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Nuoto

Eurojunior 2014 a Dordrecht (Olanda) - prima giornata

Eurojunior 2014: boom Italia, cinque medaglie e Simona Quadarella oro negli 800 sl

Prima giornata degli Eurojunior "deluxe" con cinque medaglie azzurre e una campionessa europea negli 800 stile libero femminili: Simona Quadarella. Questo il bilancio delle prime gare svoltesi a Dordrecht (Olanda). La pattuglia Juniores dell'Italnuoto comincia decisamente bene la propria avventura.

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Simona Quadarella - C.C. Aniene

Avanti azzurrini, è buona la prima. Apertura più che positiva per la 41esima edizione dei Campionati Europei giovanili di nuoto, a Dordrecht in Olanda. L’Italnuoto Juniores apre i giochi con l’invidiabile bottino di cinque medaglie (nel 2013 furono 10, ma a fine manifestazione). Grande protagonista Simona Quadarella (nella foto a fianco di Pasquale F. Mesiano Deepbluemedia/Insidefoto), ovvero la neocampionessa europea degli 800 stile libero. La romana classe 1998 si guadagna l’oro dopo una gara davvero avvincente, in cui ha battagliato con la compagna di squadra Linda Caponi, medaglia di bronzo. Il terzo podio individuale conquistato nella vasca dello Spotsboulevard della cittadina olandese, è arrivato da Eleonora Clerici, argento nei 50 rana. Mentre (finalmente) dopo un’attesa di tre anni, le staffette veloci ritornano a conquistare una medaglia che mancava dall’Europeo 2011. Accade sia alla squadra maschile sia alla femminile. Le due 4x100 stile libero, infatti, rimpolpano il bottino dell’Italia con due bronzi al termine di due gare simili.

Ma partiamo dalla gara d’oro per l’Italia, ne vale decisamente la pena. Perché più che una “serie veloce” degli 800 stile libero, è sembrata una serie di colpi di scena continui da thrilling. Ma fortunatamente è arrivato l’happy ending italiano. Merito di Simona Quadarella (oro in 8’40’’21 e primato personale abbattuto) e Linda Caponi (bronzo in 8’41’’72), entrambe sul podio e protagoniste assolute di una gara movimentata e in bilico fino all’ultima bracciata. Simona, alla prima esperienza in una manifestazione di quest'importanza con la Nazionale, ha vinto una medaglia d’oro in rincorsa. “Merito” anche di Linda, in fuga solitaria fino ai 600 metri, prima del recupero prepotente della nuova campionessa europea, in corsia laterale, col sorpasso decisivo ai -150 metri dall’arrivo. Da quel momento rimarrà in testa alla gara, ma non senza lottare per via della resistenza della stessa Caponi (in lotta con l’ungherese Novoszath per oltre metà gara) e del recupero prodigioso della britannica Holly Hibbott. Proprio quest’ultima ha un miglior rush finale della toscana, ma non della Quadarella (tesserata per l'Aniene), che tocca per prima con 20 centesimi di vantaggio.

Una bellissima e meritata medaglia per la giovanissima comasca Eleonora Clerici, argento nei 50 rana. L’allieva di Verika Scorza alla Nuotatori Milanesi trova un ottimo secondo posto all’esordio nella competizione Juniores più importante. La ranista 14enne chiude seconda in finale in 32’’02. Qualche rimpianto può sorgere perché il tempo della vincitrice, la russa Maria Astashkina è stato superiore a quanto nuotato dall’azzurrina in semifinale. In quest’ultima occasione ha raggiunto anche il primato personale in 31’’85. Ma il possibile rimpianto non toglie il valore a una medaglia pienamente meritata e forse anche inaspettata, vista la giovanissima età della lombarda (15 anni li compirà solo a novembre). Podio sfumato per un’altra azzurra che aveva raggiunto la finalissima dei 50 rana: Sara Gyertyanffy. Precisamente non può festeggiare per 17 centesimi (questo il distacco dalla svedese Hansson, bronzo). La figlia del tecnico federale si piazza così al quarto posto (32’’30), appena davanti all’astigiana, ma che gareggia all’Eurojunior per i colori della Moldova, Mihaela Bat.

L’Italia ritorna sul podio di una staffetta dopo un Europeo “d’astinenza”, evento abbastanza raro. Ma il digiuno si rompe alla primissima occasione con la 4x100 stile libero maschile. Il quartetto formato da Alessandro Bori, Francesco Peron, Raffaele Tavoletta e Nicolangelo Di Fabio conquista un emozionante bronzo dopo un recupero costante, inesorabile seppur col brivido. Per metà gara gli azzurri viaggiavano intorno alla sesta posizione, seppur a contatto con il resto del gruppo. La svolta nell’ultima frazione di Di Fabio, in cui l’abruzzese è riuscito a superare l’Olanda e a tenere a bada il ritorno dell’ultimo frazionista polacco. L’Italia sale così sul podio (alle spalle di Gran Bretagna e Germania) per appena 3 centesimi di secondo proprio sui polacchi e per 11 sui padroni di casa. Un finale certamente apertissimo che però ha premiato anche il livello degli italiani, molto equilibrato in tutti i suoi interpreti.

Risultato e condotta di gara simile anche per il bronzo della 4x100 sl donne. Sorridono soddisfatte sul podio, Alessia Ruggi, Sofia Iurasek, Federica Sarti Cipriani e Rachele Ceracchi. Le quattro lottano, rimangono incollate alla zona medaglie per tre quarti di gara e piazzano il sorpasso che vale il bronzo con la Ceracchi, ultima frazionista. Non può nulla la concorrente britannica. Mentre la Russia della campioncina Ustinova (con tanto di record dei campionati in 3’42’’19) e Germania volavano verso le prime due piazze.

Tra i finalisti di giornata, Ilaria Cusinato non è andata lontana dalla zona medaglie nei 400 misti donne. L’azzurra ha chiuso sesta in 4’50’’47, realizzando il suo primato personale. Purtroppo, però non le è bastato per il podio distante quasi sei secondi. Ha vinto la spagnola Zamorano Sanz (4’41’’96).

I due italiani qualificatisi per la finale dei 400 sl maschili, non sono andati oltre il sesto e il settimo posto. Si sono piazzati in quest’ordine Nicolangelo Di Fabio e Alessio Occhipinti. Entrambi hanno migliorato le proprie prestazioni dopo le batterie mattutine, ma non abbastanza per insidiare il vincitore (il polacco Wodjak in 3’49’’21) e il podio in generale.

Tutta la qualità, invece, è arrivata nei 100 dorso maschili. E pensare che oggi siamo giunti solo alla semifinale. Merito anche di un azzurro. Non di uno qualsiasi perché Simone Sabbioni era l’unico italiano ad essere arrivato a Dordrecht coi gradi di recordman del mondo di categoria. Arrivato, appunto, perché il riccionese è andato al di sotto del suo precedente primato (54’’74). L’azzurro si migliora toccando il grande crono di 54’’49, merito anche del duello inscenato con il greco Apostolos Christou in corsia 1 e molto laterale. E la sorpresa arriva proprio dall’ellenico, che brucia l’azzurrino per 3 centesimi, stabilendo il nuovo record del mondo Juniores in 54’’41. Siamo sicuri che però non sia finita qui: domani si prospetta una finale velocissima.

Semifinale amara per Emanuel Turchi, out dall’ultimo atto dopo aver realizzato il 13esimo tempo totale, pur essendosi consolato con il suo nuovo personale in 56''33.

Nelle finali che si disputeranno domani, vedremo all’opera Rachele Ceracchi nei 100 stile libero donne (entrata con 56’’33, terzo crono tra le finaliste). Fuori invece Iurasek (in batteria) e Ruggi (in semifinale). Due le azzurre qualificatesi per la gara per assegnare le medaglie dei 200 farfalla. Merito di Marina Luperi (2’13’’92 e sesto tempo d’ingresso, dopo aver realizzato il personale in batteria con 2'12''98) e Chiara Vandini (2’16’’16 e ottavo miglior crono).

Raffaele Tavoletta è invece rimasto fuori dalla finale odierna dei 50 farfalla, per appena due centesimi. Per la cronaca, l’oro è poi andato al russo Evgeny Sedov, grande padrone atteso dei Campionati.

Domani la seconda giornata di gare. Questi i link per poter seguire la diretta streaming della manifestazione (batterie dalle ore 8:45 e semifinali e finali dalle 17:15) e le informazioni su programmarisultati.

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