Davvero un’ottima idea quella degli atleti della Pro Recco di boicottare la squadra nazionale.

Com’è noto, la pallanuoto è uno sport altamente spettacolare, di facile comprensione anche dai non addetti ai lavori, e cattura milioni di appassionati, pronti a sborsare fior di quattrini per assistere alle gesta dei propri eroi.

Come per i grandi sport professionistici nordamericani, l’interesse di questo immenso pubblico è concentrato esclusivamente sulle appassionanti vicende del campionato italiano per club: Felugo come Michael Jordan, Fiorentini come Joe Montana, Tempesti come Wayne Gretzky.

Liberarsi della sgradevole incombenza di partecipare a giochi olimpici e mondiali sotto il vessillo dell’odiata FIN consentirà ai suddetti giocatori di concentrarsi meglio sulle vicende domestiche, migliorando la propria immagine e l’interesse dei media, degli sponsor e delle aziende petrolifere nei loro confronti.

Nel mio piccolo mi accodo quindi alle prestigiose firme del giornalismo sportivo italiano che inneggiano all’iniziativa, alla quale mi auguro ne seguiranno di altrettanto appropriate ed efficaci: unghie grattate sui muri, amputazione dei testicoli, suicidio di massa.