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Pallanuoto

Pallanuoto Serie A – Col Covid come in guerra: campionati rinviati. Ma ora si cercano soluzioni.

BARELLI: “Stiamo cercando le migliori soluzioni possibili”

Per la serie A1 tre le ipotesi in esame.

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BARELLI-CAMPAGNA

Nella storia ultracentenaria del campionato italiano di pallanuoto – il primo scudetto fu assegnato nel 1912 – soltanto nove volte il campionato non fu disputato o non fu aggiudicato: otto volte in coincidenza con le due guerre mondiali, dal 1914 al 1918 e dal 1943 al 1945 e nel1924 (non aggiudicato). Ora la pandemia Covid-19, contro la quale il mondo intero è in guerra, ha costretto la FIN prima al rinvio (comunicato stampa del 6 ottobre) e poi alla ricerca di nuove formule: nuove soluzioni (comunicato stampa del 10 ottobre) che saranno rese note fra breve.

Questo il comunicato stampa del 6 ottobre: “Alla luce dei casi di positività riscontrati da alcuni atleti alla vigilia dei campionati di pallanuoto di serie A1 maschile e femminile, che sarebbero dovuti iniziare rispettivamente sabato 3 ottobre e sabato 10 ottobre, la Federazione Italiana Nuoto si è immediatamente attivata per approfondire insieme ai presidenti delle società iscritte e alle autorità competenti la situazione in continua evoluzione.
“Considerata l’applicazione delle disposizioni governative in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, che prevedono tra l’altro l'isolamento dei contagiati e la quarantena delle persone che vi sono state a stretto contatto, abbiamo deciso in accordo con le società di rinviare l’inizio dei campionati”, annuncia il presidente Paolo Barelli.
Nel contempo la Federazione Italiana Nuoto si riserva di operare ulteriori valutazioni, coinvolgendo anche le istituzioni preposte, per individuare, se necessario, e condividere ulteriori formule di svolgimento dei tornei che ne garantiscano la continuità e la regolarità nel pieno rispetto delle normative a tutela della salute”.

Ed ecco il comunicato stampa del 10 ottobre: “Dopo ulteriori approfondimenti avvenuti nei giorni scorsi anche con le autorità competenti, la Federazione Italiana Nuoto ha tenuto questa mattina due riunioni in call conference con tutti i presidenti delle società di serie A1 e A2 maschili iscritte ai campionati di pallanuoto per illustrare e condividere diverse soluzioni che consentano il regolare svolgimento dei tornei nel pieno rispetto delle normative a tutela della salute.
"Con le attuali norme e lo sviluppo dell'epidemia sarà molto difficile che i campionati a squadre possano svolgersi regolarmente - ribadisce il presidente Paolo Barelli - Noi stiamo cercando le migliori soluzioni possibili, condividendo opinioni, simulazioni e ipotetici format con società, parti coinvolte e organi preposti. Potrebbe non bastare, ma abbiamo l'obbligo etico ed istituzionale di assicurare prospettive ed obiettivi ai nostri atleti e a tutti i tesserati a tutela degli investimenti dell'intero movimento. Il governo deve affrontare la questione con risolutezza e porre in essere misure a favore dello sport in termini sia economici sia pratici. L'intero sistema sportivo italiano rischia la paralisi".
Oltre al presidente Barelli, la Federnuoto è stata rappresentata in riunione da tutti i consiglieri federali di settore, dal responsabile della commissione medico-scientifica Marco Bonifazi, dal medico responsabile delle squadre nazionali Giovanni Melchiorri e dal commissario tecnico del Settebello Alessandro Campagna.
Per quanto riguarda la serie A1 sono state valutate tre ipotesi, ovvero la conferma della formula inizialmente prevista e lo svolgimento della stagione regolare a concentramenti, unico con partita di sola andata o con più gironi con partite di andata e ritorno, che consentirebbe di disputare più giornate di campionato nell'arco di fine settimana distribuiti a distanza di circa 45 giorni gli uni dagli altri in contesti di raduni collegiali presso sedi uniche. Ovviamente tutte le parti coinvolte - società, arbitri, delegati, personale di servizio - dovrebbero attenersi ad un rigido protocollo di condotta e di controlli.
Per quanto riguarda l'A2, invece, la revisione del campionato potrebbe comportare la divisione delle società iscritte in quattro gironi composti su base regionale per semplificare le trasferte e, dunque, limitare la possibilità di contagio.
La prossima settimana proseguiranno valutazioni e riflessioni, che coinvolgeranno anche le autorità sanitarie, per individuare le migliori soluzioni possibili in relazione all'evoluzione della pandemia.

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