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L’anno sabbatico di Eamon Sullivan non è solo bar e ristoranti (ne sta per aprire un altro), ma anche volontariato a favore dei bambini.
L’olimpionico australiano, è stato a Corowa, l’altro giorno, per lanciare una campagna nazionale a sostegno della prevenzione dell’annegamento dei bambini in piscina. (qui la news e le immagini)
Per avviare Swim Kids Operation 10,000, Sullivan spende 2.000 minuti (33 ore) del suo tempo nella piscina di Corowa. Una motivazione che nasce da lontano, dal suo stesso passato da ragazzino, quando rischiò di affogare in piscina.
Sullivan però deve anche superare la condanna per “cattiva condotta”, a seguito di un incidente da lui causato a bordo di un motorino, lo scorso 18 ottobre, e in cui sono rimasti feriti due persone in modo lieve. Il giudice gli ha fatto pagare solo una sanzione di 1.000 dollari australiani, concedendogli attenuanti , visto l’accidentalità del fatto e la buona condotta fin qui dimostrata.
E infine deve riprendersi dall’intervento chirurgico alla spalla, effettuato nel mese di novembre.
Ma il periodo sabbatico sta comunque per finire: Sullivan non vuole lasciare il nuoto, ma riprendere l’attività, visto che l’obiettivo principale rimane Rio 2016. Molto probabilmente la prima gara sarà ai Giochi del Commonwealth e a quanto pare si dedicherà principalmente ai 50 stile libero.