Tecnica del Nuoto.
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Finale 100m rana donne. Il record del mondo di Rebecca Soni, stabilito a Manchester il 19 dicembre 2009 (“Duel in the Pool”), con 1:02.70, in piena era costumoni, non viene nemmeno avvicinato. Al contrario il record dei Campionati stabilito dalla stessa Soni a Dubai 2010 con costume normale in 1:03.98, è demolito dalla fenomenale Ruta Meilutyte, che nuota in corsia cinque. La quindicenne lituana vince in 1:03.52 e diviene la quarta performer di sempre – dietro Soni, Jones, Hardy: la prima senza costume Hi-Tech. La sua vittoria non è facile né scontata. Nell’ultima vasca in corsia tre avanza furiosamente, con una nuotata bella e straordinariamente efficace, Alia Atkinson, la giamaicana che nuota in Florida, e che aveva già impressionato nei giorni scorsi. A qualche metro dall’arrivo la Atkinson passa e da l’impressione di poter vincere. La Meilutyte indovina un arrivo perfetto e fa suo il secondo oro di questi Campionati. Anche la Atkinson, però, scende sotto il record dei Campionati della Soni con 1:03.80. Niente male.
Finale 50m dorso uomini. Se l’aggiudica l’australiano Robert Hurley in 23.04. Matt Grevers (USA) è secondo in 23.17 e Stanislav Donets (RUS), terzo in 23.19. Tutto abbastanza normale. Ai piedi del podio Guilherme Guido (BRA) in 23.25. Poi, separati da un centesimo, l’australiano Ashley Delaney, 23.42, e il cinese Xiaolei Sun, 23.43.
Semifinali 50m dorso donne. La cinese Jing Zhao conferma la sua supremazia e realizza il crono più veloce con 26.11, migliorando così il record dei campionati da lei stessa stabilito a Dubai 2010 con 26.27. Seconda nel ranking la polacca Aleksandra Urbanczyk, 26.56, e terza, appena un centesimo dietro, l’americana Oliva Smoliga, 26.57. Poi la ceca Simona Baumrtova 26.68, la britannica Georgia Davies 26.84, le australiane Grace Loh, 26.85, e Rachel Goh, 26.95, e la sempre verde brasiliana (37 anni) Fabiola Molina, 27.01.
Semifinali Finale 100m stile libero uomini. Vladimir Morozov prova a fare il Popov. Esce dal tuffo in testa, si stacca subito dal gruppo e vira ai 50 metri in 21. 41, 31 centesimi sotto il parziale del record del mondo. Poi non tiene l’eccelso ritmo e chiude in 45.79, vicino al proprio personale di 45.52. Luca Dotto è secondo in 46.83, che è anche il 2° tempo di qualificazione per la finale. Tommaso D’Orsogna (AUS) è terzo in 46.89 (3° anche nel ranking), a soli 21 centesimi dal primato personale(46.68); il cubano Hanser Garcia Hernandez quarto in 47.28 (6° nel ranking) e il cinese Zhiwu Lu quinto in 47.29 (7° nel raking). Filippo Magnini è sesto in 47.61 (12° nel ranking delle semifinali). Nella seconda semifinale si qualificano i primi tre: Matt Grevers in 47.14; l’altro americano Jimmy Feigen 47.26 e il russo Evgeny Lagunov 47.35 (ottavo tempo di qualificazione).
Semifinali 50m stile libero donne. Jeanette Ottsen Gray è la più veloce della prima semifinale con 24.25, 2 centesimi meglio della tedesca Britta Steffen (24.27); poi la britannica Francesca Halsall 24.49, la russa Svetlana Kniaginina 24.57, tutte qualificate. Subito dopo la giapponese Miki Uchida, 24.69, prima esclusa. Aliaksandra Herasimenia (BLR) vince la seconda semifinale in 24.13, miglior tempo di qualificazione. Si qualificano anche l’americana Christine Magnusson 24.49, l’australiana Marieke Guehrer 24.50, e la brasiliana Flavia Cazziolato, 24.55.
Finale 50m farfalla uomini. Nicolas Santos brucia tutti in 22.22, per un centesimo nuovo record dei campionati. E’ il terzo consecutivo stabilito dallo stagionato brasiliano, 32 anni, in questa specialità a Istanbul (in precedenza l’aveva fatto sia in batteria che in semifinale). Chad Le Clos (RSA) s’infila la medaglia d’argento in 22.26 e Tom Shields (USA) quella di bronzo in 22.46. Resta ai piedi del podio il francese Frédérick Bousquet, con 22.61. Poi Peng Wu (CHN, 22.78), Andrii Govorov (UKR, 22.85), Joeri Verlinden (NED, 22.90) e Peter Mankoc (SLO, 22.94).
Semifinali 100m farfalla donne. Ilaria Bianchi, che nuota in corsia due, vince la prima semifinale in 56.60, appena 20 centesimi sopra il proprio record italiano di 56.40. Seconda la sedicenne canadese Noemi Thomas in 56.64; terza e quarta le americana Claire Donahue, 57.51, e Kathleen Hersey, 57.65. Nella seconda semifinale Silvia Di Pietro, che nuota in prima corsia, spinge al massimo e vira prima ai 50 metri in 26.68. E’ terza all’arrivo in 57.62, preceduta dalla cinese Zige Liu 57.24. La Bianchi va in finale con il miglior crono, la Di Pietro con il sesto.
Semifinali 100m misti uomini. L’australiano Kenneth To, re di Coppa del Mondo proprio grazie ai 100 misti, vince la prima semifinale in 51.47, nettamente il cono più veloce. Al secondo e terzo posto due giapponesi: Daiya Seto 53.10 e Takuro Fujii 53.14. Ma nella seconda semifinale Lochte non fa sconti: è determinato a fare il suo secondo record del mondo qui, e lo ottiene in 50.71. Nel ranking delle semifinali George Bovell è l’unico – dopo Lochte e To – a scendere sotto i 52 secondi, in 51.66. Le tre posizioni del podio sembrano già delineate dai primi tre posti del ranking delle semifinali.
Finale 200m misti donne. Gara stupenda che vive sul duello, bellissimo, fra Katinka Hossu e la campionessa olimpica Shiwen Ye. La magiara nuota sempre in testa, con autorevolezza. La sedicenne cinese sembra dover subire la seconda sconfitta di questi campionati. Invece, avvalendosi della sua ben nota velocità nell’ultima frazione a stile libero, riesce ad affiancare la rivale e a bruciarla sull’ultima bracciata. La Ye vince l’oro in 2:04.64, record dei campionati e miglior tempo di sempre con costume in tessuto; la Hosszu, per otto soli centesimi è seconda in 2:04.72. Per il bronzo la britannica Hannah Miley, con 2:07.12, precede la Jakabos HUN, 2.07.36), e la Dirado (USA) 2:07.77.
Semifinali 50m rana uomini. Fabio Scozzoli, 16° in batteria, da forfait. Per l’Italia resta in gara Mattia Pesce, che nuota bene in 26.86, a 3 centesimi dal personale. E’ quinto nella prima semifinale ma soltanto 11° nel ranking complessivo. I tempi più veloci vengono realizzati nella prima semifinale dallo sloveno Damir Dugonic, 26.27, e dal francese Florent Manaudou, 26.49. Curiosità: il tempo di reazione del francese è di 0.63 secondi, quello dello sloveno di 0.75 (una penalizzazione di 12 centesimi rispetto al rivale). Col terzo tempo, 26.50, si qualifica il brasiliano Joao Gomes Junior. Poi, appena un centesimo dietro, il norvegese Aleksander Hetland, 26.51; dopo altri tre centesimi ecco il sudafricano Giulio Zorzi (26.54). Completano il campo della finale il russo Sergei Geibel 26.63, l’americano Kevin Cordes 26.70 e, ultimo qualificato, in 27.71, l’altro brasiliano Felipe Lima, che vinse a Dubai 2010 (lasciandosi andare ad un pianto irrefrenabile sul podio). Il poderoso Lima entra per il rotto della cuffia, con un solo centesimo di vantaggio sull’altro americano Mihail Alexandrov, 26.72.
Staffetta 4x100m stile libero femminile. Ottime prime frazioni per l’americana Megan Romano, 52.86, e la danese Mie Nielsen, 53.07. Da subito s’inserisce nella lotta per la vittoria anche l’Australia grazie alla prima frazione di Angie Bainbridge (53.04) e alla seconda di Marieke Guehrer che, con 52.32, nuota la frazione più veloce. Ma con Allison Schmitt che in ultima frazione nuota la seconda frazione più veloce, in 52.39, gli Stati Uniti portano a casa l’ottava medaglia d’oro di questi campionati, in 3:31.01. L’Australia è seconda in 3:32.90, la Danimarca terza in 3:33.51. Assai staccate le altre formazioni.