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Tuffi

Fina Diving World Series 2014: Mosca

Dell'Uomo e Verzotto non passano il turno, la Cina vince ancora.

L'ultima giornata di gare a Mosca è stata dedicata tutta alla piattaforma: le semifinali maschili hanno avuto alcuni spunti di interesse, non solo per la presenza dei nostri ragazzi.

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L'ultima giornata di gare a Mosca è stata dedicata tutta alla piattaforma: le semifinali maschili hanno avuto alcuni spunti di interesse,  non solo per la presenza dei nostri ragazzi.

Nella prima, Francesco dell'Uomo ha condotto una discreta gara, tornando finalmente sopra quota 400 punti: è vero che oggi arrivare sul podio sarebbe stato quasi impossibile anche se non fosse arrivato l'errore sul triplo e mezzo ritornato, ma c'è da dire che la differenza tra il messicano Garcia, terzo con 443.50 punti, e i suoi 402.85 si spiegano soltanto con la differenza abissale nei coefficienti (21.9 contro 18.3).

Il programma di Francesco non è ancora al meglio, e quindi il punteggio di oggi è da considerarsi una base di partenza per la strada che porta a Berlino: in ogni caso per lui è arrivato un buon quarto posto, davanti al britannico Goodfellow. In cima alla classifica lotta per il primo posto tra la vecchia volpe tedesca Klein e l'ucraino Bondar, con quest'ultimo costretto ad accontentarsi del secondo posto per poco più di 4 punti.

Nella seconda semifinale, invece, Verzotto registra un passo indietro importante rispetto alle ultime uscite: il triplo e mezzo indietro è scappato via, il triplo e mezzo avanti e il tuffo dalla verticale sono stati decisamente inferiori rispetto alle sue possibilità e i suoi 360 punti e spiccioli lo lasciano in fondo alla classifica. A sorpresa, Jian Yang, fresco recordman a Londra, paga forse la stanchezza e la tensione e incappa in due errori, sbagliando completamente il pur difficile quadruplo e mezzo ritornato e incappando anche in un triplo e mezzo indietro dalla verticale niente affatto perfetto. La qualificazione in finale non era in discussione - non può esserlo quando porti un quadruplo e mezzo avanti in posizione carpiata ed eseguito in maniera superba - ma la posizione in classifica sì, e così Yang finisce sotto quota 500, soglia superata sia dall'atleta di casa Minibaev che dall'altro cinese Aisen Chen (sostituto di Qiu Bo, iscritto ma non partecipante), che anzi porta a casa una gara notevole e solidissima e va oltre 550 punti.

Comunque nelle due finali le prime posizioni sono state comunque ad esclusivo appannaggio degli atleti cinesiloro, ma non senza sorprese: ci si aspettava che le medaglie d'oro andassero a Yang Jian e Chen Ruolin, ma, come amo ripetere: "nei tuffi non si puo' mai dare nulla per scontato" ed entrambi i super tuffatori sono finiti in seconda posizione.

Stranamente Jiang ha iniziato la gara con un errore, solo 73 punti con il triplo e mezzo rovesciato, per poi "ricaderci" al quarto tuffo, il quadruplo e mezzo ritornato, 79 punti; per lui un totale di 557 punti: sono sempre punteggi stellari, ma in casi come questo anche pochi punti fanno la differenza e Chen Aisen si è aggiudicato la vittoria proprio con 6 punti di vantaggio. Al terzo posto il russo Victor Minibaev, con 530 punti, che l'ultimo salto è riuscito a scavalcare il tedesco Sasha Klein.

Non posso poi non mettere attenzione nei punteggi di tutti e sei i finalisti: a chiudere la classifica l'ucraino Bondar a quota 499 punti, numeri importanti sopratutto se si tiene in considerazione l'assenza di Tom Daley.

Anche in campo femminile la Ruolin, di solito impeccabile, ha saltato in maniera "opaca", non riuscendo mai ad eccellere in nessun tuffo; ne ha tratto vantaggio la  Liu Huixia che con 411 punti ha scavalcato l'amica e rivale di 14 punti. Chi invece ha impressionato è stata l'ucraina Julia Prokopchuk che con ben 380 punti ha sbaragliato l'agguerrita concorrenza di tre ottime piattaformiste: Tonia Couch, Pandelela Rinong e Paola Espinosa; le ultime due sono medaglie olimpiche! Sia la Prokopchuk che la Couch saranno le tuffatrici da battere se Noemi Batki vorra' conquistare il titolo europeo a Berlino!

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