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L’ultima giornata delle World Series di Dubai di ieri ha visto le gare dalla piattaforma individuali nonché il sincro misto. Nella gara femminile, pronostici tutto sommato rispettati nella prima semifinale con il passaggio agevole di Chen Ruolin (381.30) e Tonia Couch (367.50), con Pandelela Rinong (355.45) ottima terza, mentre grandi sorprese sono arrivate dalla seconda semifinale con il punteggio stratosferico di Liu Huixia – cinque tuffi su cinque sopra 80 punti e 413.10 punti finali! – e l’eliminazione di Meaghan Benfeito, finora grande protagonista delle World Series, eliminata dalla sua compagna Roseline Filion (344.85) per appena 45 centesimi; il secondo posto è stato appannaggio invece della rediviva Melissa Wu (360.90), finalmente tornata ad alti livelli.
Finale invece dominata da un estremo equilibrio, con nessuna delle partecipanti disposta a mollare un centimetro: Chen Ruolin (386.05) ha potuto prendere il largo soltanto al quarto tuffo, e Liu Huixia, complice un errore sul triplo e mezzo indietro, ha potuto rimontare dalla quarta piazza alla medaglia d’argento (370.70) soltanto con un doppio e mezzo indietro con un avvitamento pazzesco da quasi 90 punti. Vita comunque non facile per le cinesi questa volta, con Tonia Couch che alla fine si è accaparrata il bronzo (367.70) dopo aver dominato largamente nelle prime due rotazioni, tenendo a bada la malese Rinong.
Anche le semifinali maschili non hanno visto grandi sorprese: Qiu Bo (529.45) e Yang Jian (566.05) hanno vinto i loro raggruppamenti, ma grandi protagonisti sono stati l’americano Boudia, secondo nella semifinale A con 506.55, e Thomas Daley, che in semifinale B ha dato spettacolo e ha ottenuto un “perfect 10s” con il triplo e mezzo indietro carpiato da 108 punti (551.15). Gli altri due posti in finale sono andati a Ivan Garcia (494.15) e Sascha Klein (509.95) rispettivamente, con grande assente Hausding, che ha preferito non rischiare dopo un piccolo infortunio che nella giornata di venerdì gli è costato un tuffo nullo.
Tutto lasciava presagire una finale spettacolosa, e così è stato, con una grande volatilità alle spalle di Qiu Bo: il cinese ha tenuto una media spettacolosa, da oltre 100 punti a tuffo, e ben tre di essi – il triplo e mezzo ritornato, il triplo e mezzo rovesciato e il quadruplo e mezzo avanti – hanno avuto tre 10 come voti validi! Ha tremato a lungo il record di punti di Chen Aisen, che però è stato mancato per pochissimi punti, ma 612.75 sono una soglia pazzesca, che pochi nel mondo possono sperare di avvicinare. Ottimo secondo Tom Daley, che da quando ha lasciato gli impegni mediatici ha ritrovato continuità di risultati: per lui un altro “perfect 10s”, questa volta nel triplo e mezzo ritornato, e 578.25 punti che gli hanno permesso di restare davanti a Yang Jian, incappato in un errore sul rovesciato e che ha potuto rimontare fino al bronzo grazie a una verticale, neanche a dirlo, da tutti dieci. (563.90). Ai Mondiali la finale dalla piattaforma promette davvero di essere la gara regina, se non addirittura la migliore di sempre…
Ultima gara il sincro misto dalla piattaforma, con le “riserve” cinesi Tai Xiaohu e Lian Jie a conquistare agevolmente l’ultimo oro (363.12) di questa tappa di World Series e i canadesi Benfeito-Riendeau facili medaglie d’argento (335.58). Alle loro spalle interessante lotta per il bronzo tra le ultime due coppie in gara, andato ai messicani Ocampo-Orozco (314.10) per soli due punti e mezzo sugli esordienti e giovani russi Chuinyshena e Lebedev.