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L'eroe olimpico Mack Horton corre il pericolo di non entrare nella squadra australiana per Tokyo dopo essere stato clamorosamente eliminato nel suo evento preferito, i 400 m stile libero, nella prima giornata dei Trials nazionali sabato. L’ uomo che ha battuto il cinese Yang Sun per vincere la medaglia d'oro olimpica dei 400 m stile libero a Rio nel 2016 ha mancato di poco la qualificazione quando è arrivato terzo alla fine di una finale rovente. Il tempo di Horton, 3:43.92, è ben all'interno dello standard di qualificazione olimpica imposto dalla federazione australiana, ed è il terzo più veloce al mondo quest'anno, ma purtroppo è anche il terzo tempo di una finale stellare che ha qualificato i suoi più giovani rivali.
Ha vinto la gara in 3:42.65, il tempo più veloce al mondo nel 2021, Elijah Winnington, del Queensland, (in copertina) da tempo considerato una delle stelle nascenti del nuoto australiano di mezzofondo, davanti a Jack McLoughlin secondo in 3:43.27. I primi cinque sono tutti sotto il tempo di qualificazione in una delle gare più sorprendenti mai viste nelle acque australiane.
A soli 21 anni, Winnington, che considera Horton il suo eroe, è ora tra i favoriti per vincere l'oro a Tokyo.
Horton ha dichiarato di aver dato tutto. Quinto dopo i 100 metri, quarto dopo i 200 metri, era in testa ai 300 metri ma non è riuscito a resistere.
Horton ha ancora due possibilità per entrare nella squadra olimpica, nei 200 e negli 800 stile libero. I 200 m si profilano come la sua migliore possibilità in quanto funge anche da selezione per la staffetta 4x200 m, quindi possono essere scelti fino a sei nuotatori e gli allenatori hanno il potere discrezionale di scegliere chiunque arrivi alla finale.
Grande protagonista della prima giornata anche Emma McKeon (sotto) che si è assicurata il suo posto ai Giochi di Tokyo quasi battendo il record mondiale. La McKeon ha vinto la finale dei 100 metri farfalla in un frizzante 55.93 secondi, battendo il suo record australiano e andando ben al di sotto del tempo di qualificazione olimpica (57.10). Brianna Throssell, che ha anche fatto parte della squadra per Rio cinque anni fa, è arrivata seconda in 57.11, mancando la qualificazione automatica per 1 centesimo.
Così la McKeon: "Mi sento davvero bene, davvero forte, so di aver lavorato molto. Anche avere quell'anno in più mi ha davvero aiutato, mi sento molto più forte, solo più sicuro delle mie capacità rispetto allo scorso anno".
La McKeon aveva conquistato quattro medaglie alle Olimpiadi di Rio 2016 e sei sia ai Giochi del Commonwealth del 2018 che ai campionati del mondo del 2018. La McKeon a Tokyo potrebbe nuotare fino a otto eventi - quattro gare individuali e quattro staffette – con la possibilità di vincere una medaglia in tutti.
Il record per il maggior numero di medaglie vinte da un australiano in una singola Olimpiade è di cinque – detenuto congiuntamente da Shane Gould, Ian Thorpe e Alicia Coutts – e il record australiano di medaglie olimpiche totali in una carriera è di nove, condiviso da Thorpe e Leisel Jones.
Fino ai 90 metri la McKeon era in corsa per battere il record mondiale di Sarah Sjostrom di 55.48; il suo tempo è comunque il quarto nella storia della specialità
A soli 20 anni, Brendon Smith è arrivato alla vittoria dei 400 m misti in 4:10.04, migliorando di un decimo il record nazionale di Thomas Fraser-Holmes (4:10.14), stabilito nel 2013. Il crono di Smith è di oltre 5 secondi sotto il tempo di qualificazione per le Olimpiadi. Qualificato per Tokyo anche il secondo arrivato, Lee Se-Bom, 20 anni, che ha toccato in 4:14.16.
Nei 100 rana maschili nessuno dei finalisti ha raggiunto il tempo di qualificazione. Ha vinto Zac Stubblety-Cook in 59.69 (tempo di qualificazione 59.21). Probabilmente farà parte della squadra per Tokyo come staffettista.
Nessuna qualificata nei 400 misti femminili vinti da Jenna Forrester, 17 anni, in 4:39.93, oltre un secondo fuori dal tempo di qualificazione olimpica di 4:38.53.