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La sesta giornata dei 18i Campionati del Mondo FINA, al Nambu University Municipal Aquatics Center di Gwangju, verrà ricordata per i 3 record mondiali straordinari realizzati, per le tre medaglie d’oro vinte dalla Russia e per la progressione di Caeleb Dressel nella corsa al bottino record di 8 medaglie in un campionato del mondo. Noi la ricorderemo anche per il record italiano realizzato dalla staffetta 4x200m stile libero maschile, dove, con un’inedita formazione – Filippo Megli, Gabriele Dotto, Stefano Ballo e Di Cola – l’Italia (in copertina) è stata quarta, a 3 centesimi dal podio, col nuovo record italiano.
Ancora una volta grande protagonista lo statunitense Caeleb Dressel (foto sotto) - un fenomeno di forza esplosiva, perfezione tecnica furore agonistico, sicurezza e serenità - che sta accumulando una medaglia dopo l’altra e che, con medaglie e record del mondo, sta mandando in archivio la leggenda, comunque imperitura, di Michael Phelps.
Vincitore nei giorni precedenti dei 50m farfalla, della 4x100m stile libero e dei 100m stile libero - ai quali va aggiunto l’argento vinto con la staffetta 4x100 mista -, nella giornata odierna Dressel, 22enne atleta della Florida, ha prenotato altre 2 medaglie d’oro individuali realizzando i tempi nettamente più veloci nelle semifinali dei 50m stile libero, con un crono vicino al record del mondo, e dei 100m farfalla, con un sensazionale record del mondo.
Da sottolineare che ieri, con l’oro dei 100m stile libero, Dressel è diventato il quinto nuotatore al mondo capace di vincere più titoli mondiali consecutivi in questa specialità, dopo Aleksander Popov (3), Matt Biondi (2), Filippo Magnini (2) e James Magnussen (2).
Ma la sua più grande impresa in questi campionati l’ha compiuta nelle semifinali dei 100m farfalla, realizzando il miglior crono con uno straordinario 49.50, che migliora il record del mondo di 49.82 realizzato dal connazionale Michael Phelps a Roma, ai campionati del mondo del 2009, con il costume gommato. E’ il secondo record che viene sottratto a Phelps in due giorni, dopo quello realizzato ieri sui 200m farfalla dall’ungherese Kristof Milak.Dressel ha poi realizzato il tempo più veloce delle semifinali dei 50m stile libero con 21.18, a 27 centesimi dal record del mondo di 20.91 stabilito nel 2009, a San Paolo, con costume gommato, dal brasiliano Caesar Cielo.
Secondo tempo, 21.53, per il brasiliano Bruno Fratus, 30 anni compiuti il 30 giugno (lo stesso giorno di Phelps); terzo tempo per il britannico Benjamin Proud con 21.56, e quarto del greco Kristian Gkolomeev, 21.60.
Sensazionale, anche per la giovane età dell’autrice, la diciassettenne statunitense (del Minnesota) Regan Smith, il record del mondo, assoluto e juniores, dei 200m dorso, anche questo realizzato in semifinale, con 2:03.35 (29.06/31.31 - 1:00.37/31.47 - 1:31.84/ 31.51 ). Il record precedente apparteneva alla connazionale Missy Franklin con 2:04.06 (stabilito a Londra nel 2012 quando vinse l’oro olimpico). La Smith, che è nata il 9 febbraio 2002, stacca fulmineamente dopo 0.55, nuota da manuale, con forza e ritmo, un paio di lunghezze davanti a tutte, e ipoteca la medaglia d’oro. Distante, dietro 3.22 secondi, con il secondo tempo di 2:06.57, la campionessa dei 100 metri, la canadese Kylie Masse.
Poi, col terzo tempo, 2:06.62, quasi un secondo oltre il suo record italiano di 2:05.72, Margherita Panziera, campionessa europea e detentrice della migliore prestazione mondiale stagionale.
A seguire l'australiana Minna Atherton, argento nei 100, con il quarto tempo, 2:07.38, un decimo davanti alla vice campionessa olimpica e bronzo mondiale, l'ungherese Katinka Hosszu; poi, 2:08.19, un’altra australiana, la 18enne, Kaylee McKeown , oro nei 50 e argento nei 100, e la diciannovenne canadese Taylor Ruck, con 2:08.42.
Con la Regan sicura vincitrice, tanta è la superiorità dimostrata oggi da questa ragazzina, a giocarsi le altre due medaglie dovrebbero essere la Masse e la Panziera.
Il terzo record del mondo della giornata è di Anton Chupkov nei 200m rana da lui vinti col tempo di 2:06.12 (29.73/32.49 - 1:02.22 / 32.01 - 1:34.23 /31.89) .
Al 22enne russo, medaglia di bronzo olimpica a Rio, riesce così la difesa del titolo vinto nel 2017. Sul podio gli fanno compagnia l’australiano Matthew Wilson, secondo in 2:06.68, primatista mondiale per un giorno poiché nelle semifinali, con 2:06.67, aveva uguagliato il record mondiale stabilito nel 2017 dal giapponese Ippei Watanabe, qui medaglia di bronzo con 2:06.73.
Incredibilmente sul podio di questa gara, tecnicamente la più pregiata finora, sono saliti tre primatisti mondiali: quello di oggi, quello di ieri e quello dell’altro ieri.
La difesa del titolo vinto a Budapest 2017 nei 200m dorso uomini riesce anche a Evgeny Rylov, campione europeo e bronzo olimpico. Ancora una volta il russo, con autorevolezza e bello stile, tocca in 1:53.40 e sconfigge nuovamente il campione olimpico, lo statunitense Ryan Murphy, argento in 1:54.12. Bronzo al britannico Luke Greenbank in 1:55.85.
Conservano il titolo vinto due anni fa pure la statunitense Simone Manuel nei 100m stile libero e la russa Yuliya Efimova nei 200m rana.
La Manuel, campionessa olimpica a Rio, con una seconda vasca irresistibile, difende la corona col tempo di 52.04 (24.81/27.23), nuovo record americano, prevalendo sul gotha della specialità, rappresentato dall’australiana Cate Campbell, argento in 52.43, e dalla primatista mondiale, la svedese Sarah Sjostrom, che tocca in 52.46, 3 centesimi dietro all’australiana, e deve accontentarsi della medaglia di bronzo (sotto il podio).
Con l’americana Lilly King fuori gioco per una squalifica la vittoria di Yuliya Efimova nei 200m rana è scontata. La russa la consegue con un tempo eccellente, 2:20.17, a poco più di un secondo dal record del mondo di 2:19.11 realizzato dalla danese Rikke Pedersen ai Mondiali 2013. Seconda la sudafricana Tatjana Schoenmaker in 2:22.52, record nazionale che cancella quello storico di Penny Heyns (vincitrice di due medaglie d’oro olimpiche ad Atlanta 1996). Bronzo alla canadese Sydney Pickrem, con 2:22.90.
Nell’ultima finale, la staffetta 4x200m stile libero dell’Italia è protagonista con un’inedita formazione: è quarto con il record italiano di 7:02.01, a 3 centesimi dal podio. Tutti nuotano al massimo delle proprie possibilità: Filippo Megli 1:45.86, Gabriele Detti 1:45:30, Stefano Ballo 1:45.27, Stefano Di Cola 1:45.58. Un quartetto solido, bene amalgamato pur se di recente costituzione, motivato e voglioso di fare bene nel prossimo futuro, con l’occhio a un non impossibile podio olimpico a Tokyo 2020. Rispetto ai precedenti Mondiali la staffetta azzurra guadagna due posizioni e oltre 7 secondi ( fu sesta in 7:09.44). Il precedente record italiano risaliva ai Mondiali di Roma 2009 quando fu sesto 7:03.48 con Emiliano Brembilla, Gianluca Maglia, Marco Belotti e Filippo Magnini (con costumi gommati) .
Dietro all’Italia finiscono la Gran Bretagna, campione del mondo uscente e campione d'Europa, quinta in 7:02.04, nonostante una notevole prima frazione di Duncan Scott (1:44.91), e la Cina in 7:04.74 (con Yang Sun in ultima frazione).
Davanti, medaglia di bronzo per soli 3 centesimi, gli Stati Uniti in 7:01.98; medaglia d’argento alla Russia, con 7:01.81, soli 2 decimi meno dell’Italia. Soltanto l’Australia, vincitrice in 7:00.85, è inavvicinabile e vince l’oro con Clyde Lewis 1:45.58, Kyle Chalmers 1:45.37, Alexander Graham 1:45.05 e Mack Horton che nuota la frazione più veloce di tutti in 1:44.85.
Nelle semifinali dei 50m farfalla Elena Di Liddo nuota l'undicesimo tempo in 26.16 ed è eliminata. In batteria aveva nuotato meglio, in 26.03, primato personale.
Il miglior tempo, 24.79, è della svedese Sara Sjostroem, campionessa mondiale 2015 – 2017, europea 2012 e primatista mondiale con 24.43. Secondo tempo per l’olandese Ranomi Kromowidjojo, 25.54, e terzo per la francese Marie Wattel, 25.56. L’ultimo crono utile, 26.01, è della danese Jeanette Ottesen (campionessa del mondo nel 2013 e argento nel 2015).
Negli 800m stile libero Simona Quadarella vince la quarta batteria (di cinque) in 8:20.86, 5 centesimi meglio della cinese Jianjiahe Wang . Il miglior tempo. 8:17.23, è realizzato nell’ultima batteria la statunitense Leah Smith, 19 centesimi davanti alla connazionale Katie Ledecky, imbattuta sulla distanza dalle Olimpiadi del 2012 e primatista mondiale in 8:04.79. Terzo tempo, 8:19.43, per l’australiana Ariarne Titmus. Eliminata Giulia Gabbrielleschi con 8:35.03. Eliminata anche l’ungherese Boglarka Kapas, bronzo olimpico, e qui vincitrice dei 200m farfalla.
Risultati completi: http://www.omegatiming.com/2019/18th-fina-world-championships-sw-live-results
Foto Deepbluemedia.eu