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Pallanuoto

Dubrovnik (Croazia), 1° dicembre 2015 - FINA World League 2016 maschile/Fase Preliminare – Terzo turno

World League: il Settebello sfata il tabù-Croazia. Vittoria in rimonta e primato nel girone

Grande prestazione per l’Italia della pallanuoto maschile nel terzo incontro valido per i Preliminari di World League 2016. A Dubrovnik gli azzurri sconfiggono 9-8 la Croazia dopo una poderosa rimonta – erano a -2 dai padroni di casa fino a 5’ dal termine – guidata dalle marcature di Christian Presciutti e Niccolò Gitto. Il Settebello stacca proprio i croati e si mantiene in testa al girone a punteggio pieno.

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Dopo quasi un anno e mezzo e tre k.o. consecutivi, il tabù si può considerare finalmente sfatato: il Settebello supera la Croazia e lo fa a Dubrovnik, nella tana dei vicecampioni mondiali uscenti. Con una prestazione eccellente, di carattere e con una rimonta concretizzata negli ultimi 5 minuti del quarto tempo, grazie ai colpi di Nicholas Presciutti (in copertina, foto di G.Barbagelata/ Insidefoto/ Deepbluemedia.eue Niccolò Gitto, l’Italia supera 9-8 i forti croati e consolida la testa nella classifica del girone C Preliminare della World League 2016. Al giro di boa – 3 gare su 6 - del raggruppamento, dunque, la Nazionale di pallanuoto guidata da Alessandro Campagna si mette in una posizione di privilegio nella sfida per la qualificazione con i maestri balcanici.

L’ennesima riedizione della supersfida che nel 2012 valse il titolo olimpico – andato alla Croazia - si è consumata alla piscina Gruz di Dubrovnik, storico impianto “tempio” della pallanuoto nella città che sorge sulla sponda est del mare Adriatico. C’era da sfatare il tabù-Croazia, che prima di oggi aveva visto il Settebello uscire sconfitto per ben tre volte nella precedente stagione. Due ko nei Preliminari di World League, sia nell’incontro casalingo di Torino che in quello in trasferta a Spalato dello scorso aprile, e infine nelle Finali di Bergamo, ai rigori, nell’incontro che valeva il passaggio alle semifinali. L’ultimo successo italiano risaliva al 23 luglio 2014, a Budapest, quando gli azzurri vinsero 8-7 nei quarti di finale degli Europei che regalarono poi il bronzo all’Italia.

Non è stato, come ampiamente prevedibile, un impegno facile. Il team allenato da Ivica Tucak, argento mondiale uscente, cambia solo un elemento rispetto alla spedizione d’argento a Kazan 2015, con Pavlovic al posto di Setka. L’Italia del c.t. Campagna, già proiettata agli Europei di gennaio che metteranno a disposizione un posto per l’accesso diretto ai prossimi Giochi Olimpici, si presenta con il mancino in forza alla BPM Sport Management Verona, Giacomo Bini al posto dell’infortunato Valentino Gallo.

Pronti via e passano subito avanti i croati. Trascorrono appena 48 secondi e Sandro Sukno punisce il portiere azzurro Stefano Tempesti dalla distanza sugli sviluppi di un’azione con l’uomo in più (espulso Presciutti). Passano appena 25’’ e risponde Francesco Di Fulvio, bravo a punire Josip Pavic sulla sua diagonale sinistra. Damir Buric, a 5’03’’dalla prima sirena, beffa Giorgetti con una beduina vincente che riporta i croati a bersaglio per il 2-1. Ma risponde immediatamente l’attaccante in forza alla Pro Recco Di Fulvio, che realizza sulla stessa diagonale della marcatura precedente. Il Settebello tiene bene il ritmo e la fisicità dei padroni di casa, e risponde colpo su colpo agli assalti dei vicecampioni iridati. Gli azzurri sfruttano bene le rotazioni e la superiorità numerica e arriva il primo vantaggio italiano grazie ad Andrea Fondelli, ben servito al centro dall’assist di Bini. Così si concludono i primi 8’ di gioco, con l’Italia concentrata e avanti per 3-2.

A 1’10’’ dalla prima ripresa del gioco Paulo Obradovic converte in rete di potenza un’azione giocata in superiorità numerica. Loncar subisce fallo dall’italo-francese Bodegas: è rigore che Sukno non fallisce battendo il compagno di club a Recco, Tempesti. In meno di 3’ la Croazia si riaffaccia dunque avanti. Ma nella successiva azione Matteo Aicardi si fa rispettare al centro e batte Buric in marcatura e Pavic in porta: 4-4. Italia attenta e rapida sui 25 metri di campo, abile nel ripartire negli spazi, ma un po’ precipitosa nelle successive azioni d’attacco. Il Settebello si appoggia sul centroboa Baraldi, che guadagna un’espulsione ai danni del numero 5 Jokovic: il fallo varrebbe anche il rigore, ma gli arbitri lo negano non senza perplessità degli azzurri. L’azione in 6 contro 5 non si concretizza. Presciutti coglie la traversa dopo l’ennesima azione in superiorità numerica, così non fanno i croati e a tre secondi dalla fine Peter Muslim trova il 5-4 che chiude il secondo parziale sul 3-1 per i padroni di casa.

Il terzo tempo si apre con la sesta marcatura della Croazia, grazie al tiro dall’angolino sinistro di Luka Bukic, che ha il tempo di colpire dopo la mancata copertura di Di Fulvio. Gli uomini di Tucak spingono e difendono con aggressività. Così è difficile per il Settebello superare Pavic. Serve un colpo da maestro di Christian Presciutti, ben servito da Fondelli e bravo nel concretizzare la seconda occasione su sette (fino a quel momento) azioni con un uomo in più in vasca. Sfortunata l’Italia perché incassa il 7-5 con il tap-in vincente di Buric dopo la traversa colpita dai balcanici. Anche Jokovic, dopo Buric, finisce la sua partita – terzo fallo da espulsione - a meno di 11’ dalla fine. L’Italia può tentare il recupero ma si scontra con la poca cattiveria ai 3 metri e con qualche legno di troppo colpito. A 34’’ dal termine della terza frazione torna al gol con una conclusione potentissima di Giacomo Bini, che piega le mani a Pavic e trova il sesto centro italiano e soprattutto la rete che vale il -1 alla squadra di Campagna.

Le due quotatissime Nazionali si presentano all’inizio degli ultimi 8’ di gioco sul 7-6 per la Croazia. I padroni di casa sembrano in affanno fisicamente, ma gli azzurri non mordono nei momenti opportuni – anche Petkovic out per terzo fallo – rischiando tantissimo con la conclusione a tu per tu con Tempesti di Muslim, che si scontra sul portierone della Pro Recco. La Croazia va a segno (8-6) con il gol-beffa di Sandro Sukno che riporta i suoi a +2 a 5’30’’ dalla fine. Serve la scossa per riagguantare gli olimpionici e la scossa arriva dalla distanza ancora da Presciutti, abile nel fintare e nel realizzare da lontano con una conclusione da vero campione. Il Settebello riaggancia i croati sull’8-8 grazie al tiro dal perimetro di Niccolò Gitto, bravo – anche per la blanda opposizione degli avversari nel prendere la mira per trovare il gol del pareggio a 240 secondi dal termine. La Croazia si rifà pericolosa in avanti, ma la difesa azzurra fa buona guardia. Il tris del sorpasso italiano – che vale il del 9-8 – arriva dalla parabola velenosa di Christian Presciutti: l’attaccante 33enne del Brescia trova la rete del sorpasso grazie alla conclusione che sbatte sulla traversa e finisce in fondo al sacco dopo la deviazione fortuita di Pavic. L’Italia ha l’opportunità di chiudere il match, ma spreca alcune possibilità importanti per andare sul possibile 9-10. Tra queste, un palo clamoroso di Pietro Figlioli solo davanti all’estremo Pavic a 41’’ dal termine. I successivi assalti croati non si concretizzano e l’Italia può esultare dopo una prestazione davvero convincente.

Questo il commento del c.t. Alessandro Campagna: “Una bella partita e una bella soddisfazione vincere in Croazia, cosa che non mi pare sia accaduta molte volte per il Settebello. Abbiamo giocato bene, nonostante qualche errore di troppo nella fase centrale di gara che li ha fatti andare a +2, anche se secondo me non lo meritavano. In ogni caso, è andata bene così. L’ossatura di squadra va bene. Alla fine i croati erano più stanchi di noi, vuol dire che nella fisicità e nel ritmo siamo stati bravi a contrastarli. 3 su 10 in superiorità? Non mi preoccupo perché le sicurezze vanno accresciute col tempo e così come la condizione fisica. Una prestazione che mi conforta in previsione degli Europei”.

 

IL TABELLINO

CROAZIA-ITALIA 8-9 (parziali:2-3;3-1; 2-2; 2-4)

CROAZIA: Pavic 0, Buric 2, Petkovic 0, Loncar 0, Jokovic 0, Bukic 1, Muslim 1, Buslje 0, Sukno 3, Pavlovic 0, Paskvalin 0, Obradovic 1, Bijač 0. Allenatore: Tucak.

ITALIA: Tempesti 0, Di Fulvio F. 2, N. Gitto 1, Figlioli 0, Giorgetti 0, A. Fondelli 1, Giacoppo 0, Bini 1, C. Presciutti 3, Bodegas 0, Aicardi 1, Baraldi 0, Del Lungo 0. Allenatore: Campagna.

Arbitri: Naumov, Teixido.

Note: spettatori 2000 circa. Bukic, Petkovic e Jokovic (C) usciti per limite di falli. Superiorità numeriche: Croazia 6/9 + 1 rigore, Italia 3/10.

 

I risultati della 3^ giornata – Gruppo C

Croazia-Italia 8-9
Russia-Turchia 13-9

Classifica
Italia      9 punti
Croazia 6
Russia 3
Turchia 0

Prossima giornata – 16 febbraio 2016
Italia
-Russia (a Torino)
Turchia-Croazia

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