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Verona risponde alla grande al big match tra i campioni del mondo e i campioni olimpici. Il tempo è ideale, i riflettori da stadio del Centro Federale “Alberto Castagnetti”, danno una bella immagine anche a chi assiste al match in TV. La calda serata estiva e, soprattutto, il confronto tra l’Italia campione del mondo uscente e argento olimpico a Londra 2012 e la Croazia campione olimpico in carica favoriscono l’affluenza del pubblico: quello veronese rafforzato dalla presenza di 60 ragazzini allievi di Roberto Calcaterra al Water Polo Camp di Lignano. Presente, con una trentina di giocatori, anche delle giovanili anche con Gu Baldineti che ha guidato il team veronese della Sport Management alla promozione in serie A2. Non potevano mancare le massime autorità cittadine, che hanno supportato l’evento organizzato dalla Fondazione “Bentegodi”, e c’erano anche Federica Pellegrini, Filippo Magnini e Matteo Giunta.
Tutto esaurito (1.500 spettatori) dunque, festa grande e un “quinto tempo” graditissimo da tutti, con giocatori e tecnici disponibili ad esaudire le numerose richieste di autografi ( Maurizio Felugo, Sefano Tempesti e Amaurys Perez - 37 anni portati da trentenne - i più “assediati”).
I due CT avevano annunciato battaglia, e così è stato. Quando si incontrano Italia e Croazia non ci sono amichevoli. Alessandro Campagna e Ivica Tucak sentiti prima della partita concordano nel dire che pur avendo cambiato mezza squadra (entrambi), le due nazionali restano competitive anche per gli imminenti mondiali di Barcellona. Tucak si sbilancia dicendo che dal prossimo anno riavrà in squadra Iokovic e il forte centroboa rumeno Radu, naturalizzato. Campagna invece non sbilancia sul futuro e punta a rimanere nelle prime quattro al mondo.
Il Settebello batte i campioni olimpici della Croazia per 11-7 in un test match di lusso. Tripletta per Giorgetti e doppiette di Felugo e Gallo (che però ha fallito un rigore). Un passo in avanti verso il Mondiale di Barcellona che inizierà il 22 luglio contro la Romania. "Molto bene la difesa - dichiara Campagna - queste partite ci servono per crescere soprattutto dal punto di vista mentale. A questo punto della preparazione ancora non abbiamo scaricato, ma alcune situazioni di gioco soprattutto con l'uomo in più mi hanno soddisfatto. Ho visto una buona lucidità mentale e battere la Croazia, anche se in un test match, rafforza le nostre convinzioni e ci dà motivazioni per continuare a lavorare bene in vista della prova iridata". Domani ancora allenamenti per gli azzurri che in serata saranno ospiti d'eccezione all'Arena per assistere all'opera verdiana "Il Trovatore". Giovedì partenza da Venezia per Bilbao dove sono attesi da un triangolare con Spagna e Australia il 12 e 13 luglio. Poi il CT diramerà i 13 per i Mondiali di Barcellona.
Tabellino
ITALIA-CROAZIA 11-7(2-1, 3-1, 3-4, 3-1)
Italia: Tempesti, Perez, F. Di Fulvio 1 (rig.), Figlioli, Giorgetti 3 (1 rig.), Felugo 2, Figari, Gallo 2, C. Presciutti 1, D. Fiorentini, Aicardi 1, Napolitano 1, Del Lungo, Nora. All. Campagna.
Croazia: Pavic, Loncar, Krapic 1, Paskvalin 1, Jokovic 1, Milakovic, Muslim 1, Buslie, Sukno 1, Doboud, Setka, Obradovic 1, Bijac, Bukic 1. All. Tucak.
Arbitri: Bianchi e Savarese
Note: espulso Tucak (all. C) per proteste nel terzo tempo. Uscito per limite di falli D. Fiorentini (I) nel terzo tempo; Figari (I) nel quarto tempo. Gallo (I) ha fallito un rigore nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Italia 4/8 + 3 rig., Croazia 4/11. Spettatori 1500 circa.
La Cronaca. La partita inizia con ritmi lenti, conseguenza dei carichi di lavoro svolti dalle due squadre in preparazione per la prova iridata. Gli azzurri si affacciano più convinti in attacco e su un preciso assist, Felugo si smarca di Milakovic e lo costringe al fallo grave da rigore, poi trasformato da Giorgetti. I croati provano a reagire ma sbagliano tre occasioni in extra player. I nostri sono precisi nella manovra ma falliscono anch'essi una doppia occasione in superiorità; in chiusura di tempo Gallo raddoppia con una precisa colomba, e Bukic accorcia le distanze sfruttando la fine di un' azione in superiorità concludendo dal lato per il 2-1 di primo parziale. Il secondo si apre con l'uno due di Giorgetti che insacca da posizione due e Felugo che pesca Aicardi al centro per il 4-1 di metà parziale. La Croazia ha difficoltà di manovra, Doboud al centro viene marcato a dovere e la difesa è efficace; Obradovic ben pescato da Sukno segna in la prima rete in superiorità per i suoi, ma Presciutti chiude alla grande il parziale finalizzando una controfuga a 17" dal termine, riportando i suoi a metà partita sul +3. Un terzo quarto scoppiettante delizia il numeroso pubblico. Krapic da sotto beffa Tempesti, poi Muslim gli fa eco in superiorità e la Croazia è a meno uno in un amen. Napolitano conquista fallo grave al centro e Giorgetti insacca dal lato (tripletta personale); il fuoriclasse Sukno mette a referto la prima rete e viene doppiato da Paskvalin che trova dal centro il pareggio 6-6. Il finale è tutto azzurro e tutto di Maurizio Felugo: il “Pirlo in calottina” segna due reti prima con uno shoot dai 5 metri e poi dal lato in extra man che riporta i nostri a distanza di sicurezza. Nel quarto tempo le difese si chiudono la stanchezza aumenta e non si segna per quattro minuti. Poi Gallo fa doppietta con una frustata da posizione due e sbaglia anche un rigore (palo) conquistato abilmente da un attivo Napolitano al centro. E' proprio il centroboa dell'Ortigia Siracusa che corona una buona prestazione e va in gol per il 10-6 azzurro. Sukno non esce dopo il fallo grave e gli arbitri fischiano il rigore trasformato dal baby Di Fulvio. Il mancino Jokovic timbra la quarta superiorità a 10" dal termine e fissa il risultato sull'11-7.
Italia-Croazia. L'élite della Pallanuoto
Quattro Olimpiadi, 4 Mondiali e 4 Europei. Italia e Croazia si sono incontrate l'ultima volta, prima di questa sera, lo scorso 23 giugno nella semifinale dei Giochi del Mediterraneo, vinta dai biancorossi del neo CT Ivica Tucak per 7-5 (la Croazia ha vinto il torneo 11-9 contro la Grecia). "La partita", quella storica, è andata in scena lo scorso 12 agosto quando i croati si fregiarono per la prima volta dell'alloro olimpico a Londra battendo il 7bello per 8-6. L'ultimo successo degli azzurri prima dell’amichevole di questa sera risale ai Mondiali di Shanghai 2011: in semifinale l’Italia vinse per 9-8, la partita aprì le porte al terzo titolo iridato vinto in finale contro la Serbia. Ai Giochi Olimpici la prima volta fu una doppia sfida ad Atlanta '96 con Ratko Rudic sulla panchina azzurra da campione olimpico in carica: il Settebello si impose 10-8 nel gruppo B, per poi perdere in semifinale cinque giorni dopo 7-6. Alla fine fu bronzo olimpico con in vasca l'airone azzurro Francesco Attolico e il mancino Amedeo Pomilio, oggi sulla panchina azzurra come vice del CT Campagna. Il terzo ed ultimo precedente olimpico risale a Pechino 2008 quando i croati ci batterono 11-7 nella partita all'esordio. Alla fine fu 9° posto mentre la Croazia giunse sesta. A proposito: Rudic era presenta a Verona come direttore generale della federazione croata di pallanuoto. Il super tecnico, vincitore di tre medaglie d’oro olimpiche con tre diverse nazionali oggi è anche consigliere speciale del ministro dello sport e dell’educazione della Croazia.
Silvio Cametti