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Sun Yang colpevole. Sospeso dal suo College

La causa? La guida senza patente.

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SUN Yang CHINA

Povero Sun Yang. Quanto costa essere un esempio e un modello da seguire per tanti giovani! E molto probabilmente costa ancora di più esserlo in un Paese così “impostato” come la Cina.

Ne stanno parlando proprio tutti. Un fatto, quello capitato al campione olimpico e mondiale dei 400 e 1500 stile libero, che sta oscurando persino il Record del mondo di Mister Le Clos. Più per gli strascichi e le conseguenze, che per il fatto in sé.

Innanzitutto partiamo dall’incidente. Sun Yang, nel pomeriggio di domenica  nella sua città di Hangzhou,  è stato coinvolto in un incidente con un bus. Il mezzo pubblico ha infatti urtato il retro del Porche Cayenne del campione cinese (che gli era stato prestato da un parente). Nessun ferito fortunatamente. Ma è bastato che la Polizia accertasse che Sun Yang fosse alla guida senza patente, per far scatenare tutto il resto.

Circa 300 dollari di multa e la prospettiva di finire in carcere per 15 giorni (così come prevede la legge cinese).

Il 21enne olimpionico si è subito scusato su twitter: “Dovrei essere un modello sia come atleta che come personaggio pubblico ma ho macchiato la mia reputazione. Sono desolato per questo. Mi sono concentrato sempre solo sugli allenamenti e sulle gare ma ho dimenticato di rispettare la legge e ho sbagliato”.

Le scuse però servono a poco. Se Sun Yang deve essere un esempio lo deve essere in tutto. E così, il College in cui studia, lo Zhejiang College of Sports, ha deciso di sospenderlo indeterminatamente da ogni competizione (e anche dallo stipendio).   Questa la motivazione: “Innanzitutto dovrà riflettere su quanto ha fatto. Poi dovrà riprendere un allenamento sistematico. Solo dopo un lungo periodo di allenamento, in cui avrà capito cosa sono le regole,  potremo considerare di riammetterlo – spiega ad un giornale locale il vice presidente Zhang Yadong – La punizione è severa, ma lo stiamo facendo per il suo stesso bene. Speriamo  che possa essere sempre l’eroe dello sport cinese e non un colpevole”.

Guidare senza patente è grave. E “pagare” è giusto. Ma non vorrei che la categorica osservanza delle regole serva solo per cercare di  rimettere nei ranghi un personaggio, scomodo, dotato naturalmente di carisma ed entusiasmo, e che, non rientra nello stereotipo dell’atleta vincente cinese.

Testa bassa e al lavoro con serietà, quindi, anche per il ragazzotto che piange e fa piangere quando sale sul podio.

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