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Nel Gruppo B, contro la Cina, recente vincitrice della World League, l’Australia sembrava destinata a soccombere di fronte ad avversarie, aggressive, solide indifesa, capaci tiratrici e portatesi in vantaggio per 5-4 nelle fasi iniziali dell’incontro. Ma le australiane, medaglia di bronzo a Londra 2012, coriacee e determinate, ad un certo momento hanno preso in mano le redini dell’incontro e l’hanno fatto andare a senso unico, fino a vincere per 14-5.
Nel Gruppo A è servito il pallottoliere di antica memoria per contare i 30 gol che l’Olanda di Mauro Maugeri ha inflitto all’Uzbekistan, contro soltanto 3 al passivo. Lieka Klaassen ha realizzato 6 gol.
Da notare che secondo un sondaggio pubblicato sul sito della neonata Organizzazione Mondiale dei Giocatori di Pallanuoto l’Olanda è indicata come seconda favorita per la vittoria finale dopo gli Stati Uniti.
Nello stesso Gruppo la Spagna, argento a Londra 2012, nonostante il supporto di un folto pubblico amico, ha dovuto cedere di stretta misura alla Russia, 7-6, che ora ha due vittorie.
Nel Gruppo C la Grecia ha vinto nettamente, 13-7, contro la Gran Bretagna, sospinta dalla prorompente centro-boa Alexandra Asimaki. A loro volta gli Stati Uniti, campioni olimpici, hanno battuto i vicini del Canada per 10-8 (le canadesi hanno segnato ben 5 degli ultimi 6 gol).
Nel Gruppo D il Kazakistan ha ottenuto la prima vittoria a spese del Brasile per 9-5 mentre l’Ungheria ha umiliato l’Italia sconfiggendola per 10-4, grazie soprattutto ai quattro gol realizzati da Rita Keszthelyi (ne aveva segnati 5 nella prima giornata) e agli altrettanti messi a segno da Barbara Bujka. Per le Azzurre è la sesta sconfitta contro le magiare a partire dall’anno 2000. Le nostre vinsero soltanto nel 2001, ai Mondiali di Fukuoka. Il dominio degli ungheresi è stato netto. Lo dicono anche i punteggi parziali di ciascun tempo: tre volte il risultato di 3-1 a favore dell’Ungheria. Nonostante il pesante passivo il portiere Elena Gigli si è comportata bene, con 13 parate su 23 tiri (pari al 56,5 pe cento). Mail portiere dell’Ungheria, Flora Bolonyai, ha fatto meglio, con una percentuale di parate del 71,4%.
Nel prossimo incontro l’Italia affronterà il Brasile, che ha perso entrambi gli incontri giocati sinora.
Tabellino
Match 14: 18:50, GRUPPO D, UNGHERIA10 ITALIA 4 (3-1, 3-1, 3-1, 1-1)
UNGHERIA: Flora Bolonyai, Anna Illes, Dora Antal (1), Dora Kisteleki, Gabriella Szucs (1), Orsolya Takacs, Ibolya Miskolczi, Rita Keszthelyi (4), Ildiko Toth, Barbara Bujka (4), Krisztina Garda, Kata Menczinger, Orsolya Kaso. Head Coach: Andras Meresz.
ITALIA: Elena Gigli, Francesca Pomeri, Arianna Garibotti (1), Federica Radicchi (1), Elisa Queirolo, Rosaria Aiello, Tania Di Mario, Roberta Bianconi, Giulia Emmolo (1), Valeria Palmieri, Aleksandra Cotti, Teresa Frassinetti (1), Loredana Sparano. Head Coach: Fabio Conti.
Arbitri: Sergio Borrell (ESP), Boris Margeta (SLO).
Extra Man: HUN: 3/4. ITA: 0/5. Rigori: HUN: 1/1
Classifiche dopo la Seconda Giornata
Gruppo A: RUS 4, ESP 2, NED 2, UZB 0
Gruppo B: AUS 4, CHN 2, NZL 2, RSA 0
Gruppo C: USA 4, CAN 2, GRE 2, GBR 0
Gruppo D: HUN 4, KAZ 2, ITA 2, BRA 0