Tecnica del Nuoto.
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Prima giornata di gare (con le eliminatorie nel tardo pomeriggio in Italia, e le semifinali in piena notte, per via delle otto ore di fuso orario di differenza) al secondo Grand Prix di stagione: la tappa messicana del circuito prevedeva le eliminatorie e le semifinali del trampolino femminile e della piattaforma maschile, nonché la prima finale con il sincro misto dal trampolino.
Nella gara da 3 metri, la nostra Elena Bertocchi è stata purtroppo eliminata prematuramente: soltanto un 20° posto per lei, frutto di una gara sostanzialmente molto sottotono. Le cose non si erano messe bene fin da subito, con tre tuffi al di sotto dei 50 punti, e non è stata praticamente mai in gara per un posto nelle “magnifiche dodici”; poi il “patatrac” sul doppio e mezzo indietro, appena 33 punti, che ha spento le già scarse speranze di una rimonta. Un vero peccato il suo punteggio di poco superiore ai 210 punti, visto il livello della competizione generale buono ma non irresistibile. Tra le semifinaliste, menzione d’onore alla promettente – e ancora juniores! – Christina Wassen, sedicenne teutonica che ha portato a casa una serie di rilievo.
Nell’eliminatoria della piattaforma maschile, invece, bella prova di Maicol Verzotto, che si qualifica con tranquillità alle semifinali di questa notte. Per lui un nono posto finale con 374.25 punti, arrivati dopo una gara tutto sommato regolare ma con un paio di imprecisioni importanti su rovesciato e ritornato, che gli hanno impedito di scalare almeno una o due posizioni in classifica.
In semifinale Verzotto aveva di fronte a sé una missione improba: nel suo gruppo, infatti, sono finiti i messicani Balleza (1° in eliminatoria, 2° in semifinale con 458.80) e Ruvalcaba (460.90) e il cinese Wang (427.75), atleti che viaggiano ben oltre i punteggi medi dei loro avversari; per Maicol, l’americano Loschiavo e il colombiano Garcia tutto lasciava infatti presagire che sarebbe servita un’impresa per passare in finale, e i pronostici sono stati rispettati. Una gara tutto sommato buona per il nostro, anche se è mancato fin dall’inizio quel tuffo molto sopra la sufficienza che avrebbe permesso di “provarci”; un errore sull’ultimo tuffo, il triplo e mezzo indietro, non ha vanificato la qualificazione, ormai già impossibile, e lo ha relegato all’ultimo posto con 362.35, una decina di punti in meno rispetto alla semifinale.
Oltre ai due messicani e a Wang, in finale sabato dalla piattaforma si tufferanno anche l’altro cinese Huang, vincitore dell’altra semifinale – estremamente più equilibrata – con 403.40 punti, l’australiano Bedggood (398.15) e il canadese Bouchard (397.15). Fuori invece il tedesco Barthel.
Nelle semifinali dal trampolino femminili, tutto o quasi come da programma per le cinesi: Qu Lin ha vinto la sua semifinale con 345.65, vincendo la sfida a distanza con la compagna Chunting Wu che si è aggiudicata la semifinale “B” con 342.85. Nel primo gruppo, a spuntarla sono state la messicana Hernandez (333.60) e la fiamminga Freitag (308.10); quest’ultima con una buona prova ha eliminato le più quotate Mills e Ryan. Nell’altro raggruppamento passano invece la messicana Pineda (293.75) e la tedesca Subschinski (289.90) che elimina Ariel Rittenhouse per soli cinque centesimi.
L’unica medaglia di giornata è stata assegnata nel sincro misto 3 metri; con sole tre coppie in gara c’era da decidere solo l’ordine dei piazzamenti sul podio, con l’oro andato – neanche a dirlo – alla coppia cinese con 277.80. Per l’argento gli statunitensi Jonhston-Windle l’hanno spuntata per nove punti sui padroni di casa Hernandez-Ocampo, 266.40 contro 257.40.
Nella seconda giornata di gare a Leon si cimenteranno Noemi Batki dalla piattaforma e Andrea Chiarabini da 3 metri; in più si assegneranno le medaglie per il sincro piattaforma, dove schieriamo anche noi una coppia, Batki-Verzotto.