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Mireia Belmonte Garcia non si ferma e il suo magic moment prosegue inesorabile. La formidabile nuotatrice spagnola, reduce da un superlativo Campionato Mondiale in vasca corta (3-7 dicembre scorsi), ha realizzato il nuovo record mondiale in vasca corta nei 1500 stile libero, distanza olimpica da Rio de Janeiro 2016. Il suo crono di oggi si è fermato a 15’19’’71, abbattendo di quasi tre secondi il precedente primato della neozelandese Lauren Boyle.
Dunque, dopo gli ultimi successi iridati nei 200 farfalla, nei 400 misti – con relativi record mondiali -, a cui ha aggiunto quelli su 400 e 800 stile libero (senza primato, però), Mireia tocca quota cinque primati correnti nel bacino da 25 metri. Oltre a quelli citati, la catalana deteneva già dal 2013 le migliori prestazioni mai nuotate su 400 e 800 stile libero. Insomma, la vasca corta parla spagnolo grazie a lei. E con il risultato realizzato stamane, Mireia supera per l’ennesima volta – dopo le sfide stravinte a Doha - l’Iron Lady Katinka Hosszu. Stavolta solo a livello statistico, però. Già perché la campionessa magiara è “ferma” a quota quattro record del mondo – 100 e 200 dorso e 100 e 200 misti, dopo lo smacco subìto dalla rivale nei 400, a Doha.
Le superbe 60 vasche del primato odierno sono arrivate ai Campionati invernali spagnoli in corso di svolgimento a Sabadell, dove la 24enne si allena agli ordini del suo tecnico Fred Vergnoux, sono arrivate grazie a una regolarità impressionante: 5’’06’’, 5’05’’ and 5’07’’ Questi gli split della sua gara splendida, suddividendo il 1500 in tre tranche. Ma i trionfi di questo dicembre sono solo il culmine di un’annata che le ha regalato anche due vittorie agli Europei in vasca lunga a Berlino – 200 farfalla e 1500 sl – due argenti nei 400 misti e negli 800 stile libero e due bronzi nei 400 sl e soprattutto nella 5km in acque libere, disciplina nella quale si era cimentata per la prima volta.
Il precedente della neozelandese Boyle – che è stata compagna d’allenamento della mezzofondista europea - risaliva al 4 agosto scorso, a Wellington, quando stupì il mondo toccando in 15’22’’68 ai Campionati invernali del paese oceanico. Primato “travagliato” e approvato dalla FINA soltanto due mesi più tardi dopo alcune verifiche sulla vasca della capitale neozelandese. Allora, la campionessa oceanica sopravanzò la detentrice precedente: proprio la Belmonte (15’26’’95).
Photo Giorgio Scala/Deepbluemedia/Insidefoto