Tecnica del Nuoto.
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La Nazionale di nuoto fa ritorno a casa dopo i Mondiali DSISO 2014 con 31 medaglie complessive, otto oro, 12 argento e 11 bronzo; il risultato finale sarà un quinto posto finale nel medagliere, che vedrà sul gradino più alto (ancora una volta due anni dopo Loano 2012) l’armata australiana.
Da Morelia (Messico) la nazionale di Marco Peciarolo torna con un risultato che, al netto dell’oggettività dei numeri, conferma il trend positivo di una nazionale in grado di guardare al futuro con rosee aspettative. Ai veterani del gruppo si sono uniti giovani e giovanissimi di bellissime speranze che, negli anni, scriveranno pagine importanti del nuoto riservato ad atleti con sindrome di Down.
Stanco dopo il lunghissimo viaggio di ritorno ma entusiasta il tecnico Peciarolo, il quale commenta così il ritorno in patria trionfale con la sua squadra, tracciando un bilancio dei Mondiali 2014: “Abbiamo avuto delle difficoltà di adattamento ad un clima, ad un ambiente e ad usi e costumi diversi che all’inizio sembravano poter in qualche modo segnare la nostra esperienza. Lì, nelle difficoltà, ho trovato un gruppo disposto al sacrificio ed alla lotta e che alla fine torna a casa con un bottino di tutto riguardo”. Il tecnico umbro, sottolineando il carattere della sua squadra, scende nel particolare ed analizza come il mix tra “vecchio” e “nuovo” sia stata una scelta azzeccata e lungimirante che ha fornito i risultati sperati: “Vedo i veterani del gruppo, ad esempio Baciocchi, unirsi a giovani che a Morelia hanno avuto la loro consacrazione mondiale come Bresciani e Zaffaroni e a giovanissimi come Chiappa e Franza che, non ancora maggiorenni, si sono integrate nel gruppo a meraviglia”. Parlando di Sabrina Chiappa come di un'atleta “di quattordici anni, all’esordio assoluto in una manifestazione internazionale ma capace di vincere nonostante i suoi margini di miglioramento siano esponenziali”, il referente tecnico nazionale sottolinea le staffette maschili come “uno dei momenti più esaltanti di tutta la manifestazione, perché sapevo di avere ottimi atleti ma non immaginavo avrebbero reagito in questo modo alle piccole avversità della vigilia”. Chiusura doverosa per Maria Bresciani (nella foto di copertina), simbolo della nazionale azzurra: “Maria torna a casa con 11 medaglie, un dato che fa spavento per una ragazza di 22 anni appena, ma quello che rende ancora più bello il suo Mondiale è la grinta, la determinazione, la voglia di questa atleta di conquistare qualcosa di importante!”.
Ultime parole per il nuoto sincronizzato: “Ci confermiamo come una splendida realtà internazionale e speriamo che nello sviluppo di questa disciplina riusciremo sempre ad essere al pari con i migliori”.
Si chiude la settima edizione dei Mondiali DSISO con una certezza: l’Italia del nuoto e nuoto sincronizzato C21 c’è, è forte, mescola passato, presente ed ha uno splendido futuro davanti a sé.
FONTE: www.fisdir.it