Tecnica del Nuoto.
Clicca qui
La seconda edizione dei Giochi Olimpici Giovanili Estivi ha dato un responso fortemente positivo in termini di partecipazione. Nel nuoto400 atleti di ben 145 nazioni si sono dati battaglia nell'Olympic Sports Complex Natatorium di Nanchino, tra il 17 e il 22 Agosto.
I Paesi che hanno centrato il podio sono stati 29, mentre 14 quelli saliti sul gradino più alto. Tra questi ultimi figurano pure nazioni non particolarmente blasonate nel contesto della disciplina acquatica, quali Vietnam, Egitto, Croazia e la Lituania, grazie a Ruta Meilutyte.
La presenza di un nutrito numero di paesi a medaglia deriva pure dalla scelta di limitare a 8 elementi (4 maschi, 4 femmine) il novero dei convocati per ciascuna squadra nazionale. Ciò ha comportato un minore grado di specializzazione nelle singole discipline a favore della selezione di atleti più poliedrici, in grado di competere in diverse gare individuali e frazioni di staffetta.
A dispetto dell'utilizzo di tale criterio, i risultati ottenuti in quasi tutte le competizioni sono stati di livello elevato, come dimostrato anche dagli 11 record mondiali juniores (9 individuali e 2 di staffetta) migliorati nel corso dei Giochi.
Si noti, tuttavia, che il contemporaneo svolgimento dei Campionati Europei Assoluti e dei Pan Pacifici ha obbligato atleti e federazioni a compiere scelte alternative. Con la sola eccezione di Ruta Meilutyte, che prima ha dominato due gare (50 e 100 rana) a Nanchino e poi è volata a Berlino, gli altri nuotatori hanno potuto presenziare solo ad uno dei massimi eventi agonistici dell'anno. Alcuni campioni e campionesse di primissimo piano hanno così preferito partecipare a manifestazioni “assolute” anziché a competizioni “giovanili”: Katie Ledecky (Pan Pacifici), Daria K. Ustinova (Campionati Europei) e, per ciò che ci riguarda da vicino, Arianna Castiglioni (Campionati Europei), sono alcuni dei nomi più celebri, ma lo stesso discorso vale per altri atleti.
D'altra parte, non sono mancati nuotatori che hanno effettuato la scelta opposta. Primo tra tutti, il brasiliano Matheus de Santana, che avrebbe potuto competere con i massimi calibri della velocità mondiale qualora avesse optato per la partecipazione ai Pan Pacifici, e che, invece, ha preferito confrontarsi con gli juniores. Lo scorso anno, infatti, il brasiliano è stato fermato da problemi di salute e ha perciò dovuto rinunciare ai Campionati Mondiali Juniores di Dubai. Le Olimpiadi Giovanili di Nanchino costituivano l'ultima opportunità per competere in un contesto giovanile e Santana ha deciso di cogliela per dimostrarsi la più grande promessa nella gara regina del nuoto.
In definitiva, ad eccezione delle compagini statunitense e giapponese, nelle quali – di fatto – figuravano le seconde linee, la maggior parte dei talentuosi juniores del pianeta ha preso parte agli YOG.
In cima al medagliere del nuoto (come, d'altra parte, in testa a quello complessivo) risiede la Cina. Il paese organizzatore dell'evento ha totalizzato 10 ori, 5 argenti e 2 bronzi. In seconda posizione troviamo la Russia (6-4-3), mentre l'Italia è quarta con 4 ori, 1 argento e 2 bronzi, avendo ottenuto un solo terzo posto in meno dell'Ungheria.
Simone Sabbioni (100 dorso, 54.24 - nella foto di copertina con il russo Evgeny Rylov), Nicolangelo Di Fabio (200 stile libero, 1:48.45 - foto sotto, di Andrea Masini/Deepbluemedia.Photoshelter.com), Simona Quadarella (800 stile libero, 8:35.39) ed Ambra Esposito (200 dorso, 2:10.42) sono stati gli azzurri capaci di aggiudicarsi la prima piazza. La medaglia d'argento è frutto della staffetta 4x100 stile libero maschile (Bori, Carini, Sabbioni, Di Fabio), i due bronzi sono stati conseguiti da Giacomo Carini (200 farfalla, 1:58.14) e, ancora, Simone Sabbioni (50 dorso, 25.47).
Si noti, peraltro, che in tutte le gare citate (con la sola eccezione dei 50 dorso) i nostri atleti hanno realizzato i propri record personali, rendendo manifeste una condizione fisica ed una maturità agonistica invidiabili. Tali valutazioni, ovviamente, riguardano anche le altre due ragazze della squadra italiana: Rachele Ceracchi e Claudia Tarzia.
Rispetto alla precedente edizione dei Giochi, in cui la nostra rappresentativa aveva ottenuto un solo oro (Flavio Bizzarri, 200 rana), 2 argenti e 2 bronzi, l'Italia ha notevolmente arricchito il proprio bottino e guadagnato cinque posizioni nel medagliere. Un successo, insomma, per la nazionale azzurra e per tutto il movimento giovanile italiano.
Senza niente togliere alle altre competizioni che si sono svolte a Nanchino, è possibile affermare che in alcune delle gare in programma si è visto – davvero – il meglio del nuoto giovanile a livello mondiale. Ci si riferisce a tutte e tre le distanze del dorso maschile e allo sprint dello stile libero di entrambi i generi.
Nel primo caso, infatti, gli atleti che si sono confrontati in vasca rappresentano gli interpreti più talentuosi di 50, 100 e 200 dorso. Simone Sabbioni (ex primatista mondiale juniores dei 50 dorso), il greco Apostolos Christou (detentore del record dei 100), il russo Evgeny Rylov (neo primatista dei 50) e il cinese Guangyuan Li (record-man dei 200). Il più strabiliante è stato il russo Rylov, capace di vincere i 50 con tanto di WJR, i 100 (ex aequo con Sabbioni) e giungere secondo sui 200 ad appena un decimo dal vincitore e, in ogni caso, ampiamente sotto il precedente record mondiale juniores. Il riccionese Simone Sabbioni, dal canto suo, si è confermato sui livelli raggiungi in occasione degli Euro Junior. Il romagnolo (classe '96), che nella vittoriosa finale dei 100 dorso ha siglato il nuovo record italiano juniores, 54.24, assieme ai due atleti che quest'anno sono stati in grado di scendere sotto i 54 secondi (Christopher Ciccarese, classe '90, e Niccolò Bonacchi, '94), sta facendo fare un notevole salto di qualità al dorso azzurro, sia in prospettiva di gara individuale, sia in ottica staffetta 4x100 mista.
Anche nella velocità dello stile libero maschile e femminile sono stati realizzati due record mondiali, nei 50 e 100 metri. Il brasiliano Matheus de Santana era atteso ad una doppietta, ma nella gara più breve il cinese Hexin Yu è stato imbattibile: record mondiale juniores in semifinale (22.01) poi migliorato in finale (22.00). Nella doppia distanza, però, Santana ha sprigionato tutto il proprio talento, abbassando il proprio primato mondiale giovanile di 10 centesimi (48.25 vs 48.35) e lasciando tutti gli avversari ad oltre 8 decimi di distacco. Il fenomeno brasiliano – per il quale si rinvia all'approfondimento “Matheus Santana. La velocità di domani?” (http://www.nuoto.it/leggi.php?leggiID=29553) – nella stagione in corso ha effettuato dei progressi incredibili e il suo 48.25 rappresenta il sesto tempo mondiale dell'anno nei 100 stile. L' ulteriore crescita fisica e muscolare (ad oggi, 189 cm x 90 kg) lo rende, senz'altro, l'atleta più temibile in vista delle Olimpiadi di Rio 2016.
Al femminile, i 50 stile sono stati dominati dalla russa Rozaliya Nasretdinova, vincitrice pure dei 50 farfalla, che in entrambi i casi ha fatto registrare il nuovo record mondiale juniores: 24.88, 26.26. Nei 100 stile, invece, il WJR è stato ritoccato da Duo Shen, capace di completare la gara in 53.84 e di aggiudicarsi l'oro anche nei 200, nuotando un ottimo 1:56.12.
Gli juniores talentuosi su cui sarebbe corretto soffermarsi sono numerosissimi, a partire dalla ben nota Ruta Meilutyte e proseguendo con i delfinisti ungheresi, senza dimenticare la parziale controprestazione dell'osannato nuovo Thorpedo, Kyle Chalmers. Non potendosi approfondire le prestazioni di ciascuno, è necessario però compiere una riflessione in prospettiva “staffette”. Brasile e Cina sono i paesi destinati a rivestire un ruolo da protagonisti nei prossimi anni. In particolare, i carioca saranno molto pericolosi nella 4x100 stile in quanto a César Cielo Filho (48.13 “al via”, in questa stagione) e ai due frazionisti M. Chierighini e B. Fratus (rispettivamente, 47.91 e 48.00 in frazioni “lanciate” ai Pan Pacifici) deve essere aggiunto l'eccellente Matheus de Santana: alle Olimpiadi di casa i brasiliani metteranno certamente l'oro nel mirino.
Sul fronte cinese la 4x100 mista maschile potrebbe essere la nuova carta da giocare, specialmente in considerazione del progresso nel dorso, in cui il classe '95 Jiayu Xu ha fatto segnare il miglior tempo dell'anno (52.34), e nella farfalla, che proprio alle Olimpiadi Giovanili ha visto trionfare l'atleta, nato nel 1999!, Zhuhao Li (52.94).
Al femminile, invece, sono le staffette cinesi più temibili sono quelle a stile libero, 4x100 e 4x200. D'altra parte, occorre ricordare che non sempre gli atleti del paese asiatico riescono a ripetere all'estero i riscontri cronometrici ottenuti in patria, non è dunque un caso se – negli ultimi due anni – i loro migliori tempi sono stati, per lo più, registrati a Shenyang, Qingdao e, adesso, Nanjing.
Tra i nostri connazionali, in virtù della giovane età, speciale menzione meritano Simona Quadarella, Giacomo Carini, Alessandro Bori, Rachele Ceracchi e Claudia Tarzia. Alle Olimpiadi Giovanili, infatti, avevano la possibilità di partecipare atleti nati tra il 1996 e il 1999 e gli azzurri appena nominati si sono dunque trovati a competere anche con avversari di età maggiore alla propria.
Simona Quadarella, a dispetto dell'essere nata il 18 dicembre 1998, è riuscita ad aggiudicarsi una straordinaria medaglia d'oro negli 800 stile libero. In quella gara, peraltro, a causa di un tempo di iscrizione superiore a molte delle avversarie, ha dovuto gareggiare al mattino, ma ha nondimeno centrato il primo posto, a conferma del sensazionale crescendo in cui si è esibita nel corso della stagione agonistica.
Anche Rachele Ceracchi (25 ottobre 1998) ha avuto a che fare con sfidanti ben più esperte di lei, ma ha dimostrato di poter ben figurare in qualsiasi contesto. Pur rimanendo distante dalle prime della classe, la Ceracchi ha fatto registrare il proprio primato personale nei 100 stile (55.81) e ha nuotato autorevolmente pure i 200 (2:01.32).
Tra i nati nel 1997, Giacomo Carini è stato l'unico a conquistarsi – in gara individuale – un gradino del podio. L'azzurro, unico classe '97 nella finale dei 200 farfalla, ha migliorato se stesso e si è accaparrato il terzo posto proprio negli ultimi metri di gara. Una prova di maturità e carattere davvero degna di nota.
Alessandro Bori e Claudia Tarzia, entrambi classe '97, hanno abbassato i rispettivi record personali, ma ciò non è stato sufficiente per ottenere una medaglia: due quarti posti il primo (50 e 100 sl, 22.66 e 49.65), uno per la seconda (100 fa, 59.38).
Record mondiali juniores (11)
Femminili
50 sl: Rozaliya Nasretdinova (RUS) 24.88
100 sl: Duo Shen (CHN) 53.84
50 fa: Rozaliya Nasretdinova (RUS) 26.26
Maschili
50 sl: Hexin Yu (CHN) 22.00
100 sl: Matheus de Santana (BRA) 48.25
50 do: Evgeny Rylov (RUS) 25.09
200 do: Guangyuan Li (CHN) 1:56.94
100 ra: Anton Chupkov (RUS) 1:00.84
200 fa: Tamas Kenderesi (HUN) 1:55.95
4x100 mx: RUSSIA (Rylov, Chupkov, Sadovnikov, Shopin) 3:38.02
4x100 sl mixed: CINA (Li, Qiu, Yu, Shen) 3:27.02
Record italiani di categoria (4)
Femminili
200 do: Ambra Esposito 2:10.42 RIC (foto sopra, di Photo R.Pannunzi/Insidefoto/Deepbluemedia.eu)
800 sl: Simona Quadarella 8:35.39 RIJ (foto sotto, di Deepbluemedia.eu)
Maschili
100 do: Simone Sabbioni 54.24 RIJ
200 fa: Giacomo Carini 1:58.14 RIJ