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Pallanuoto

16esimi Campionati Mondiali di nuoto a Kazan (Russia) – Pallanuoto femminile – Semifinali

Ancora l’Olanda, ancora i rigori: il Setterosa dice addio ai sogni dorati. Sarà Italia-Australia per il bronzo

Il cammino sin qui senza alcuna macchia dell’Italia si ferma dinnanzi al solito ostacolo oranje. L’Olanda sempre più bestia nera per il Setterosa, s’impone ai tiri di rigore per 10-9 – dopo il 5-5 nei 32’ regolamentari - sulle ragazze di Fabio Conti nella semifinale mondiale a Kazan. Sarà match per il bronzo contro l’Australia, per cercare il podio che manca da 12 anni.

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Ancora i tiri di rigore, ancora una semifinale stregata e un semaforo che da “arancione” diventa rosso nel cammino per sognare un oro. La storia si ripete, come si ripetono i rammarichi per il Setterosa. L’Italia della pallanuoto femminile arriva a un soffio dalla finalissima dei Mondiali di Kazan, ma si deve inchinare – così come accaduto poco più di un anno fa all’Europeo – alla bestia nera olandese. Le azzurre di Fabio Conti vanno sotto, sembrano al tappeto fino all’ultimo quarto di gara, piazzano un parziale da rianimazione di 4-0 negli ultimi nove minuti di gioco, ma cedono all’Olanda ai tiri di rigore (in copertina il tiro decisivo parato da Aarts all'azzurra Emmolo, foto di Giorgio Perottino / Deepbluemedia / Insidefoto). 10-9 il punteggio (5-5 dopo i tempi regolamentari) in favore della squadra allenata da Arno Havenga. Una sconfitta che manda l’Italia in acqua contro l’Australia nella finalina per il bronzo. Non riesce il miracolo a Tania Di Mario e compagne. Ma il podio iridato rimane un obiettivo. L’oro se lo contenderanno Stati Uniti e Olanda in un match inedito per l’assegnazione del titolo mondiale.

La gara si apre con la determinazione di Gorlero e Di Mario che fermano l’attacco olandese – il primo del match in assoluto – con l’uomo in meno. Un gran recupero anche sulle situazioni di inferiorità numerica in controfuga. Al minuto 4’41’’ arriva l’episodio che condizionerà le azzurre e la loro prima parte di gara: Teresa Frassinetti guadagna un rigore per il fallo di Catharina van der Slot. La conclusione di Roberta Bianconi sbatte sulla traversa e non rimbalza al di là della linea immaginaria del gol. Sul capovolgimento di fronte segna la stessa van der Slot che vince il duello con Bianconi e batte Gorlero. Nel cammino italiano c’è sempre una traversa – pallonetto sfortunato di Di Mario – e il capovolgimento di fronte dà il via al gol oranje. E la 19enne Maud Megens ne approfitta per il 2-0. Poi lo sforzo delle ragazze di Fabio Conti aumenta, così come aumentano le superiorità numeriche e le parate del portiere Laura Aarts, baby classe 1996 ma dall’affidabilità estrema: saranno dieci le conclusioni italiane e zero reti alla fine del primo tempo che si chiude sul 2-0 per le donne di Havenga.

Nel secondo tempo le traverse sono ancora protagoniste. Dapprima tocca alle olandesi, poi la coglie anche Elisa Queirolo che prova il diagonale sul lato lungo difeso da un’Aarts battuta e graziata nuovamente. A 4’54’’ di gioco arriva il 3-0 firmato sempre Megens, proprio nel momento in cui erano scaduti i 20 secondi di inferiorità per l’Italia. Arriva qualche fallo di troppo in attacco, da entrambe le parti. Ma la differenza la fa la rapidità oranje, unita alla loro fisicità, al pressing e alla miglior precisione al tiro. La palla scotta, ma Aarts è un muro: ne sa qualcosa Laura Barzon che si a ipnotizzare dall’estremo avversario. Non si lascia intimorire di Maud Megens, davvero incontenibile al terzo centro – con una bellissima beduina - su tre tentativi: è il gol dello 0-4. Dopo 15 minuti e 31 secondi interminabili di gioco si sblocca il Setterosa con Federica Radicchi, trovando la rete che riapre la speranza. È l’1-4. Ma non c’è nulla da fare contro la Megens indemoniata – sarà top scorer del match con un poker -, che tira dai 5 metri e batte per la quarta volta Giulia Gorlero. È il quinto centro di squadra con il quale si va al riposo lungo.

Federica Radicchi, ITA vs NED

Federica Radicchi al tiro. Sarà la miglior marcatrice italiana con due gol. Photo Pasquale Mesiano/Deepbluemedia/Insidefoto

 

Dopo la sesta occasione in superiorità – vera lacuna decisiva del match italiano che finirà con un imbarazzante 1/10 – la porta di Aarts rimane ancora inviolata nel fondamentale del sette contro sei in vasca. Le azzurre difendono bene, ma serve la rete. Sembra una maledizione quando ancora il palo “interviene” a negare il gol ad Arianna Garibotti. La 25enne difensore del Messina riprova dopo pochi secondi e trova finalmente il secondo gol italiano a 93 secondi dal termine del terzo tempo. Si va all’ultimo riposo dopo un solo gol segnato – dalle azzurre - nel terzo quarto. Il punteggio, alla vigilia degli ultimi 8’ di gara della semifinale mondiale, è fermo sul 2-5.

Al rientro passa 1’27’’ e Federica Radicchi colpisce nuovamente dalla sinistra con un tiro vincente dai 5 metri. È il 3-5 che ridà un filo di speranza alle azzurre. Arriva un nuovo palo su conclusione della romana in forza alla Despar Messina. Ma al nono tentativo in superiorità le azzurre ce la fanno: Elisa Queirolo colpisce e buca la Aarts sul suo lato. L’Italia sale a -1 a 3’52’’ dal termine. La palla del pari è nelle mani di Rosaria Aiello e non fallisce la beduina vincente del centroboa 26enne. È il 5-5 dopo un parziale di 4-0 per il Setterosa. Mancano 2’34’’ e tutto può cambiare per un ribaltone che avrebbe dell’incredibile. La Megens prova a concludere, ma la sua infallibile mira sbatte stavolta su una pronta Gorlero. Domina la paura e la palla scotta più che mai nelle mani delle protagoniste così si va ai tiri di rigore sul 5-5.

Si va ai rigori, proprio come nella sfortunata semifinale agli Europei del 2014. E ancora una volta l’Olanda è più fredda, nonostante la mossa di Conti che alterna più di una volta Gorlero e Teani in porta. Questa la sequenza – finita a oltranza - dai 5 metri: Klassen (gol), Di Mario (gol), van der Slot (gol), Emmolo (parato), Gene (parato da Teani appena subentrata), Barzon (gol), Megens (parato da Gorlero), Radicchi (parato), Smit (batte Teani), Bianconi (gol) – a oltranza – Klassen (gol), Di Mario (gol), van der Slot (gol con Laura Teani in porta), Emmolo (parato).

 

Il Setterosa al termine della semifinale mondialeLa delusione del Setterosa al termine del match perso con le olandesi. Photo Giorgio Scala/Deepbluemedia/Insidefoto

 

La sconfitta brucia sulla pelle delle ragazze del Setterosa. Ma l’occasione per un riscatto c’è e arriverà venerdì 7 agosto alle 19:30. La Waterpolo Arena di Kazan vedrà in scena Australia-Italia per assegnare la medaglia di bronzo. Conti, Di Mario e compagne avranno l’occasione di riportare il Setterosa sul podio dei Mondiali – l’ultima volta avvenne nel 2003 a Barcellona, quando le azzurre cedettero in finale agli Usa. L’ultima “finalina” per il bronzo risale a Shanghai 2011, allora vinse la Russia. È tempo toccare di nuovo un metallo mondiale. E l’Italia ha tutto per poterlo fare.

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