Nella tredicesima giornata della LEN Champions League, difficile spiegare la deludente prestazione dell’AN Brescia a Budapest, dove i leoni sono stati divorati dalla squadra di Zsolt Varga. Un solo gol in quasi 22 minuti per la squadra di Alessandro Bovo, che a lungo ha centrato la figura di Soma Vogel, autore sì di una buona partita ma sicuramente agevolato dall’imprecisione dei lombardi, sotto 3-0 dopo i primi 8’, 4-1 al 16’ e 8-3 al 24’. Complice la vittoria del Novi Beograd contro l’altra squadra di Budapest impegnata in Champions League, l’Orvosi, la vittoria del girone B da parte del Brescia è rimandata: i serbi hanno ora solo due punti di ritardo, il che vuol dire che servirà almeno un punto all’ultima giornata contro lo Jug a Mompiano per centrare l’obiettivo, dato che in caso di arrivo a pari punti i lombardi la spunterebbero grazie ai migliori risultati negli scontri diretti. Raramente, insomma, s’è visto un Brescia così spento nel corso della stagione, mai lo si è visto in Europa. Oggi il Brescia s’è consegnato al Ferencvaros, in gol in apertura con Fekete in superiorità e Daniel Varga su rigore, e poi ha fallito più di un paio di occasioni per restare in scia agli ungheresi: clamorose le due superiorità sprecate da Edoardo Di Somma, uno abituato solitamente a non perdonare il portiere avversario. Poco dopo il Ferencvaros ha trovato il 3-0 ancora su uomo in più con Szilard Jansik e nel secondo quarto ha allungato con un tiro di Vendel Vigvari sulla testa di Petar Tesanovic, anch’egli lontano dai suoi standard migliori. Mentre il Brescia ha continuato a sprecare palle-gol, concludendo spesso in maniera approssimativa o frettolosa, il Ferencvaros ha dilatato il punteggio portandosi sul 7-1 nel corso del terzo quarto. Le reti di Konstantin Kharkov e Stefano Luongo per il 7-3 hanno restituito un minimo di speranza a Bovo, ma subito dopo il Ferencvaros è tornato a colpire grazie a un fallo a palla lontana fischiato a Niccolò Gitto, che ha permesso a Ubovic di firmare un comodo 8-3. Nell’ultimo parziale, a gara ormai compromessa, il Brescia è riuscito a ridurre minimamente le distanze, chiudendo sotto per 10-6 una partita da dimenticare nel più breve tempo possibile.

La Pro Recco vince alla “Ferro” contro lo Jadran Spalato per 14-7 e mantiene il secondo posto nel gruppo A di Champions League. Mister Sandro Sukno rinuncia a Gonzalo Echenique non in perfette condizioni, ma ritrova Matteo Aicardi ai due metri in coppia con Ben Hallock. Nello Jadran Spalato assente l’ex Niksa Dobud. Biancocelesti subito sul pezzo, la sblocca Aaron Younger da posizione 2, raddoppia Hallock al centro sfruttando la prima superiorità assegnata dal duo Vogel-Bourges. Dopo il rigore trasformato da Butic, la Pro Recco dilaga con tre sassate di Alessandro Velotto, Alexsandar Ivovic e Andrea Fondelli che impallinano Marcelic e chiudono il tempo sul 5-1. I ragazzi di Sukno allungano ancora con Velotto alla prima azione del secondo tempo, poi il botta e risposta tra Duzevic in superiorità e Francesco Di Fulvio (in copertina) da posizione 2, mantiene immutate le distanze; l’ultima rete del quarto è il tocco al volo di Buric che vale il 7-3. La Pro Recco mette il lucchetto sul match nei primi quattro minuti del terzo tempo andando in rete ben cinque volte, con il tris di Velotto e il bellissimo pallonetto di Hallock. Divario che i croati ammorbidiscono con Bukic prima della sirena e poi con il rigore di Setka e il gol da posizione impossibile di Tomasovic. È bellissima anche la terza rete personale di Di Fulvio, un diagonale che fulmina il neoentrato Podrug. Prima della sirena c’è ancora il tempo per vedere la prima marcatura di Gergo Zalanki che mette il sigillo sulla partita.

LEN CHAMPIONS LEAGUE – 13^ GIORNATA:

Venerdì 12 maggio:

FERENCVAROS-BRESCIA 10-6

Sabato 13 maggio:

PRO RECCO-JADRAN SPALATO 14-7