Tecnica del Nuoto.
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Nella terza giornata dei Campionati Europei 2024 in svolgimento a Belgrado, in Serbia, arrivano tre medaglie nella dieci chilometri europea. Nella giornata inaugurale del nuoto in acque libere all'Ada Ciganlija, un'isola del fiume Sava trasformata in penisola che sorge all'interno della città, Gregorio Paltrinieri (in copertina e sotto in azione) conquista l’oro nella 10 maschile maschile (sotto il podio), lasciando alle spalle il francese Marc-Antoine Olivier, argento in 1h49'41"0 e l’ungherese David Betlehem, terzo in 1h49'41"1.
Paltrinieri chiude gli 800 metri distaccando il gruppo bracciata dopo bracciata e vince in un’ora 49’19”6. Domenico Acerenza è quarto in un'ora 49'19"2 ed una gara sempre sulla scia di Paltrinieri. Quinto l'altro azzurro Dario Verani, che chiude in un'ora 49'41"5. L’altro ungherese Kristof Rasovszky finisce nono in 1h 49’53”8. Temperatura dell'acqua che rimane intatta ma scende una leggera pioggia su Belgrado. Rompe subito gli indugi l'ungherese Betlehem che parte forte. Al primo rifornimento in testa c'è Acerenza che precede Betlehem, Velly, Olivier, Raszovsky, Paltrinieri, Pardoe e il sorprendente greco Athanasios Kynigakis; più indietro Verani solito fare gara d'attesa.
Subito dopo il rifornimento torna davanti Betlehem che si toglie la cuffia per il caldo in acqua e non solo; il magiaro non crea un gap significativo con tutto il gruppo racchiuso in una decina di metri. Secondo passaggio con Betlehem che comanda tallonato da Acerenza, che poi ha un leggero problema con gli occhialini, Kynigakis, Oliver, Velly, Raszovsky, Pardoe e subito dopo ci sono Paltrinieri e Verani sempre coperto. Cambia leggermente la gara dal quarto chilometro con Paltrinieri, Acerenza, Rasovszky e Olivier in testa, mentre Velly, Pardoe e Betlehem si mettono nella pancia del gruppo. SuperGreg è in testa al passaggio dei cinque chilometri; poi Acerenza e Rasovszky ma il passo è ancora tranquillo per tutti. Secondo giro con Paltrinieri che non molla la testa del gruppo, con Olivier e Betlehem che scavalcano Acerenza, mentre Raszovsky affianca il fondista lucano; Verani viaggia intorno alla decima posizione.
Nel frattempo, aumenta d'intensità della pioggia sul campo di gara. Altro rifornimento e Olivier è sempre più minaccioso alle spalle di Paltrinieri; fa capolino al vertice anche il britannico Pardoe. Cambia qualcosa ai 2.5 km dalla fine con Acerenza che toglie per un attimo il comando a Paltrinieri, ma rimangono pericolosi Olivier, Raszovsky e Pardoe guardingo per tutta la gara; Verani è undicesimo ma ad appena sei secondi dalla testa. Paltrinieri è sempre leader con Olivier in scia; Verani aumenta le marce e risale in quinta posizione alle spalle immediate di Acerenza, Olivier e Velly ma i più forti sono tutti sulla stessa linea. Ultimo rifornimento e, a differenza di quanto avvenuto nella prova femminile, nessuno lo salta: c'è bisogno di energie per il rush finale. Olivier passa all'interno Paltrinieri ed è costretto ad allargare leggermente la linea giusta. Betlehem è il primo a mettersi in scia al transalpino, con Verani presente; traiettoria esterna per Raszovsky, Acerenza, Pardoe e Verani e larghissima per il solo Paltrinieri che prova a sorprendere tutti, giudici e telecamere compresi, con un'azione da fuoriclasse. È l'azzardo che fa saltare il banco perchè Paltrinieri crea il margine e va a vincere; il gruppo allo sprint è regolato da Olivier che batte Betlehem; beffati Acerenza e Verani rispettivamente quarto e quinto.
Doppietta azzurra nella 10 chilometri femminile. Vince la tedesca Leonie Beck (sopra con la medaglia e sotto) in 2h00'54"8 e alle sue spalle le Azzurre Barbara Pozzobon (sotto con la medaglia e al tocco), d'argento in 2h00'54"9 e Giulia Gabbrielleschi (sotto con la medaglia), terza in 2h00'58"5. L'altra azzurra Veronica Santoni, è sedicesima con 2h01'58"8.
Ventisei al via e start puntualissimo alle 9.00; la temperatura dell'acqua è ufficialmente 24.5°. Ritmi non eccessivi ma a tirare il gruppo si pone subito l'ungherese Bettina Fabian, seguita dalle spagnole Angela Martinez Guillen e Maria De Valdes Alvarez, dalle azzurre Gabbrielleschi e Santoni e dall'israeliana Eva Fabian, più arretrate la tedesca Beck e Pozzobon ma la gara deve ancora evolversi e le posizioni al termine del primo giro restano invariate ma soggette a rivoluzionarsi con il passare dei chilometri e l'aumentare della stanchezza.
Secondo giro con gruppo che all'inizio rimane compatto ma guadagnano posizioni la portoghese Mafalda Rosa, la monegasca Lisa Pou e la finlandese Louna Kasvio: davanti sempre la magiara Fabian, tallonata da Gabbrielleschi, come sempre brava a marcare le sue avversarie, Santoni e da De Valdes Alvarez. Passaggio ai 3.3 con Gabbrielleschi davanti a tutti in 40'39"7, seguita da Pou, Rosa, Santoni, De Valdes Alvarez; poi un piccolo buco con Martinez Guillen a trascinare le inseguitrici, tra cui Bettina Fabian, Pozzobon e Beck che come sempre gioca a carte copertissime.
Salgono i ritmi dal quinto chilometro e l'azione rabbiosa, forse eccessivamente, della Pou che allunga il gruppo ma in scia si mantengono De Valdes, Gabbrielleschi, l'israeliana Fabian, Santoni, mentre iniziano ad accelerare minacciosamente Beck, la francese Caroline Jouisse e anche Pozzobon. Passaggio a metà gara in 1h'01'00"8 per la monegasca ma sono in quattordici in dieci secondi, che rendono ancora tutto da definire. Il gruppo, trainato sempre da Pou, perde pezzi dal sesto chilometro e si riduce a una quindicina di unità. Sale al secondo posto Pozzobon che prende una linea esterna rispetto alla monegasca, con lei Gabbrielleschi e Santoni; dietro Pou ci sono le due spagnole, Beck, Bettina Fabian ed Eva Fabian e l'altra tedesca Lea Boy. Ai 6.6 km in testa ci sono proprio le tre azzurre; poi Pou, De Valdes Alvarez, Martinez Guillen, Rosa, Beck e le due Fabian. Strappo della Pozzobon dopo il rifornimento e segna la gara: il cambio di passo è netto ma la traiettoria non delle migliori; recuperano subito Pou, le spagnole, Gabbrielleschi, Santoni e soprattutto Beck, Jouisse e Bettina Fabian.
Ai 2.5 chilometri dalla fine ulteriore accelerazione di Pozzobon ma le mordono le caviglie Pou, Gabbrielleschi, De Valdes, Martinez, Santoni e Beck che risale il gruppo dall'interno e inizia, come consuetudine, la sua gara in rimonta, insieme alla connazionale Lea Boy. Ultimo rifornimento bypassato da tutte le big, ad eccezione di Santoni. Pozzobon in testa ad un giro dalla fine, seguita da Gabbrielleschi ma avanzano a tutta Beck, Boy e Pou. Ad un chilometro dalla fine inizia la veemente progressione di Beck che si allarga, rispetto alla rotta di Pozzobon. La traiettoria esterna della tedesca, ormai di casa in Italia, è battezzata da Gabbrielleschi e Pou ma è quella sbagliata, perchè la trevigiana, mantiene cinque secondi di vantaggio su Beck e le altre al passaggio dell'ultima boa. Pozzobon prende l'imbuto davanti a tutte; lo sprint di Beck è fenomenale e serve per superare l'azzurra a dieci metri dalla fine, che si deve "accontentare" di un super e inaspettato argento. Terza è Gabbrielleschi che si conferma garista di grande livello.
EUROPEI BELGRADO – 3^ GIORNATA:
Mercoledì 12 giugno – 1^ giornata Fondo:
10 km femminile
1. Leonie Beck (Ger) 2h00'54"8
2. Barbara Pozzobon (Ita) 2h00'54"9
3. Giulia Gabbrielleschi (Ita) 2h00'58"5
16. Veronica Santoni (Ita) 2h01'58"8
10 km maschile
1. Gregorio Paltrinieri (Ita) 1h49'19"6
2. Marc-Antoine Olivier (Fra) 1h49'41"0
3. David Betlehem (Hun) 1h49'41"1
4. Domenico Acerenza (Ita) 1h49'41"2
5. Dario Verani (Ita) 1h49'41"5
Foto di Andrea Masini / DBM