Tecnica del Nuoto.
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Il 7 dicembre l’Italia avrebbe voluto concludere la “cinque giorni” mondiale di Doha con la realizzazione di un sogno, la vittoria di due medaglie d’oro nelle ultime due gare del programma dei Campionati, i 1500 stile libero maschili con Gregorio Paltrinieri (nella foto sopra celbra il suo trionfo a Doha) e i 200 stile libero femminili con Federica Pellegrini.
Soltanto il primo sogno si è avverato, con il ragazzo di Carpi perentorio vincitore a tempo di record europeo, 14:16.10, a 6 secondi esatti dall’antico primato del mondo siglato dal leggendario Grant Hackett il 3 agosto del 2001, con 14:10.10. Il crono dell’allievo di Stefano Morini è il secondo di sempre. Paltrinieri - hanno raccontato le cronache - ha disposto degli avversari a suo piacimento e, soprattutto, ha gestito la gara con grande autorevolezza ed intelligenza tattica, esibendo una nuotata leggera, fluida ed efficiente. A soli 20 anni Greg è diventato una presenza fissa sui podi delle maggiori competizioni internazionali, una presenza che dovrebbe continuare ai Mondiali di Kazan 2015, alle Olimpiadi di Rio 2016, e oltre.
Il secondo sogno, l’oro di Federica Pellegrini (nella foto sotto delusa dopo l'arrivo) sui 200 stile libero, la sua gara prediletta, si è , invece, infranto contro la cruda realtà di una campionessa che contro avversarie pimpanti e in crescita costante aveva da opporre soltanto la sua irriducibile volontà. Nulla della potenza e dello stile che l‘avevano accompagnata nelle sue imprese più mirabolanti. Fede non è andata oltre il quinto posto, un piazzamento che sembra una costante per lei quando le cose non le vanno bene: fu così nei 400 stile libero alle Olimpiadi di Pechino 2008 e di Londra 2012, e pure nei 200 stile libero alle Olimpiadi di Londra. D’altra parte nulla s’improvvisa, e ciò che accade durante un campionato è spesso la finalizzazione di un percorso stagionale. Che la svedese Sarah Sjostrom, vincitrice col record del mondo (strappato alla stessa Pellegrini), l’olandese Femke Heemskerk, e l’ungherese Katinka Hosszu fossero al culmine della forma, al termine di una stagione per loro ricca di progressi e di grandi soddisfazioni, era risaputo. Il colpo d’ala che Federica si riprometteva di fare non c’è stato, e difficilmente avrebbe potuto esserci. Soprattutto dopo l’ancora più deludente 13° posto nelle batterie dei 200 dorso. Tuttavia, Federica, autentico purosangue, potrà rifarsi, se, come dice, davvero lo vorrà: la sua ormai ultradecennale carriera ai vertici mondiali, anziché rappresentare un ostacolo, potrebbe essere il valore aggiunto nel processo di risalita al vertice. Potrebbe aiutarla a risorgere dalle sue ceneri, proprio come l’araba fenice a lei tanto cara.
L’altro grande protagonista in positivo è stato Marco Orsi (sotto esultante all'arrivo). Il suo argento nei 50 metri stile libero vale oro. Infatti, davanti a lui c’è soltanto il poderoso francese Florent Manaudou, un gigante dalla forza esplosiva e dalla reattività felina: davvero imbattibile sulla distanza più breve dove ha stabilito i primati del mondo sia stile libero sia a dorso, grazie anche a muscoli incredibilmente sviluppati in virtù dell’assunzione sistematica di creatina (una sostanza non considerata dopante, per ora), come egli stesso ha ammesso recentemente.
Della squadra italiana ci è piaciuta la coesione: atleti, tecnici e dirigenti hanno fatto gruppo, come si diceva un tempo: un bel gruppo. Ci sono piaciuti anche tutti quelli che hanno realizzato primati italiani individuali e primati personali, soprattutto in staffetta contribuendo a farle salire sul podio. In particolare Erika Ferraioli (prima a sinistra nella foto sotto), 4 primati individuali e 7 con le staffette, Silvia Di Pietro e Niccolò Bonacchi, dorsista emergente dai grandi mezzi.
Infine, ci è molto piaciuto il “grande vecchio” Filippo Magnini, irriducibile agonista e fondamentale per la conquista di medaglie con le staffette (primo a destra nella foto sotto).
In definitiva, l’Italia a Doha ha fatto la parte che le compete come appartenente al gruppo delle nazioni leader del nuoto mondiale. Si sarebbe potuto fare anche meglio, ma non è il caso di lamentarsi. Ora entriamo nei dettagli delle cifre.
L'Italia ha concluso i 12i Campionati del Mondo FINA in vasca corta (25m) - all'Hamad Aquatic Center di Doha (Qatar) con un bottino di 6 medaglie - una d'oro, 2 d'argento e 3 di bronzo-, un record europeo (di Gregorio Paltrinieri nei 1500 metri stile libero), 21 record italiani e 2 migliori prestazioni in tessuto. Inoltre, 38 primati personali e 18 finali disputate, di cui 10 con staffette e 8 individuali. Solo da Shanghai, nel 2006, l'Italia era tornata con un bottino più cospicuo: 2 ori (entrambi con le staffette), 7 argenti e 3 bronzi. Un bilancio positivo, che avrebbe potuto essere ancora migliore senza alcune défaillances, come quelle di Federica Pellegrini nei 200 stile libero (5a) e nei 200 dorso (soltanto 13a), e della staffetta 4x200 stile libero femminile, non qualificatasi per la finale a causa di una frazione sottotono di Diletta Carli, ammalata. La scelta di schierare la Carli, in imperfette condizioni fisiche quando, invece, avrebbe potuto essere schierata la Pellegrini, è stata criticata. Ma il CT Cesare Butini è complessivamente soddisfatto: “La squadra è cresciuta e ha dimostrato quantità, qualità e disponibilità. Ha disputato cinque giorni di gare ad alto livello. La risposta dei giovani è stata eccellente, si sono integrati bene nella squadra ed hanno fatto esperienze importanti. Abbiamo coperto quasi l'intero programma e portato avanti molte staffette, malgrado qualche errore di valutazione che nasce dalla sovrapposizione di un programma intenso a causa dell'inserimento delle staffette 4x50. Tutta la squadra ha risposto bene, come dimostrano i tanti primati personali, malgrado la necessità di spingere sin dal mattino per non rischiare l'eliminazione. Complimenti a Gregorio Paltrinieri e Marco Orsi per le medaglie individuali e a tutti quelli che hanno raggiunto le finali, sia individuali che in staffetta. La squadra ha compiuto un importante salto in avanti e si è fatta trovare pronta al più importante appuntamento invernale della stagione. Desidero ringraziare i tecnici sociali e federali e lo staff per il loro determinante contributo. Il criterio di prequalificare parte della squadra già d'estate ha portato buoni risultati e ha consentito a tutti di lavorare serenamente. E' stato un grande campionato del mondo che ci ha fatto capire che i motori delle più importanti nazionali – fra esse c’è anche l’Italia - verso le Olimpiadi si sono già accesi”.
Le fotografie sono di Giorgio Scala e Andrea Staccioli/Deepbluemedia/Insidefoto
Le 6 medaglie dell’Italia (2 individuali, 1 oro e 1 argento; 4 di staffetta, 1 argento e 3 bronzi)
Oro (1)
Argento (2)
Bronzo (3)
Record europeo (1)
Record Italiani (21; 9 individuali, 12 di staffetta)
Nota. In grassetto Erika Ferraioli, autrice di 4 primati italiani individuali – 3 nei 50sl ed 1 nei 100sl - e co-autrice di 7 primati italiani di staffetta. Sottolineati i primati individuali.
Migliori prestazioni italiane in tessuto (2)
Primati personali (38)
Finali con gli Azzurri (18)
Legenda: B = Batterie; SF = Semifinali; F = Finali
Trofeo dei Campionati/Classifica Per Nazioni (48 Nazioni)
1. Stati Uniti 849 punti
2. Russia 582
3. Giappone 574
4. Brasile 505
5. Australia 485
6. ITALIA 440
7. Francia 322
8. Ungheria 315
9. Gran Bretagna 295
10. Cina 293
Medagliere per Nazioni (22 Nazioni)
1. Brasile 7 - 1 - 2 = 10
2. Ungheria 6 - 3 - 2 = 11
3. Olanda 5 - 1 - 6 = 12
4. Sud Africa 4 - 1 - 0 = 5
5. Spagna 4 - 0 - 0 = 4
13. Italia 1 - 2 - 3 = 6
Medagliere storico dell’Italia (36 medaglie: 5 ori, 18 argenti, 13 bronzi)
1993 Palma de Maiorca 0-1-0 = 1
1995 Rio de Janeiro 0-0-0 = 0
1997 Goteborg 0-0-0 = 0
1999 Hong Kong 0-1-1 = 2
2000 Atene 0-1-2 = 3
2002 Mosca 0-0-1 = 1
2004 Indianapolis 0-1-0 = 1
2006 Shanghai 2-7-3 = 12
2008 Manchester 0-2-2 = 4
2010 Dubai 0-1-1 = 2
2012 Istanbul 2-2-0 = 4
2014 Doha 1-2-3 = 6
Medaglie individuali (16)
Oro (3)
Fabio Scozzoli - 100 Rana (2012)
Ilaria Bianchi - 100 Farfalla (2012)
Gregorio Paltrinieri - 1500 Sl (2014)
Argento (16)
Luca Bianchin 200 Dorso (1993)
Simone Ercoli 1500 Sl (2004)
Domenico Fioravanti 100 Rana (1999)
Massimiliano Rosolino 200 Sl (2000) E 400 Sl (2008)
Filippo Magnini 100 Sl (2006 E 2008) E 200 Sl (2006)
Luca Marin 400 Misti (2006)
Alessandro Terrin 50 Rana (2006)
Francesca Segat 200 Farfalla (2006)
Alessia Filippi 400 Misti (2006)
Federica Pellegrini 200 Sl (2006)
Fabio Scozzoli 100 Rana (2010)
Gregorio Paltrinieri 1500 Sl (2012)
Marco Orsi 50 Sl (2014)
Bronzo (9)
Christian Minotti 1500 Sl (2002)
Massimiliano Rosolino 400 Sl (1999, 2000, 2006), 200 Misti (2000), 200 Sl (2006 E 2008)
Federica Pellegrini 400 Sl (2006 E 2010)
Medaglie Staffette (2-2-4)
Risultati completi al sito: http://omegatiming.com/Competition?id=00010E010DFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF&sport=AQ&year=2014