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Singapore, Lunedì 31 Agosto 2015 – Il bilancio 5i Campionati del Mondo JR (50m)

Nomen omen, Viktoria super star

Come a Kazan, copertina dei Campionati a una donna: l’ucraina di cittadinanza turca Viktoria Gunes, con 4 medaglie d’oro – 50, 100 e 200 rana (con un tempo migliore di quello della vincitrice di Kazan) e 200 misti – è la miglior nuotatrice dei Campionati. Fra i maschi la Fina premia l’americano Michael Andrew (5 medaglie), ma la scelta è controversa. Italia quinta fra le Nazioni, ottava nel medagliere. Migliorati 17 record del mondo juniores e 38 record dei campionati.

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viktoria gunes tur

La quinta edizione dei Campionati del Mondo Juniores FINA, svoltasi a Singapore nel complesso sportivo denominato Sports Hub complex, ha prodotto risultati di alto livello, coronati da 17 primati del mondo juniores (di cui 4 nei 50m dorso femminili) e 38 record dei campionati.

Con questa edizione la manifestazione, svoltasi su sei giornate, dal 25 al 30 agosto, è decollata, grazie alle performance dei migliori giovani provenienti da ogni parte del mondo, e all’impegno profuso dalle maggiori nazioni natatorie per primeggiare. Hanno preso parte ai Campionati 680 atleti in rappresentanza di 87 nazioni.

Degli accadimenti di ciascuna giornata abbiamo dato puntualmente conto in altra parte del giornale, con i report di Luca De Matteis. Qui proponiamo un bilancio sintetico della manifestazione.

 

Record Mondiali Juniores a Singapore (in ordine cronologico)

100m Rana Uomini: Anton CHUPKOV (RUS) 1:00.12 (In 7a Batteria), 25 Agosto

100m Dorso Donne: Minna ATHERTON (AUS) 59.83 (In 6a Batteria), 25 Agosto

400m Misti Donne: Rosie RUDIN (GBR) 4:39.01, 25 Agosto

4x200m Stile Libero Donne: AUSTRALIA 7:56.68, 25 Agosto

100m Dorso Donne: Minna ATHERTON (AUS) 59.58, 26 Agosto

4 X 100m Mista Mixed: RUSSIA 3:45.85, 26 Agosto

4 X 100m Stile Libero Mixed: CANADA 3:27.71, 27 Agosto

50m Dorso Donne: Gabrielle FA'AMAUSILI (NZL) 28.09  (In 6a Batteria); Minna ATHERTON (AUS) 28.00 (In 7a Batteria) E 27.92 (Nella 2a Semifinale), 28 Agosto; Gabrielle FA'AMAUSILI (NZL) 27.81 (In Finale), 29 Agosto

200m Misti Donne: Viktoria Zeynep GUNES (TUR) 2:11.03, 28 Agosto

4x200m Stile Libero Uomini: STATI UNITI 7:13.76, 28 Agosto

4x100m Stile Libero Donne: AUSTRALIA 3:39.87, 29 Agosto

200m Rana Donne: Viktoria Zeynep GUNES (TUR) 2:19.64, 30 Agosto

4x100m Mista Uomini: RUSSIA 3:36.44, 30 Agosto

4x100m Mista Donne: RUSSIA 4:01.05, 30 Agosto

 

Diciamo subito che i probabili protagonisti maschili della rassegna (vedi nostro articolo del 25 agosto) hanno risposto alle attese.

Tuttavia, la copertina spetta a Viktoria Gunes (foto sopra e sotto), la nuotatrice ucraina diventata turca – per motivi politici, sembra – poco più di un anno fa. La Gunes ha realizzato un poker d’oro vincendo le tre le gare di rana e i 200 misti: i 50 rana in 30.78, i 100 in 1:06.77, i 200 in 2:19.64 e i 200 misti in 2:11.03. Entrambi i tempi sui 200 metri rappresentano i nuovi record del mondo juniores.

Il tempo di 2:19.64 con cui si è imposta nei 200m rana è più veloce di quello dell’omologa vincitrice ai Campionati “assoluti” di Kazan. A fine Campionati la Gunes ha ricevuto dalla FINA il Trofeo come migliore nuotatrice, con 24 punti (5 punti a medaglia d’oro, 2 punti per ciascun record mondiale). Al secondo posto la dorsista australiana Minna Atherton, con 21 punti.

VIKTORIA GUNES TUR

Il Trofeo per il migliore nuotatore maschio è stato assegnato al versatile sedicenne americano Michael Andrew (nella foto sotto con Viktoria Gunes), 5 medaglie: oro nei 50 dorso (25.13), argento nei 50 stile libero (22.36) e 50 farfalla (23.84), e vincitore di altre due medaglie con le staffette, d’argento con la 4x100 mista e di bronzo con la 4x100 mista mixed. Michael Andrew - che qualcuno, giocando d’azzardo, “vede” come il nuovo Michael Phelps - ha probabilmente messo in bocca bocconi più grossi di quelli che poi sarebbe riuscito masticare. Nonostante le cinque medaglie, il suo bottino è da considerarsi deludente se comparato alle previsioni della vigilia, soprattutto in termini di vittorie. Andrew ha gareggiato in 8 eventi individuali, entrando in finale in 7 di essi. Inoltre ha partecipato a tre staffette: in tutto, nell’arco delle sei giornate, ha gareggiato 25 volte, un vero stakanovista! Se n’è tornato a casa con 5 medaglie e 2 quarti posti. Tanto lavoro non poteva non lasciare segni di stanchezza, al punto che sui 200 misti, dopo avere realizzato il miglior tempo di qualificazione, è giunto appena 7° in finale; meno bene nei 50 rana, nell’ultima giornata, ultimo in finale.

VIKTORIA GUNES_MICHAEL ANDREWS

Com’era già accaduto al cinese Yang Sun a Kazan, anche la sua proclamazione come migliore nuotatore (maschio) dei campionati e la contestuale premiazione con il Trofeo FINA, non ha trovato tutti d’accordo. C’è chi gli avrebbe preferito il russo Anton Chupkov (RUS, foto sotto), anch’egli, autore di un poker d’oro avendo vinto 100 e 200m rana e le staffette miste, quella maschile e quella mixed, o l’australiano Kyle Chalmers, vincitore di 7 medaglie, più di tutti: 3 ori, 3 argenti e 1 bronzo (di queste, tuttavia, ben 5 con le staffette e soltanto due nelle gare individuali).

ANTON CHUPKOV RUS

La proclamazione dei migliori nuotatori dei Campionati, come a Kazan e secondo le regole della FINA, è stata fatta sulla base dei punti accumulati da ciascun nuotatore tenendo conto delle medaglie vinte e degli eventuali bonus per i record del mondo realizzati. Viktoria Gunes ha totalizzato 24 punti, Minna Atherton 21. Più bassi i punteggi dei maschi: Michael Andrew ne ha messi assieme 13, Anton Chupkov 12.

Davvero stupefacente Viktoria Gunes, irresistibile nei 200m rana e nei 200m misti, gare che ha vinto realizzando i record del mondo juniores. La Gunes si è imposta anche nei 50 e 100m rana, così mettendo al collo 4 medaglie d’oro su quattro gare disputate.

Incredibile il suo miglioramento nei 200 rana: il suo tempo vincente, 2:19.64, è di circa 3 secondi inferiore al precedente record del mondo juniores da lei stessa detenuto, e di circa 1 secondo e mezzo inferiore al 2:21.15 con cui a Kazan la giapponese Kanako Watanabe vinse la medaglia  d’oro. Il crono della Gunes dista soltanto 53 centesimi dal primato mondiale della specialità, che appartiene alla danese Rikke Moller Pedersen con 2:19.11. E’ anche il quarto crono di sempre, e l’unico sotto i 2:20 quest’anno.

Il crono della Gunes sui 200m rana è la migliore prestazione dei Campionati: il suo crono vale 988 punti FINA; nessuno ha fatto meglio di lei. Appaiati al secondo posto, con 928 punti, Anton Chupkov, primo fra i maschi, e Minna Atherton, ottenuti rispettivamente nei 200m rana e 100m dorso (gara in cui l’australiana ha realizzato il record mondiale juniores).

Infine, questo crono e la sua giovane età, fanno di lei una legittima pretendente alla medaglia d’oro olimpica dei 200m rana il prossimo anno a Rio.

In batteria la Gunes ha nuotato anche nella staffetta 4x100m stile libero mixed e nella 4x100m mista, per un totale di 12 gare.

Dopo la Gunes, è stata proprio la Atherton a fare sensazione. La quindicenne dorsista australiana a Singapore è stata autrice di progressi clamorosi, e poiché ha come compagna di allenamento, al Brisbane Grammar club, un’altra grande dorsista, Emily Seebohm, sugli scudi a Kazan, è impensabile non pensare ad altri rapidi, futuri, progressi.

Protagoniste anche la canadese Taylor Ruck e la giapponese Rikako Ikee. La Ruck, che si allena in Arizona da un paio di stagioni, ha vinto con autorevolezza 100 e 200 metri stile libero – una cliente in più per Federica Pellegrini alle Olimpiadi del prossimo anno – e ha messo al collo la medaglia di bronzo nei 200m dorso. La Ikee ha vinto i suoi primi titoli internazionali nei 50 e 100m farfalla, entrambi con il record dei campionati, e l’argento nei 50m stile libero.

Sia la Ruck sia la Ikee, e pure la Atherthon, potranno gareggiare ai Mondiali Juniores anche nel 2017.

Negli 800m stile libero femminili anche la medaglia d’oro e la medaglia d’argento - rispettivamente l’americana Sierra Schmidt e la nostra Simona Quadarella - hanno nuotato a livello di finale mondiale assoluta.

Lo stesso si potrebbe dire dell’aborigena neozelandese Gabrielle Fa’amausili che però si è imposta nei 50m dorso, un evento non olimpico.

In prospettiva Rio, fra i maschi spiccano soprattutto le imprese di Anton Chupkov, Kyle Chalmers e Maxime Rooney.

Il ranista russo Anton Chupkov, sembra poter progredire nella sua crescita e poter nuotare sia i 100 che i 200 metri (a Singapore vinti rispettivamente in 1:00.19 e 2.10.19) ai livelli, altissimi per la verità, dei medagliati di Kazan: Adam Peaty (GBR), Cameron Van Der Burgh (RSA) e Marco Koch (GER).

Kyle Chalmers (foto sotto), protagonista di tutte le staffette, ha messo in mostra un potenziale notevole vincendo i 100m stile libero individuali in 48.47 (23.56, 24.91). Il tempo del diciassettenne australiano non è soltanto il nuovo record dei campionati ma anche il nuovo record australiano Age Group, migliore di 11 centesimi rispetto al precedente che Cameron McEvoy aveva stabilito nel 2012. Il record mondiale juniores appartiene al brasiliano Matheus Santana con 48.25 (dal 2014).

Nella finale di Singapore, Chalmers è stato l’unico a compiere la seconda vasca in meno di 25 secondi. Da notare che ai 50 metri aveva virato per primo il romeno Robert Glinta, in 23.54 (2 centesimi meno di Chalmers); questi, poi, aveva ceduto, ha compiuto la seconda vasca in 26.33, finendo settimo.

KYLIE CHALMERS AUS

Chalmers è uno sprinter puro e ha vinto 5 delle sue 7 medaglie nuotando i 100 stile libero: l’oro nella gara individuale e nella staffetta 4x100 stile libero; gli argenti nelle staffette Mixed 4x100 stile libero e mista e il bronzo nella 4x100 mista -; il terzo oro l’ha vinto nei 50 stile libero e il terzo argento con la staffetta 4x200 stile libero.

Chalmers sarà sicuramente protagonista a Rio come staffettista, mentre nelle gare individuali dovrà superare la concorrenza interna dei grandi Cameron McEvoy e James Magnussen.

L’americano Maxime Rooney, autorevole vincitore dei 200m stile libero a Singapore con 1:47.78, rispetto ai coetanei di altre nazioni farà più fatica a conquistare la qualificazione per le Olimpiadi; infatti, negli Stati Uniti, la concorrenza è più dura e le selezioni olimpiche spietate. Un pensierino per la staffetta 4x200m stile libero, tuttavia, può farcelo.

 

I Multi Medagliati

Per numero di medaglie capeggia il medagliere individuale l’australiano Kyle Chalmers con 7 medaglie, di cui 3 d’oro. Lo seguono, con 6 medaglie ciascuna, la citata Minna Atherton (AUS), Gemma Cooney (AUS), Taylor Ruck (CAN), Mariia Kameneva (RUS), Penny Oleksiak (CAN) e Arina Openysheva (RUS).

Per qualità di medaglie le prime posizioni del medagliere femminile e maschile sono le seguenti:

Donne.Viktoria Gunes (TUR) 4 ori individuali (anche 2 record mondiali juniors -RMJR); Minna Atherton (AUS) 6 medaglie: 2 ori, 1 argento (1 RMJR); 1 oro, 2 argenti con le staffette (1 RMJR); Taylor Ruck (CAN) 6 medaglie: individuali 2 ori, 1 bronzo; staffette: 1 oro, 1 argento, 1 bronzo, (RMJR); Rikako Ikee (JPN) 4 medaglie: individuali 2 ori, 1 argento, (3 rec. Camp.); 1 bronzo in staffetta; Sierra Schmidt (USA) 3 medaglie individuali: 2 ori e 1 argento (1 rec. Camp.).

Uomini. Anton Chupkov (RUS) 4 medaglie d’oro: 2 individuali (1 RMJR) e 2 in staffetta (1 RMJR); Kyle Chalmers (AUS) 7 medaglie: 2 ori individuali (1 rec. Camp.); 1 oro, 3 argenti, 1 bronzo con le staffette; Daniil Pakhomov (RUS) 5 medaglie: 3 individuali – 1 oro, 1 argento, 1 bronzo; 2 ori con le staffette (2 RMJR); Maxime Rooney (USA) 5 medaglie: 1 oro e 1 argento individuali; 1 oro e 2 argenti con le staffette; Grant Shoults (USA) 3 medaglie: 1 oro e 1 argento individuali; 1 oro in staffetta: Shoults ha vinto i 400m stile libero in 3:48.91, un crono che vale…punti FINA, più di qualsiasi altro maschio.

Anche 2 italiani fra i multi medagliati: Simona Quadarella, oro nei 1500m stile libero (con record dei campionati) e argento negli 800 metri; Giovanni Izzo, bronzo nei 50m stile libero e nella staffetta 4x100m stile libero.

 

Le Medaglie dell’Italia

Per i colori azzurri sono saliti sul podio:

  • Simona Quadarella, oro nei 1500m stile libero 16:05.61, record dei Campionati (29 agosto); argento negli 800m stile libero con 8:29.79 (26 agosto);
  • Nicolò Martinenghi, argento nei 50 rana in 28.03 (30 agosto);
  • Linda Caponi, bronzo nei 400m stile libero in 4:07.73 (28 agosto 2015);
  • Giovanni Izzo, bronzo nei 50m stile libero in 22.55 (28 agosto)
  • La staffetta 4x100m stile libero maschile (Alessandro Bori 50.11, Giovanni Izzo 49.54, Ivano Vendrame 49.87, Alessandro Miressi 49.06), bronzo in 3:18.58 (25 agosto).

 

Il Medagliere per Nazioni

 

Con 6 medaglie - 1 oro, 2 argenti e 3 bronzi - l’Italia è ottava nel Medagliere per Nazioni, dove figurano 20 nazioni.

Il medagliere privilegia la qualità delle medaglie, dunque prevale il numero delle medaglie d’oro su quello complessivo.

Per questo motivo, al primo posto con 19 medaglie – 3a per numero complessivo di medaglie vinte - c’è l’Australia, con 9 ori, 7 argenti e 3 bronzi. Seguono: Russia 21 medaglie (7, 4, 10); Stati Uniti 26 (6, 13, 7); Turchia 4 (le 4 medaglie d’oro della Gunes); Canada 12 (3, 6, 3); Giappone 6 (3, 1, 2); Cina 5 (2, 2, 1); ITALIA 6 (1, 2, 3); Brasile 4 (1, 2, 1); Gran Bretagna 7 (1, 1, 5); Spagna 5 (1, 1, 3), e altre 9 nazioni.

Come a Dubai 2013, l’Australia ha capeggiato il Medagliere per Nazioni con 19 medaglie: 9 d’oro, 7 d’argento e 3 di bronzo. Alle sue spalle Stati Uniti e Russia, rispettivamente con 7 e 6 ori ciascuna.

 

Il Trofeo dei Campionati

 

L’ottima prestazione collettiva della squadra italiana è bene espressa dal 5° posto conquistato nel Trofeo dei Campionati, con 400 punti. Davanti all’Italia vi sono soltanto quattro nazioni: gli Stati Uniti (973), la Russia (755), l’Australia (699) e il Canada (500). Dietro all’Italia vi sono Giappone (386), Cina (328), Brasile (301), Gran Bretagna (291), Spagna (234), e altre 31 nazioni.

Rispetto a Kazan, Australia e Stati Uniti si sono scambiate le prime due posizioni mentre la Russia ha compiuto un formidabile balzo in avanti.

I risultati di Singapore, dove abbiamo visto all’opera i migliori rappresentanti della futura generazione di stelle del nuoto, assicurano alle due maggiori potenze natatorie la continuità nella loro supremazia globale, e alla Russia la speranza di poter tornare presto nel novero delle migliori.

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