Il programma di nuoto, che ci interessa, è iniziato oggi e si concluderà venerdì 26 settembre. Nell’ultima giornata sono in programma anche i 1500 metri stile libero, con l’atteso scontro fra il cinese Yang Sun, campione olimpico, e il coreano Tae-Hwan Park. L’attesa non riguarda soltanto l’esito dello scontro, che dovrebbe risolversi a favore del gigante cinese (che in questi giorni di vigilia ha persino irriso al suo avversario) ma, soprattutto per noi, il fatto se egli riuscirà a nuotare più velocemente di quanto fatto da Gregorio Paltrinieri ai Campionati Europei. L’italiano, con 14:39.93 (il solo sotto i 14.40 nel 2014) capeggia attualmente il ranking mondiale stagionale.

Nella prima delle sei giornate del nuoto, dominata dai nuotatori del Sol di Levante nel settore maschile e dalle nuotatrici cinesi in quello femminile, il primo scontro fra Sun e Park, sui 200 metri stile libero, si è risolto a favore…del giapponese Kosuke Hagino che ha vinto in 1:45.23, dopo un serrato testa a testa con Sun, secondo in 1:45.28; Park terzo in 1:45.85.

Il crono del giapponese (nella prima foto sotto in azione durante la gara, nella seconda foto sul podio in mezzo ai rivali) rappresenta non solo il primato personale ma anche il secondo tempo dell’anno (il migliore appartiene all’australiano Thomas Fraser-Holmes, con 1:45.08, dai Giochi del Commonwealth).

Ryosuke Irie ha trionfato nei 100 dorso in 52.34, miglior crono dell’anno eguagliato. Secondo in 52.81 il cinese Jiayu Xu, detentore della migliore prestazione dell’anno oggi uguagliata da Irie. Bronzo, in 53.71, all’onnipresente Hagino, che via twit ha ricevuto i complimenti della stakanovista numero uno delle piscine Katinka Hosszu.

Nella terza gara maschile della giornata, un altro giapponese, Daiya Seto, si è imposto nei 200 farfalla in 1:54.08, miglior crono dell’anno che supera quello del campione olimpico Chad Le Clos (RSA).  Secondo il connazionale Kenta Hirai, 1:55.47. Seto aveva vinto anche i Giochi Pan Pacifici in 1:55.42.

Come detto, la Cina ha vinto tutte e tre le gare femminili. Miglior risultato l’ 1:06.67 di Jinglin Shi nei 100 rana, primato personale e record dei Giochi (con 1:06.84 apparteneva alla connazionale Xuejuan Luo dal 2002). Seconda la giapponese Kanako Watanabe, in 1:06.80, che era favorita.

Mediocre la finale dei 400 stile libero femminili vinti dalla cinese Yuhan Zhang in 4:07.67.   

Vittoria della Cina anche nella staffetta 4x100 stile libero femminile, in 3:37.25, sul Giappone, 3:39.35. Questa la formazione vincitrice: Shiwen Ye 54.94, Duo Shen 53.58, Yufei Zhang 54.10 e Yi Tang 54.63.

Da notare che nel corso della cerimonia di apertura (in copertina la fiamma dei Giochi, accesa al termine della cerimonia di apertura) il pubblico ha applaudito calorosamente la bandiera della Corea del Nord (nella foto il portabandiera), tecnicamente fuori legge nella Corea del Sud poiché al termine della guerra di Corea, fra il 1950 e il 1953, non ci fu un vero e proprio trattato di pace ma soltanto un cessate il fuoco. Gli applausi alla delegazione nord coreana si spiegano con il fatto che il desiderio di riunificazione è molto forte, soprattutto a sud, e che sono molto numerose le famiglie divise dalla guerra, e tuttora separate da frontiere invalicabili e da ideologie contrastanti.

Risultati ufficiali: http://www.incheon2014ag.org/Sports/Schedule/BySport?RSC=SW0000000&Date=20140921&lang=en#/Sports/Schedule/BySport?RSC=SW0000000&Date=20140921&lang=en