedibilmente sconfitto sui 200m stile libero dal più giovane Myles Brown, 22 anni, suo compagno di squadra e di allenamenti: 1:47.44 e 1:47.89 i loro tempi. Brown, che ha realizzato il suo personale, ha sempre nuotato in testa. Le Clos, il cui miglior tempo sulla distanza è di 1:47.20 e risale al 2012, ha nuotato più velocemente del rivale soltanto l’ultima vasca.

Nella giornata precedente Brown aveva vinto i 400m stile libero in 3:46.08, record sudafricano e 7° tempo mondiale dell’anno.

Da segnalare, nei 50m rana maschili, la vittoria del campione del mondo Cameron Van Der Burgh in 27.21 (4 centesimi sopra il 27.17 nuotato due settimane prima alla Swim Cup di Eindhoven) sul compagno di squadra e di allenamenti, nonché di podio ai Mondiali 2013, Giulio Zorzi, 27.59.

 

 

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