Tecnica del Nuoto.
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800 stile libero uomini. Podio fotocopia di quello di 1500 metri stile libero. Tutti e tre i medagliati della gara più lunga vanno ad occupare il medesimo posto già loro nella gara più lunga. Gregorio Paltrinieri concede il bis e vince in 7:44.98. Consegue il titolo europeo nello stesso modo con cui ha vinto il titolo nei 1500 metri: nuotando sempre in testa e toccando tre o quattro lunghezze prima del secondo, Pal Joensen (Isole Faroer) 7:48.49, e sul terzo, Gabriele Detti, 7:49.35 (in copertina e sotto la plurimedagliata coppia azzurra).
Questa volta manca soltanto il sigillo del record europeo: Paltrineri lo ha accarezzato per tre quarti della gara ma negli ultimi 200 metri, ha forzato il ritmo e perso un po’ di fluidità, ed anche il contatto col record. Ma che importa. Per l’Italia altre due medaglie che la fanno salire in alto nel medagliere.
200 rana donne. Rikke Moeller Pedersen (sotto esultante all'arrivo) raddoppia. Come già nei 100 metri, e più che nei 100, la danese fa gara solitaria e vince in 2:19.84, con un grande vantaggio sulla britannica Molly Renshaw, 2:23.82, e sulla spagnola Jessica Vall Montero, 2:24.08 . Se la vittoria della danese era scontata non altrettanto si può dire delle altre medaglie, ricevute con sorpresa dalle interessate. Giulia De Ascentis è settima in 2:26.71, dall’ottava corsia.
100 stile libero uomini. Il francese Florent Manaudou, uno scheletro imponente avviluppato da un fascio di muscoli, come documenta la foto sotto che lo vede esultante all'arrivo, vince la gara, in 47.98, grazie ad un tuffo di partenza mirabolante che lo fa uscire dall’acqua almeno un metro davanti ai nostri Luca Leonardi e Luca Dotto. E pensare che i tempi di reazione di Manaudou e di Leonardi sono identici, 0.63 secondi; quello di Dotto appena 2centesimi superiore. Tuttavia Luca & Luca sono più veloci nella nuotata e recuperano terreno: tanto, Leonardi, da sfiorare la medaglia d’argento. Invece agguanta il secondo posto l’altro francese, Fabien Gilot, in 48.36. Leonardi è terzo in 48.38, primato personale. Poi per ilquarto posto il russo Sukhorukov, con 48.52, precede di sei centesimi Dotto, 48.58. Per Manaudou è il primo crono sub 48 secondi, naturalmente anche suo primato personale.
Il podio dei 100 stile libero uomini. Da sinistra: i francesi Fabien Gilot e Florenta Manaudou e Luca Leonardi
Le fotografie sono di Giorgio Scala, Andrea Masini e Andrea Staccioli/Deepblemedia.Photoshelter.com
100 farfalla donne. Altro grande medaglia di bronzo. La conquista, letteralmente, per un solo centesimo sull’olandese Inge Dekker, Ilaria Bianchi (foto sotto). Ritrovata la vena dei giorni migliori la nuotatrice emiliana, quarta ai 50 metri, nuotata con bella coordinazione una seconda vasca volitiva, e chiude in 57.71; come detto, mezza unghia davanti alla veterana olandese. Vince la danese Jeannette Ottesen, con 56.56, record campionati, davanti alla svedese Sarah Sjostrom, seconda in 56.62. A conti fatti la Sjostrom dovrà ammettere di avere sbagliato i calcoli pensando di vincere questa gara con il record del mondo dopo avere rinunciato a disputare questa mattina i 200 stile libero. Ribadiamo: peggio per lei, meglio per la Pellegrini, e meglio per noi. Medaglia di legno alla Dekker, in 57.72. Ancora molto brava Elena Di Liddo, quinta in 58.27. A margine ci piace far notare che le italiane hanno avuto il tempo di reazione più veloce di tutte: 0.67 la Di Liddo, 0.68 la Bianchi (alla pari con la Ottesen).
4x100 stile libero mixed. Soltanto quattro squadre al via di questa strana competizione che vede in ciascuna formazione due uomini e due donne in ordine libero. Ribadiamo che per noi si tratta di una competizione discutibile dal punto di vista sportivo. Certamente l’assegnazione di tre medaglie in una gara che allinea solo quattro concorrenti fa un po’ sorridere. Comunque, prendiamo quel che passa il convento, ed è una medaglia d’oro in più per l’Italia, il cui medagliere stasera gongola. Per quel che vale è anche record europeo. E, in ogni caso, è sempre bello sentire risuonare le note del nostro inno nazionale in una grande competizione sportiva. I dettagli: Luca Dotto 48.78, Luca Leonardi 48.01 (frazione più veloce di tutti), Erika Ferraioli 53.83, Giada Galizi 54.40. Russia seconda in 3:25.02, Francia terza con 3:27.02. Quarta e ultima, assai distante, la Turchia, con 3:35.79.
Semifinali
200 stile libero donne. Federica Pellegrini (foto sotto insplendida azione) prosegue con calma e determinazione la sua marcia verso la medaglia d’oro. Nel secondo turno, quello delle semifinali, la Pellegrini, che nuota in quarta corsia nella prima semifinale, realizza il tempo più veloce, in 1:56.69. Nella seconda semifinale la russa Veronika Popova, 1:56.94, e la magiara Katinka Hosszu, 1:56.96, realizzano il secondo e terzo tempo. Saranno loro tre a giocarsi le medaglie. Vicinissime anche l’olandese Femke Heemskerke, 1:57.15, e la svedese Michelle Coleman, 1:57.18.
100 farfalla uomini. Il britannico Adam Barrett 51.80, il tedesco Steffen Deibler 51.81, sono i più veloci della prima semifinale. Ma il tempo più veloce lo realizza il polacco Konrad Czerniak nella seconda semifinale con 51.58. Il quarto tempo è di Pavel Sankovich (BLR) con 51.83. Nel ranking delle semifinali Piero Codia è 11° in 52.40 e Matteo Rivolta 14° in 52.62. Nello spareggio per la finale dei 100 farfalla uomini l’ungherese Laszlo Cseh prevale in 51.73 sul francese Mehdy Metella, 51.96.
50 dorso donne. Arianna Barbieri, con 28.30, ed Elena Gemo, con 28.44 conquistano la finale rispettivamente col quinto e sesto tempo. La più veloce è la danese Mie Oe Nielsen in 27.78. Sotto i 28 secondi, con 27.91, anche la spagnola Mercedes Peris Minguet.
200 dorso uomini. Luca Mencarini, quinto ai 100metri, si scatena nella seconda metà gara e vince la prima semifinale in un promettente 1:58.16, dando un dispiacere al pubblico che già assaporava la vittoria di Christian Diener. Invece, il tedesco deve accontentarsi del terzo posto in 1:58.21; infatti, fra lui e Mencarini si inserisce anche il lituano Rapsys, con 1:58.37. Nella seconda semifinale vanno più velocemente di Mencarini in tre: il polacco Radoslaw Kawecki, 1:57.35, gli ungheresi Peter Bernek, 1:57.41, e Gabor Balog, 1:57.97. Christopher Ciccarese è 13° nel ranking con 2:00.20.
50 rana uomini. Il serbo Caba Siladij vince la prima semifinale in 27.33, con Andrea Toniato ottimo secondo in 27.60. Sarà quinto nel ranking delle semifinali. Nella seconda semifinale cade il primo record del mondo di questi campionati per merito del giovane britannico Adam Peaty (foto sotto dopo l'arrivo), 19 anni, che con 26.62 lo migliora di 5 centesimi, migliorando contemporaneamente il record europeo di 16 centesimi. I record precedenti erano rispettivamente di 26.67 e 26.78. ll ragazzo ha detto di non essersi aspettato questo record e pensa di avere altri margini di miglioramento nella finale di domani. Con 27.28 Mattia Pesce è nono, prima riserva.