Tecnica del Nuoto.
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La sete di medaglie mondiali ha effetti miracolosi. Non appena hanno saputo che il Duo Misto sarebbe stato parte delle discipline ufficiali dei Mondiali di Kazan, fior di "pensionate" hanno riaperto i bauli, lavato i costumi da gara e battuto piscine, circoli sportivi e circhi per trovare una compagno di Duo e poter così partecipare alla corsa al podio.
Passi per lo statunitense Bill May (nella foto di copertina in azione con la compagna Kristina Lum al Roma Synchro 2002. Photo Giorgio Scala / Deepbluemedia) forse il più forte atleta di sincro di sempre, il quale, già anni fa partecipava ai meeting, come il “Roma Sincro”, già allora in coppia con la sua attuale partner. Si è tenuto in forma, lavorando al Cirque du Soleil e ora è il più deciso pretendente all'oro del Tatarstan.
Se poi scendiamo nella probabile classifica, troviamo la divina Virginie Dedieu, abituata ai rientri-pro-medaglia. Dopo avere chiuso la carriera aMontreal nel 2005, saputo che da Melbourne (2007) le medaglie di specialità sarebbero state "sdoppiate" tra esercizio libero e tecnico, si era rimessa il costume con gli strass ed aveva portato a casa l'oro "libero". Meritatamente. Il tecnico non lo aveva disputato, sapendo che le sue spirali pendenti non avrebbero prevalso sulla Ischenko. Chi sta seguendo l'avvicinarsi a Kazan, sa perfettamente che Virginie, fresca sposa, ha trovato un compagno anche in vasca e non ha tempo di allenarsi per tutti i servizi fotografici che stanno facendo.
Con le mani sui fianchi e l'aria battagliera, anche una pensionata più recente, l'iberica Gemma Mengual, ha convinto un giovane torero a vestire il "Traje de luces" acquatico per arrampicarsi fino al podio in Russia. Di lui sappiamo meno. Non credo che faccia il torero, ma il costumino brillante se lo metterà di sicuro.
Gemma Mengual, la 38enne spagnola ritiratasi nel febbraio 2012 sarà di nuovo in gara a Kazan nel Duo Misto. Photo P. Mesiano/Deepbluemedia/Inside
Qui finisce, a meno di "pensionate rientranti" di cui non si sappia in giro, la lista delle coppie con almeno uno dei componenti "famoso".
E finisce, temo, anche la composizione del podio.
Mi riesce molto difficile, quasi impossibile, pensare che un'onesta coppia come la nostra Minisini-Flamini-Perrupato (per Giorgio partners diverse per esercizio Tecnico e Libero) riesca a sconfiggere l'annoso e non sradicabile male che affligge e toglie tutta la credibilità al Nuoto sincronizzato.
I tre atleti italiani in gara nel Duo Misto: da sinistra a destra, Manila Flamini, Giorgio Minisini e Mariangela Perrupato. Foto di Giorgio Scala/Deepbluemedia/Insidefoto
Il sincro è l'unico sport olimpico sul quale i bookmakers e le agenzie di scommesse non accettano puntate, visto che si sa già il risultato a priori.
Non c'è verso, nessun giudice di sincro, per quanto onesto (e lo sono quasi tutti) salirà sulla sedia con la mente sgombra di pre-giudizi. Il trattino è voluto, perché quel giudizio sta per voto.
Credo che il compito del Comitato Tecnico FINA (che da anni si affanna per tentare di cambiare questa situazione, con risultati non sempre all'altezza) sarà, anche a Kazan, difficilissimo. "Caro Giudice, giudica l'esercizio che vedi, non il nome dell'atleta o la sua nazione di appartenenza”.
Avviso and invito a Giorgio Minisini: tieni duro per altri due anni.
Secondo me, infatti, sarà necessario arrivare ai Mondiali del 2019 a Budapest per vedere una classifica del Duo Misto che tenga conto dei valori espressi in acqua. Per allora, i pensionati torneranno a ricoprire il loro ruolo e magari parteciperanno ai master.
Temo che a Kazan, invece, saranno consegnate delle medaglie alla memoria.
Nella foto in copertina di Giorgio Scala/Deepbluemedia/Insidefoto, i tre atleti italiani in gara nel Duo Misto: da sinistra, Manila Flamini, Giorgio Minisini e Mariangela Perrupato.