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Il Blog di Gianfranco Saini

Londra, 3 agosto–30a Olimpiade/7°Giorno–Cronaca Finali e SF

Sorprese a non finire!

Un’altra quindicenne alla ribalta: negli 800m stile libero l’americana Ledecky sbaraglia il campo. I 50 stile libero uomini vanno a Laurent Manaudou (Cielo soltanto terzo). Un’altra teenager americana, Melissa Franklin, 17 anni, vince i 200 dorso con record del mondo.

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Anche la settima giornata di gare ha visto la realizzazione di un primato del mondo, il 7° di questi Giochi Olimpici, il 5° realizzato da una nuotatrice. Melissa FRANKLIN ha demolito il primato del mondo dei 200 dorso di Kirsty COVENTRY portandolo a 2:04.06. È anche la giornata in cui Michael PHELPS  completa un’altra striscia di tre consecutivi ori olimpici nella finale dei 100 farfalla, che sembra essere la sua ultima gara individuale alle Olimpiadi. Egli intasca contemporaneamente la ventunesima medaglia olimpica in quattro partecipazioni ai Giochi.

È però anche la giornata delle grandi sorprese, ma così grandi da sfidare l’immaginazione più sfrenata. Nei 50 stile libero maschili il campione olimpico e mondiale nonché primatista del mondo, il brasiliano Cesar CIELO, è battuto dopo una serie ininterrotta di successi; arriva addirittura terzo. L’oro non è neppure vinto da uno degli altre tre favoriti,  il connazionale Bruno FRATUS e gli statunitensi Cullen JONES ed Anthony ERVIN. Il titolo va ad un “outsider”, il francese Florent MANAUDOU, fratello della mitica Laure, portando il 4° oro alla Francia. Quello di due fratelli campioni olimpici nella stessa disciplina sportiva è, almeno per il nuoto, un caso storicamente senza precedenti. In passato i leggendari fratelli australiani John ed Ilse KONRADS sfiorarono tale impresa, perché il primo conquistò in carriera diversi record mondiali (uno nei 200, due nei 400, tre negli 800 e infine ancora due nei 1500) e poi vinse il titolo olimpico dei 1500 a Roma nel 1960. Pure la sorella entrò negli albi d’oro dei primati del mondo del mezzofondo, per quattro volte negli 800 e una nei 400: in questa gara proprio nell’anno delle Olimpiadi romane, senza però conquistare medaglie olimpiche.

Ma le sorprese non sono tutte qui. Oggi anche il più  prudente degli scommettitori poteva rischiare la casa di fronte all’offerta di una buona quota sulla vittoria olimpica di una delle due tra Rebecca ADLINGTON e Lotte FRIIS negli 800 femminili. La gara è stata invece dominata dalla quindicenne statunitense Kathleen LEDECKY, cinquantacinquesima al mondo nel 2011 con 8:36.05 e sessantunesima nei 400 stile libero con 4:10.39. La neocampionessa olimpica, vittoriosa con il nuovo primato americano di 8:14.63, seconda prestazione mondiale all time, ha così completato un progresso su base annua di oltre ventuno secondi negli 800! Lo ha fatto nuotando i secondi 400 in 4:10.29, cioè più velocemente del suo record del 2011, pur partendo dall’acqua e dopo essere transitata ai 400 in 4:04.34 (!), tempo rilevato al contatto dei piedi in virata, quando nei Trials di Omaha aveva nuotato, con arrivo alla mano, il proprio personale di 4:05.00, restando esclusa dalla qualificazione olimpica. Evidentemente poi deve aver trovato la condizione. Meno male che non è cinese, così non dobbiamo far altro che applaudire al nuovo miracolo a stelle e strisce, invece di sentire i soliti lai e sospetti che scattano quando sono gli altri che compiono imprese al limite dell’umano conosciuto.

FINALI

50 STILE LIBERO UOMINI

Per ottenere la qualificazione alla finale è stato necessario nuotare al livello mostruoso di 21.88. Mentre tutti si aspettano lo scontro, che dovrebbe blindare il podio, tra statunitensi e brasiliani, con Cesar CIELO favorito, ecco esplodere imprevisto il talento di Florent MANOUDOU: uno specialista puro della distanza il cui ingresso nella squadra francese al posto di Frederick BOSQUETS  e Alain BERNARD era stato salutato certamente con soddisfazione dagli sprinter degli altri Paesi. Invece il giovane Florent ha trovato modo di stampare in faccia ai rivali un progresso di 46/100 di secondo, dominando con una progressione irresistibile negli ultimi quindici metri gli avversari in 21.34, miglior crono mondiale dell’anno e nono di sempre, ma il solo nella top ten di ogni epoca ad essere stato realizzato con costume completamente tessile. Cullen JONES ha preso il sopravvento anche su CIELO con la sua straordinaria partenza e ha concluso al secondo posto nel personale di 21.54, con l’ex campione olimpico terzo in 21.59 davanti all’altro brasiliano Bruno Fratus (21.61) e all’olimpionico di Sydney Anthony Ervin (21.63).

200 DORSO DONNE

Melissa FRANKLIN conferma finalmente il pronostico (è questa è una notizia) e conquista l’oro ed il record del mondo dei 200 dorso. La diciassettenne statunitense, campionessa del mondo in carica,  non frappone indugi e non cerca la distribuzione ottimale. Domina la gara da un capo all’altro con passaggi di 29.53,1:00.50 (30.97),1:32.16 (31.66), 2:04.06 (31.96). Il precedente primato era stato stabilito nella finale dei Mondiali di Roma da Kirsty COVENTRY, oggi sesta in 2:08.18, con il tempo di 2:04.81. La FRANKLIN è finora la sola nuotatrice con Michael PHELPS ad essersi aggiudicata due titoli olimpici individuali. La sua connazionale Elisabeth BEISEL non riesce a ripetere il 2:06.18 nuotato in semifinale ed è terza in 2:06.55, lasciando l’argento ad Anastasia ZUEVA, che nuota in 2:05.92, secondo miglior tempo mondiale della stagione. La russa, particolare curioso, era stata seconda dietro alla COVENTRY anche quando venne realizzato il precedente primato del mondo.     

100 FARFALLA UOMINI

Michael PHELPS, anche lui sente la tensione. Ieri aveva dominato le semifinali in 50.86, con passaggio in 24.22 e con ritorno irresistibile in 26.64, nonostante l’incrocio con la finale dei 200 misti, che un qualcosa dovrebbe avergli tolto in termini di prestazione 100 farfalla. Oggi non ha prima altre finali, ma non va oltre un ben più modesto 51.21, dopo essere passato in 24.35. Rischia quindi grosso, perché Chad LE CLOS (RSA) e Evgeny KOROTYSHKIN  (RUS), allievo di Andrea Di Nino, piombano contemporaneamente sulla piastra d’arrivo in 51.44, vicini in modo imprevedibile al fuoriclasse statunitense. È la ventunesima medaglia olimpica di PHELPS, la terza consecutiva nei 100 farfalla.

E’ l’unico ad essere riuscito  a realizzare questo tipo di striscia in due distanze, dato che ieri era aveva completato un’impresa analoga nei 200 misti.

A livello individuale il suo palmares ai Giochi è di 13 medaglie, 11 delle quali d’oro. 

 

Le 13 medaglie olimpiche individuali di Phelps:

200 stile libero: un oro (2008), un bronzo (2004)

100 farfalla: tre ori (2004-08-12)

200 farfalla: due ori (2004-08), un argento (2012)

200 misti: tre ori (2004-08-12)

400 misti: due ori (2004-08)

 

800 STILE LIBERO DONNE

In questa gara si pensava che nulla potesse frapporsi nel duello tra la campionessa olimpica e mondiale in carica, la britannica Rebecca ADLINGTON e la campionessa del mondo nel 2009 la danese Lotte FRIIS. Avevamo accennato alle potenzialità di Kathleen LEDECKY, autrice della seconda miglior prestazione stagionale con 8:19.78 nei Trials di Omaha, ma che la quindicenne statunitense potesse far saltare il banco con un assalto all’arma bianca non appariva credibile, potendosi al massimo immaginare che fosse in grado di approfittare della bagarre tra le due e di un loro eventuale fuori giri. Invece questa nuotatrice dal talento mostruoso, destinata probabilmente ad esser la mezzofondista dominante dei prossimi due o tre cicli olimpici, ha fatto tutto da sola. Ha preso il comando come una furia, spezzando le regole conclamate con cui era stato costruito il successo su queste distanze in tutte le grandi gare del mezzofondo mondiale dell’ultimo quadriennio. Al secondo posto, proprio approfittando del crollo di ADLINGTON e FRIIS nel duello con la statunitense si piazza la spagnola Mireia BELMONTE GARCIA, che bissa l’argento dei 200 farfalla di ieri, nuotando in 8:18.76. Terza la ADLINGTON in 8.20.32, mentre la FRIIS è soltanto quinta in 8:23.86, preceduta anche dalla neozelandese Lauren BOYLE (8.22.72).  

I passaggi della LEDECKY vasca per vasca:

28.39-58.81 (30.42)-1.29.01 (30.20)-1:59.95 (30.9)-2:30.82 (30.87) –3:02.10 (31.28-3.33.22 (30.92) - 4:04.34 (31.329- 4.35.55 (31.21) - 5.07.11 831.56 – 5.38.39 (21.289 6.10.02 (31.63) – 6:41.38 (31.36 – 7.12.82 – (31.43 ) – 7:44.13 (31.32) – 7:14.63 (30.50).

Le nuotatrici statunitensi avevano conquistato l’oro su questa distanza per altre cinque volte, l’ultima delle quali nel 2000 con Brooke BENNETT. La LEDECKY ha fatto cadere il primato americano di Janet EVANS, stabilito a Tokio il 20 agosto del 1989 con 8.16.22. Questo tempo restò primato del mondo per quasi diciannove anni, fino ai Giochi Olimpici di Pechino e fu battuto il 16 agosto 2008 proprio da Rebecca ADLINGTON con 8:14.10, l’attuale record del mondo. Il tempo della EVANS, realizzato quasi ventitre anni or sono, è tuttora il quarto di ogni epoca sulla distanza. Grazie ai crono odierni di LADECKY e BELMONTE, è uscita dalla top ten delle migliori specialiste di ogni epoca degli 800 stile libero la tedesca delle DDR Anke MOHRING, che nel 1987 realizzò durante i Campionati Europei di  Strasburgo l’allora record del mondo di 8:19.53.

SEMIFINALI

50 STILE LIBERO DONNE

L’olandese Ranomi KROMOWIDJOJO emerge dalle semifinali con il tempo di 24.07, miglior prestazione mondiale stagionale, in progresso di 3/100 di secondo rispetto al 24.10 con cui guidava le graduatorie del 2012. L’ultimo tempo utile per accedere alla finale è 24.71 ed è firmato dalla campionessa del mondo in carica della distanza Therese ALSHAMMAR. Britta STEFFEN, campionessa olimpica di Pechino e primatista mondiale con 23.73, realizza il quarto tempo, piazzandosi seconda in 24.57 alle spalle della olandese Marleen VELDHUIS nella semifinale da lei vinta in 24.50. Il secondo crono in assoluto è il 24.44 della bielorussa Aliaksandra HERASIMENIA, campionessa del mondo 2011 ed argento olimpico 2012 dei 100 stile libero.  Gli inglesi sperano in Francesca HALSALL (24.63). In finale, dopo la delusione nei 100 metri per una semifinale non all’altezza della strepitosa batteria, anche la bahamense Arianna VANDERPOOL-WALLACE, che nuota in 24.64. Eliminate invece le australiane Cate e Bronte CAMPBELL, la danese Jeannette Ottesen Gray e la svedese Sarah Sjostrom.

 

 

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