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Nuoto

Budapest, 17/23 maggio - 35i Campionati Europei (50 m)

EUROPEI/ Oro Simona Quadarella e bronzo Martina Caramignoli nei 1500, bronzo per la staffetta 4x200 e argento Margherita Panziera nei 100 dorso

Argento la russa Anastasia Kirpichnikova nei 1500. Oro la Gran Bretagna nella 4x200, argento l'Ungheria. Oro la britannica Kathleen Dawson nei 100 dorso, bronzo la russa Maria Kameneva. Settimo Piero Codia e ottavo Thomas Ceccon nei 50 farfalla, oro all'ungherese Szebasztian Szabo. Sesta Francesca Fangio nei 200 rana, oro la britannica Molly Renshaw.

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CARAMIGNOLI E QUADARELLA

Nella quinta giornata dei Campionati Europei di Budapest, Simona Quadarella (sopra sul podio con Martina Caramignoli) ha una scia d’oro che lega idealmente Glasgow a Budapest. La 22enne romana vince i 1500; un trionfo che si unisce a quello di martedì negli 800 e alla tripletta del 2018 in Scozia (1500, 800 e 400).

Accanto lei sul podio Martina Caramignoli che si prende un bronzo che sa di rinascita in 16'05"81. A dividere le due azzurre c'è solo la russa Anastasia Kirpichnikova, già seconda negli 800, d'argento in 16'01"06, per una doppietta mai vista e un medagliere di specialità che raddoppia portandosi a quota 4 (2-0-2).

4x200: Una strepitosa 4x200 stile libero (sotto sul podio) è di bronzo e si prende il pass olimpico in 7'56''72. Vince la Gran Bretagna in 7'53''15, davanti all'Ungheria in 7'56''26.

STAFFETTA 4X200SL SUL PODIO

Le azzurre conducono una gara coraggiosa e di alto livello. Il lancio di Stefania Pirozzi (1'59''63) è solido e cambia al quarto posto; Sara Gailli abbassa il tempo della batterie e mantiene la posizione (1'59''94), con la Francia terza e non troppo distante; Simona Quadarella (2'00''61), 90 minuti dopo il trionfo nei 1500, si mette mantiene in scia alle transalpine; poi la chiusura, rimonta e speranze olimpiche sono affidate a Federica Pellegrini (1'56''54) che ovviamente si esalta; sorpassa le transalpine e quasi raggiunge l'ungherese Boglarka Kapas, oro nei 200 farfalla, che resiste all'attacco negli ultimi 25 metri: così arriva il bronzo e soprattutto la qualificazione per Tokyo.

STAFFETTA 4X200 SL

100 DORSO: Nello sport bisogna sfruttare ogni occasione, di certo Margherita Panziera (sotto con la medaglia) non si aspettava di finire con l'argento al collo i 100 dorso dopo aver chiuso al quarto posto la finale che due ore prima avevano annullato per un problema a start e cronometraggio. La svedese Louise Hansson, ripescata e infine sesta, era rimasta impalata sul device di partenza mentre le altre erano già in subacquea. Ricorso accettato e tutto da rifare con l'olandese Kira Toussaint che peggiora 20 centesimi e perde due posizioni (da 59"02 a 59"22), proprio quelle che sale la 25enne campionessa in carica dei 200 dorso: passando dal 59"65 al 59"01 (28"91 alla virata) per la seconda prestazione mai nuotata a 9 centesimi dal suo primato italiano. Il titolo resta della britannica Kahtleen Dawson, già argento nei 50, che peggiora dal 58"18 al 58"49, ma tanto basta. Così come il bronzo rimane alla russa Maria Kameneva, dal 59"13 al 59"22.

Margherita panziera

50 FARFALLA: Piero Codia e Thomas Ceccon (sotto la partenza) chiudono rispettivamente al settimo e all'ottavo posto la finale dei 50 farfalla. Il 31enne di Trieste e primatista italiano, allenato da Alessandro D'Alessandro e campione europeo in carica nella doppia distanza, tocca in 23''54; due centesimi più veloce del 19enne di Schio, che non va oltre il 23''56.

L'oro va all'ungherese Szebasztian Szabo in 23 netti, che toglie lo scettro all'ucraino e primatista mondiale (22''27) Andriy Govorov, secondo per un centesimo; bronzo il russo Andrey Zhilkin in 23''08.

200 RANA: Bravissima Francesca Fangio (sotto in azione) che chiude la prima finale europea della carriera al sesto posto eguagliando la migliore prestazione italiana in tessuto.

francesca fangio

La 25enne livornese, preparata da Renzo Bonora, tocca in 2'24'26 (1'14''52), ribadendo il personale che aveva nuotato il 14 dicembre 2019 agli assoluti di Riccione. Sul gradino più alto del podio sale la britannica Molly Renshaw, (sotto con la medaglia) bronzo europeo a Glasgow, in 2'21''34; l'argento è della svizzera Lisa Mamie in 2'22''05 e il bronzo alla russa Yuliya Efimova (campionessa europa uscente e bimondiale in carica) in 2'22''17.

SEMIFINALI. 50 RANA: Promette fuochi d'artificio la finale dei 50 rana. il primatista italiano (26''39) Nicolò Martinenghi e Alessandro Pinzuti, entrambi seguiti da Marco Pedoja, ci entrano con il terzo e il quinto crono. il 21enne di Varese, quinto nei 100 e bronzo con la 4x100 mista mixed, nuota sciolto in 26''49, preceduto solo dal bielorusso Ilya Shymanivich (26''47) e dal britannico, campione e primatista del mondo (25''95) Adam Peaty, già d'oro nella doppia distanza, che comanda in 26''38. Il 22enne di Montepulciano, settimo nei 100, chiude in 27''11 che vale il primato personale (prec. 27''17).

200 MISTI: Ilaria Cusinato e Sara Franceschi volano all'atto conclusivo, dimostrando di essere entrambe ritrovate a grandi livelli. La 21enne di Cittadella, tornata ad allenarsi con Moreno Daga, bronzo europeo a Glasgow 2018 nei 200 e nei 400 misti e già quarta nei 400 misti e quinta nei 200 farfalla, ben impressiona e conclude in 2'10''72, stesso tempo al centesimo della semifinale di Glasgow, a meno di cinque decimi dal suo record italiano (2'10''25). La 21enne di Livorno, seguita dal papà e tecnico federale Stefano Franceschi, quinta nei 400 misti, chiude con il personale in 2'11''41 (prec. 2'11''57).
200 DORSO: Lorenzo Mora, cresciuto dal compianto Luciano Landi e seguito da un anno dal tecnico federale Fabrizio Bastelli, chiude dodicesimo in 1'58''13; come in batteria il più veloce è il britannico Luke Greenbank, bronzo mondiale a Gwangju 2019, in 1'54''43 e unico a scende sotto l'1'55 tra i semifinalisti.

100 STILE LIBERO: Silvia Di Pietro, è quattordicesima in 54''87. Davanti a tutte c'è la francese e medaglia d'oro nei 100 farfalla Marie Wattel in 53''34.

TROFEO DELLE NAZIONI. Dopo 28 finali prosegue il percorso dell'Italnuoto in testa alla classifica per nazioni. Gli azzurri - 2 ori, 7 argenti ed 8 bronzi con 34 presenze gara in finale - appaiono irragiungibili dall'alto di 630 punt. Confermate anche le altre posizioni di vertice con la Gran Bretagna (563) avanti alla Russia (544), che però diminuisce il distacco; quarto posto per l'Ungheria (420), molto più lontana l'Olanda (249) che precede la Francia (207). Salgono a 34 le nazionali a punti.

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